CHE FAI, TI CACCI? - IL BANANA A VERDINI: "TE NE VAI PURE TU?". NO, IL SENATORE TOSCANO NON LASCIA FORZA ITALIA, MA VOTA LE RIFORME CON RENZI AL POSTO DEI BERSANIANI. E VUOLE RIESUMARE IL PATTO DEL NAZARENO
Carmelo Lopapa per “la Repubblica”
«Vuoi uscire anche tu? Vuoi crearti tuoi gruppi?» Cala il gelo, forse quello finale, tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini. «Ti rendi conto che così facendo ti stai condannando all’irrilevanza? È stato sbagliato chiudere il patto del Nazareno, ma questo lo sai, te l’ho già detto », incalza il senatore toscano quando i due si chiudono da soli nello studio personale dell’ex Cavaliere a Palazzo Grazioli. Venti minuti assai tesi.
Le quattro ore di vertice con i coordinatori delle regioni in cui si andrà al voto — presenti i capigruppo Brunetta e Romani, i dirigenti Toti, Matteoli, Rossi e Ronzulli — si sono appena concluse, con la candidatura in Toscana di quel Stefano Mugnai per nulla desiderato da Verdini e sponsorizzato dal duo Matteoli-Bergamini. L’ex coordinatore è contrariato, ma la regione per altro rossa e ininfluente è solo una tessera del puzzle ormai saltato tra i due.
«Adesso me lo puoi dire: ti farai un tuo gruppo? Vuoi lasciare anche tu Forza Italia?», si inalbera Berlusconi all’apice di un colloquio del quale è stato testimone solo il tavolo Luigi XV dello studio al primo piano. Verdini non si scompone: «Io le riforme le voto, questo deve essere chiaro, ma non intendo crearmi nuovi gruppi, né tanto meno uscire. Anzi, faresti bene a smentire tutte quelle ricostruzioni giornalistiche che ti attribuiscono la volontà di cacciarmi».
Il senatore esibisce anche gli articoli di giornale portati da Massimo Parisi. Il leader forzista si schermisce: «Se mi mettessi a smentire tutto quello che scrivono...» Ma la temperatura tra i due resta vicina allo zero, al termine dei venti minuti, anche perché l’ultimo affondo è sul «rinnovamento» annunciato dalla cerchia ristretta all’indomani delle regionali.
«Non è possibile che chi va in tv spazzi via la storia dei vent’anni che noi abbiamo costruito al tuo fianco» gli rinfaccia Verdini. Si lasciano così. Parecchi non detti, i visi torvi, le strade che torneranno a dividersi sulle riforme. Il confronto? È stato «franco e leale», si limita a commentare in serata il senatore. La scelta dell’aretino Mugnai in Toscana non viene ufficializzata ma è quella di «compromesso » che scalza Tommaso Villa (sponsorizzato appunto da Verdini) e Massimo Mallegni.
Ai coordinatori regionali e agli altri dirigenti riuniti fino al pomeriggio, Berlusconi prova a infondere fiducia. «Renzi è convinto che finirà sette a zero, vedremo, io non credo affatto: avremmo potuto correre da soli e guadagnare punti, ma ho preferito non darla vinta al Pd». Certo, i sondaggi ora sono quel che sono, parlano di un brand Fi che farebbe fatica a scalare il 10 per cento.
Il leader fa cenno alla Liguria «dove il Pd è in difficoltà e possiamo farcela con Toti, ma in generale non date retta ai sondaggi — li rassicura — risaliremo. Fatemi delle proposte e cercherò di venire in tutte le regioni in cui si vota». Le puntate saranno in realtà concentrate negli ultimi 20 giorni di una campagna tutta giocata all’attacco di Renzi. Quindi, se l’è presa con le «divisioni » che hanno lacerato il partito e la coalizione, senza mai nominare Raffaele Fitto.
L’eurodeputato pugliese nelle stesse ore teneva a Montecitorio una conferenza stampa al fianco di Daniele Capezzone per contestare punto per punto il Def del governo Renzi. E tornare alla carica: «Basta liti di condominio, parliamo di cose serie. Chi vuole la rottura ne pagherà le conseguenze». In mattinata, era stato ancora più esplicito: «Quanta irresponsabilità, ora Fi gioca a perdere».
Adriana Poli Bortone alla presentazione del movimento "io Sud"
La sua Puglia resta esplosiva per il centrodestra. Giorgia Meloni liquida una volta per tutte Adriana Poli Bortone, anche lei Fratelli d’Italia ma scelta da Fi contro il fittiano Francesco Schittulli: «Ti chiedo di non prestarti in alcun modo a operazioni pretestuose e poste in essere con modalità discutibili». Lei replicherà oggi, ma la decisione è ormai presa, resterà con Forza Italia. A Berlusconi ieri è stata restituita la carta d’identità valida per l’espatrio. La userà per una prima puntata a Strasburgo, per giocarsi davanti alla Corte europea: «Andrò a difendermi ».