“HAI VOLUTO IL COMUNE? E MO’ FAI IL SINDACO!” - PIZZAROTTI FA UN SACCO DI COSE, TRANNE IL SINDACO. LA LENTEZZA NEL FORMARE LA GIUNTA STA DIVENENDO LEGGENDARIA - “LA SUA FASCINAZIONE PER L’ESPOSIZIONE MEDIATICA È EVIDENTE. HA ATTRAVERSATO OGNI SALOTTO TV COME UN POLITICO QUALUNQUE. NELLA SUA FOGA PREZZEMOLATA, HA INSEGUITO ANCHE L’ETERNAZIONE DI ‘CHI’. COME BERLUSCONI” - E ORA, IN ATTESA DELLA GIUNTA, ANCHE LA BIOGRAFIA…
Andrea Scanzi per "Il Fatto Quotidiano"
à attivissimo, Federico Pizzarotti. Non si ferma mai. Fa un sacco di cose. Tranne il sindaco. La lentezza nel formare la giunta del Comune di Parma sta divenendo leggendaria.
La lettura meticolosa dei curricula non gli ha impedito di sbagliare grossolanamente la nomina per l'assessorato a urbanistica e lavori pubblici, Roberto Bruni, dimissionato prima ancora di cominciare per "volere della Rete" (un errore da nulla, paragonato a quelli degli altri partiti, ma quasi imperdonabile per chi ha l'ambizione di presentarsi come nuovo e praticamente infallibile).
Beppe Grillo lo ha rimproverato, Gianroberto Casaleggio mal lo tollera. Alcuni militanti, delusi, gli chiedono di lasciare. Il ragazzo che poteva dimostrare che il Movimento 5 Stelle "non sa solo criticare", è in palese difficoltà . Pizzarotti è un finto mediano. In apparenza umile, orgogliosamente normale, tenacemente disinteressato ai privilegi della Casta.
La sua fascinazione per l'esposizione mediatica è però evidente. Prima e dopo la sua elezione, ha attraversato ogni salotto televisivo possibile. A chi gli ricordava che con lui aveva trionfato la Rete, rispondeva narciso: "Ho vinto io, non Beppe". La sua vocazione a smarcarsi da Grillo è conclamata: sia nel contattare "l'espulso" Tavolazzi come segno di sfida (anzitutto a Casaleggio), sia nel flirtare col piccolo schermo al di là dei consigli del "megafono" genovese. Che Pizzarotti ha dialetticamente ridotto ad attrezzo agricolo: "Grillo è l'aratro che smuove il campo, noi quelli che poi seminano". Ovvero: lui è il cattivo funzionale, noi i cherubini. Una semplificazione che ha intenerito molti osservatori terzisti.
Nel Sindaco di Parma persino il soprannome è nazionalpopolare, trasversale, forse emblematico: "Pizza". Un tipo che piace a tutti, come la Margherita (intesa come alimento, beninteso). Nella sua foga prezzemolata, Pizzarotti ha inseguito anche l'eternazione fotografica di Chi. Come Berlusconi, come Monti.
Come un politico qualsiasi: così diverso, così uguale. L'ultima mossa di Pizzarotti attiene nuovamente al marketing: un libro. Su se stesso. Ancora: come un politico qualsiasi. Non lo ha scritto lui ma Matteo Incerti, attivista del M5S e collaboratore del blog di Grillo (nonché di questo giornale e di Radio Bruno). Pizzarotti lo ha supervisionato dall'inizio alla fine. à uscito tre giorni fa. Si intitola "Cittadini a 5 Stelle", 149 pagine, 12 euro, Aliberti Editore. Il ricavato sarà devoluto alla ricostruzione post-terremoto del Comune di Novi nel modenese. à un buon libro. Incerti e Pizzarotti sottolineano che non faranno come Renzi (che il suo saggetto lo presenta ovunque). Di eventi legati al testo ce ne sarà solo uno, per non sottrarre tempo all'attività di sindaco.
Il libro, che non parla unicamente di Pizzarotti, ha una dedica impegnativa: "A chi è onesto; a chi ha dato e rischiato la vita per conquistare e difendere la democrazia; a chi non tradisce mai il voto dei cittadini; a chi non sale sul carro dei vincitori di turno; a chi si impegna per il prossimo; a chi sa rinunciare ai privilegi; a chi sogna di cambiare il mondo e lo fa iniziando dalle piccole e semplici cose". Magari, prima o poi, queste "piccole e semplici cose" occorrerebbe farle. Nell'attesa, Pizzarotti è il movimentista mediaticamente uno e trino, che si compiace di citare Guareschi e per questo riceve le - prevedibilissime - rampogne di Michele Serra.
Un intellettuale che, quando sente citare il creatore di Don Camillo, porta la mano alla fondina. Sparando scariche di "consociativismo" e "qualunquismo". In una puntata di cinque anni fa di Giù al Nord, l'eclettico Edmondo Berselli stuzzicò Serra proprio su Guareschi: inutile dire, nella contesa, chi parve più convincente. Il capitolo finale di Cittadini a 5 stelle è dedicato al "trinariciutismo". Secondo Guareschi, il comunista aveva tre narici: la terza gli serviva per far defluire la materia cerebrale e recepire direttamente le direttive di partito. L'antesignano del "pollo di allevamento" pasoliniano-gaberiano. Togliatti lo definì "tre volte idiota moltiplicato tre"; la versione meno sobria, ma ideologicamente simile, della reazione di Serra a Pizzarotti.
L'editorialista di Repubblica rischia però di avere ragione quando parla (compiaciutamente) di una rivoluzione mancata a Parma. "Pizza" ha tempo per contraddirlo. Al momento è instancabile. Poliedrico. Oltremodo scattante. Ma solo nel mettersi a favore di telecamera, obiettivo, microfono, Youtube.
SUL BLOG DI BEPPE LO SPOT DI FORZA NUOVA
La notizia ha fatto subito il giro della rete: sul blog di Beppe Grillo, visitatissimo e punto di forza del Movimento 5 stelle, è comparso un annuncio di Forza Nuova. Il partito della destra radicale, guidato da Roberto Fiore, ha tenuto un incontro proprio ieri a Bari. Una manifestazione per «parlare del signoraggio bancario e della crisi, ma anche dell'avanzata dei movimenti nazionalisti in tutta Europa». Il banner dello spot rimanda a un sito di informazione "tze tze", ma sarà un caso, una distrazione?
Il Pd ha protestato: "La pubblicità di Forza Nuova,che appare sul Blog di Beppe Grillo è una vergogna e ci auguriamo che il fondatore del Movimento 5 stelle voglia cancellare", ha detto Emanuele Fiano, Responsabile Sicurezza del Pd. In serata il banner pubblicitario è stato tolto.







