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FENOMENOLOGIA DI LUIGI DI MAIO, UNICO “SOPRAVVISSUTO” ALL’ARMATA BRANCALEONE DEL M5S DELLE ORIGINI – IL SUO SALVAGENTE? AVER FATTO IL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL GOVERNO DRAGHI – ABBRACCIARE "SUPER MARIO" GLI HA SVOLTATO LA VITA: E’ STATO L’UNICO RICONFERMATO DALLA COMMISSIONE UE (E’ INVIATO PER IL GOLFO PERSICO) – DA EX BIBITARO A UOMO DELLE ISTITUZIONI UE: LUIGINO HA CAPITO MEGLIO DEGLI ALTRI CHE AL POPULISMO GRILLINO (CON ANNESSE RICHIESTE DI IMPEACHMENT PER MATTARELLA) E ALLE FOTO CON I GILET GIALLI ERANO PREFERIBILI LA POLITICA E IL POTERE (PER DRAGHI USCI’ DAL M5S E LITIGO’ CON CONTE)
luigi di maio mario draghi meme
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
Il pesce è un’orata, l’uomo è persico. Come il Golfo che batte con costanza e metodo […] da più di due anni. E lo farà per altri due. “In questa regione del mondo trascorro almeno due settimane al mese”. Capita di trovarsi a pranzo con Luigi Di Maio in un giorno qualsiasi della sua nuova vita. […] Storia incredibile, curriculum già da baby pensionato, volendo. […] A meno di 40 anni, ne ha 39, rientra già nella categoria montanelliana – versione plus – dei “rieccoli”.
di maio di battista gilet gialli
L’incontro non avviene dalle sue parti. […] La trattoria scelta – una garanzia, in via dell’Orso – è a poche centinaia di metri da Palazzo Chigi. Meglio, zoom: a poche centinaia di metri dal fatal balcone da cui la sera del 28 settembre del 2018 Di Maio urlò e promise […] di aver abolito la povertà […] Ora: chi di noi a 31 anni non l’hai mai sparata grossa per farsi bello davanti agli amici? Ora: chi di noi a 31 anni era vicepresidente del Consiglio di un paese del G7, segretario del primo partito di governo (il M5s del 33 per cento) e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico? Un’altra vita, un altro mondo.
luigi di maio mario draghi by osho
[…] Il sorriso Durban’s su incarnato oliva del riconfermato inviato Ue nel Golfo, nel Mar Rosso (e ad interim anche per Israele e Palestina) scende da una ministeriale Alfa Romeo Stelvio. Scorta e autista, dall’accento, sono delle sue parti, o di sicuro non vengono da Brunico. […] Di Maio si palesa – draghianamente – senza cappotto. Solo con il completo blu, la sua muta. […] E’ dunque diventato atermico, come l’ex capo della Bce? O sono le squame dell’uomo persico?
[…] “Sono un sopravvissuto”, dice Di Maio […] l’ex capo del M5s, passato da Beppe Mao a Super Mario tra gaffe e diplomazia, è l’unico protagonista di quella stagione controversa, assistenzialista e a tratti brutale, iniziata nel 2013 a colpi di vaffa e Parlamenti da aprire come scatolette di tonno immerso nell’olio del populismo. Dato di cronaca: di quel cucuzzaro è l’unico a essere rimasto più che a galla. E’ un tappo di sughero sì, ma in un barile di petrolio. […] rispetto alla passata Commissione, sempre a guida Ursula von der Leyen, è stato l’unico inviato speciale (Eusr) a essere stato confermato. Tutti gli altri sono andati a casa.
La prima volta – nel 2023 – dopo aver superato la valutazione di una commissione fu scelto dall’ex Alto rappresentante Josep Borrell (della famiglia dei socialisti). A distanza di due anni, e scaduto il mandato, Kaja Kallas (liberali), il nuovo Alto rappresentante, ha deciso di concedergli il bis per “l’eccellente lavoro svolto” con una lettera di complimenti da leccarsi i baffi. […] Quando a Bruxelles lo scorso dicembre, a margine del Consiglio europeo, la diplomazia italiana informò Meloni di questa evenienza – il bis fino al 2027 – la premier quasi trasecolò: “Ma che davvero?! Facciano, ma non nel mio nome”.
E così è andata. Di Maio […] ha incontrato Kallas per la prima volta. Ha usato, oltre all’imponente lavoro svolto, un dettaglio: “In precedenza, in Italia, ho fatto il ministro degli Esteri del governo di Mario Draghi”. Un dato fattuale. Che alla fine deve essere una formula tipo “apriti sesamo” in certi posti. Chissà se nella foga avesse aggiunto: a dire il vero, prima, sono stato anche il vicepremier del governo con Danilo Toninelli ai Trasporti e Fofò Bonafede alla Giustizia... Chissà se sarebbe andata allo stesso modo. Comunque, almeno a questa domanda risponderà: Di Maio, Draghi lo sente ancora? Quante volte vi incontrate? E’ vero che sotto sotto sogna ancora il Quirinale? Risposta dopo aver mandato giù un bicchiere di acqua minerale: “Il presidente è sempre molto impegnato ed è per natura difficile da afferrare”.
