FASSINO NON HA UNA BANCA MA POTREBBE AVERE UNA POLTRONA - NELLA PARTITA SULLE NOMINE DI BRUXELLES SPUNTA IL NOME DEL SINDACO DI TORINO: RENZI POTREBBE LANCIARLO COME COMISSARIO ITALIANO IN EUROPA

Maria Teresa Meli per ‘Il Corriere della Sera’

 

IL DITO MEDIO DI FASSINO IL DITO MEDIO DI FASSINO

Dei possibili candidati italiani alla Commissione Ue l’altro ieri, al desco di Napolitano, non si è parlato. C’era troppa gente, e non è costume di Renzi, abituato alle decisioni autonome e ai «blitz» improvvisi, sviscerare certi problemi di fronte a un «pubblico» così vasto. Peraltro il premier non mente quando dice che i «nomi sono conseguenza dei programmi». La sua scelta dipenderà dal posto che avremo in commissione.
 

renzi con merkel cameron van rompuy harperrenzi con merkel cameron van rompuy harper

Per questa ragione lo stesso D’Alema pare abbia confidato ad alcuni amici di ritenere tramontata la sua candidatura. Il ruolo di Mr. Pesc sembra non tocchi al nostro Paese e quindi il nome dell’ex premier dovrebbe essere fuori gioco. Mentre i «bookmaker» di Montecitorio danno in aumento le chance di Paolo De Castro, ex ministro prodiano, anche se c’è chi è pronto a scommettere che alla fine il presidente del Consiglio spiazzerà tutti con un nome a sorpresa.
 

Ma non è solo alla poltrona in Commissione Ue che l’Italia aspira. In gioco c’è anche la successione a Herman Van Rompuy. Nei giorni scorsi era circolato il nome dell’ex premier Enrico Letta. L’indiscrezione era nata dopo un colloquio di qualche tempo fa tra lo stesso Letta e Renzi. Si era parlato di un disgelo possibile. In realtà, però, quel colloquio aveva solo segnato la ripresa di normali rapporti tra due esponenti che fanno parte della stessa forza politica. L’inquilino di Palazzo Chigi non ha mai offerto quella poltrona a Letta, anche se non ha manifestato nessuna ostilità di fronte all’ipotesi di un eventuale tentativo da parte dell’ex premier di provare, attraverso i suoi canali internazionali, a raggiungere questo obiettivo. L’altro ieri, le dichiarazioni di Letta hanno posto fine al «tormentone»: il predecessore di Renzi si è tirato fuori dalla mischia.
 

MASSIMO DALEMA GIOCA A CALCIO MASSIMO DALEMA GIOCA A CALCIO

Ciò non significa però, che la poltrona di Van Rompuy non possa essere assegnata all’Italia. Nelle ultimissime ore un tam tam insistente fa girare nei palazzi della politica romana un altro nome: quello dell’attuale sindaco di Torino. Appassionato da sempre di questioni internazionali, sin da quando se ne interessava per conto di Occhetto, creando attorno all’allora segretario del Pds, da poco entrato nell’Internazionale socialista, una rete di rapporti non solo europei, Piero Fassino potrebbe essere il nome giusto per quel posto.

 

Certo è ancora presto per azzardare un’ipotesi definitiva, ma chi lo conosce bene sa che il sindaco di Torino non è indifferente ai conversari che si stanno svolgendo in questi giorni tra i leader europei. Tanto che c’è addirittura chi azzarda l’ipotesi che, alla fine della festa, possa essere invece proprio lui il candidato a sorpresa per il posto di commissario Ue che spetta all’Italia.
 

ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO

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