“FARE METROPOLI”, FARE QUATTRINI - ALTRO CHE “ATTIVITÀ CULTURALE SENZA SCOPO DI LUCRO”! PER LA PROCURA DI MONZA, LA FONDAZIONE DI PENATI ERA UN “MERO SCHERMO” PER OCCULTARE FINANZIAMENTI ILLECITI (362 MILA €) - L’IMPRENDITORE RUSCALLA (INTERESSATO AL BANDO PER LA MILANO-SERRAVALLE) VERSÒ 140 MILA €: “PENATI MI DISSE DI ESEGUIRE I BONIFICI A FAVORE DELLA LISTA ‘PENATI PRESIDENTE’ E DELL’ASSOCIAZIONE ‘FARE METROPOLI’”…

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"

Perché la Procura di Monza indica in «Fare Metropoli» non quello che la Fondazione dichiara di essere, e cioè un'associazione che svolge «attività culturale» e «senza scopo di lucro favorisce la crescita della comunità locale dell'area metropolitana», ma un «mero schermo destinato ad occultare la diretta destinazione» di 362.000 euro in 18 illeciti finanziamenti elettorali «a Filippo Penati» nella sua veste di «candidato alle elezioni del 2009 per la Provincia di Milano e del 2010 per la Regione Lombardia, poi di consigliere regionale, nonché di esponente del Partito Democratico?»

Perché agli atti, depositati l'altro ieri con la conclusione di parte delle indagini, ci sono interrogatori come quello del testimone Pier Paolo Ruscalla, 68enne presidente della Tubosider spa, società che il 29 marzo 2009 ha deliberato un contributo di «30.000 euro a favore dell'associazione Fare Metropoli», oltre che «30.000 a favore della campagna elettorale della Lista Penati Presidente», e «30.000 e 50.000 a favore della campagna elettorale della signora Ida Nora Radice, candidato alle amministrative del 6 e 7 giugno 2009».

«Ho conosciuto casualmente Penati a Roma nel 2007 - premette Ruscalla -. Ricordo che mi fu presentato da conoscenti comuni. Nella circostanza fui messo a conoscenza di un progetto della Provincia di Milano, di cui Penati allora era Presidente, di un bando per l'aumento del capitale della Milano-Serravalle (la società delle tangenziali allora controllata dalla Provincia, ndr) attraverso l'ingresso di soci privati. Così colsi l'occasione per introdurre l'attività della Tubosider e il nostro interesse a partecipare a questo eventuale bando».

L'industriale aggiunge che «dopo alcuni mesi fui contattato dalla segreteria del presidente e fu concordato un appuntamento. Mi recai all'appuntamento presso la sede della Provincia, da solo, e nell'occasione illustrai al presidente Penati la nostra attività». Le speranze di Ruscalla tardano ad avverarsi, «nei mesi seguenti rimasi in attesa dell'emanazione del bando, che però non ebbe vita».

In compenso, «nel frattempo si avvicinavano le elezioni e così un giorno mi recai in Provincia ove incontrai il presidente Penati dichiarandomi disponibile ad erogare un contributo per la campagna elettorale». E qui è il nodo della questione: «Penati mi disse di rivolgermi all'architetto Sarno, professionista che avevo già incontrato una volta in relazione ad una progettazione della Milano-Serravalle»: Sarno, infatti, è un architetto amico di Penati che figurava anche tra i consulenti della Milano-Serravalle.

«Mi recai pertanto - prosegue Ruscalla - nell'ufficio dell'architetto Sarno, dal quale ricevetti l'indicazione di eseguire i bonifici a favore della Lista Penati Presidente, del mandatario elettorale Nora Radice, signora che non ho mai conosciuto, e dell'associazione Fare Metropoli che non conosco. A seguito delle indicazioni ricevute io non mi informai né ricevetti informazioni sulla natura dell'associazione Fare Metropoli».

 

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