E cosa pensa di lui? Solo “Cuoricini” come la canzone dei Coma_Cose a Sanremo? “I rapporti con Draghi sono di amicizia e ammirazione profonda”. Queste poche parole dopo trattativa, ce le farà scrivere. […] Alla fine della fiera aver fatto parte di quel governo per Di Maio fu mettersi in tasca due lauree e un master alla Bocconi in un solo boccone: resta il suo biglietto da visita nel portafoglio […]
E di Giuseppe Conte che contribuì a portare per due volte a Palazzo Chigi (con tanto di improvvida scissione finale dal M5s e conseguente avventura sciagurata da 0,9 per cento con il flop di Impegno civico) che ne pensa? Tempo fa […] disse che l’ex premier avrebbe portato via anche l’argenteria a Beppe Grillo. Ora […] è più diplomatico: “Con Conte non ci sono rapporti. Ci siamo sentiti perché io gli ho espresso solidarietà quando ha subito gli attacchi dai novax e lui mi ha mandato i suoi auguri quando è nato mio figlio Gabriel” […]
LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE
l’uomo persico è diventato padre. La madre è Alessia D’Alessandro, ex modella italotedesca di Agropoli (Salerno) candidata senza successo nel 2018 con il M5s alla Camera dopo un passaggio come staffista nel Centro ricerche economiche di un’associazione di imprese vicina alla Cdu all’epoca merkelliana con studi internazionali importanti. Sembra davvero la chiusura del cerchio, si nasce incendiari con Dibba e Grillo e si finisce draghiani con venature tedesche […]
adesso non fa che squadernare tutte le sue conquiste: il primo investment forum della storia tra Arabia Saudita e Unione europea, con 5.000 imprese accreditate. Oppure gli accordi su sicurezza cibernetica, sicurezza marittima, antiterrorismo e controllo delle frontiere, aperture di Camere di commercio nel Golfo, a Riad, accordi contro le catastrofi ambientali dovute al cambiamento climatico, ma anche visti di accesso nell’area Schengen di cinque anni per i cittadini del Golfo che vogliono venire a vivere in Europa e poi summit con i leader dei 27 paesi membri per suggellare le relazioni internazionali. […]
Lo chiamavano “il bibitaro” perché da ragazzo aveva fatto lo steward al San Paolo di Napoli. “Giggino la nomina” per via della capacità compulsiva di piazzare amici ovunque, ma anche “Giggino la cartelletta”, sempre per lo stesso motivo, ovvero il curriculum di qualcuno da proporre. Negli anni è riuscito a prendersi i complimenti di Silvio Berlusconi, ad avere rapporti più che buoni con Gianni Letta […]
Ma anche a dare del tu a Draghi, a mangiare una pizza con Giancarlo Giorgetti, a scriversi con il vecchio Pd che conta, a chiedere consigli a Ugo Zampetti – attuale segretario generale del Quirinale che lo svezzò nel 2013 quando da Pomigliano si trovò catapultato a 26 anni alla vicepresidenza della Camera – e poi a Elisabetta Belloni – già capo dei Servizi e segretario generale della Farnesina ora ambasciatrice di von der Leyen […]
E di Giorgia Meloni? Cosa pensa Di Maio della premier? “Con lei ho un rapporto di correttezza istituzionale e in generale ho rapporti istituzionali con tutti i miei interlocutori di governo”. Quando la presidente del Consiglio lo incontra in giro per il mondo, lontano dai riflettori, pare che gli dica: “Lui’, sei troppo magro, devi magnà di più”. E’ vero, forse. […] chi ha votato alle ultime elezioni europee? “Grazie, ma no grazie”. Ci faccia sognare, in cambio, paghiamo noi il conto, si fidi, resta a questa tavola. “Grazie, ma no grazie”. Che furbizia orientale (cit.). […] Si potrebbe adesso inchiodare il nostro commensale a tutte le dichiarazioni, atti e fatti – tipo chiedere l’impeachment per il Colle, seguito da Meloni, o spararsi un selfie con i Gilet gialli mentre Parigi bruciava – disconosciuti nel corso della sua decennale carriera politica in Parlamento. Con tanto di abiura pubblica. I
[…] In questa immersione vengono in mente due retroscena divertenti. Il primo: nel 2013 con i grillini appena entrati in Parlamento, durante una delle prime riunioni fiume su scontrini e rendicontazioni, a un certo punto manca Di Maio. “Dov’è?”. Non risponde al telefono. Panico. Si scoprirà che aveva dato buca a tutti per andare a cena con Luciano Violante, che voleva conoscerlo. E poi un’altra chicca: otto anni dopo, il 31 ottobre 2021, poco prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, durante un bilaterale con il ministro degli Esteri russo riesce a immortalarlo in una foto, diffusa dal suo staff, con la sua autobiografia in mano “Un amore chiamato politica” (Piemme). “Me la farò tradurre in russo”, dirà l’uomo del Cremlino, salvo diventare poi dopo quattro mesi il suo peggior nemico. Pazzesco, eh? […]
luigi di maio balcone
Luigi di Maio sul balcone di palazzo chigi