silvio berlusconi forza italia 9

FORZA ITALIA ALLE COLICHE FINALI - LA SCELTA DI MANDELLI (VICINO A LICIA RONZULLI) COME VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA SCATENA LA BAGARRE TRA GOVERNISTI E FILO-SOVRANISTI – IL PARTITO È SPACCATO TRA CHI CONTESTA LA GUIDA DI TAJANI. ALTRI CHE NON HANNO DIGERITO LA SCELTA DI MINISTRI E SOTTOSEGRETARI. ALTRI ANCORA CHE MINACCIANO DI ANDARSENE, COME STEFANIA PRESTIGIACOMO - BERLUSCONI PROVA A FAR DA PACIERE E CHIEDE AI SUOI DI…

Salvatore Dama per “Libero quotidiano”

 

SILVIO BERLUSCONI FORZA ITALIA 9

Sì, tu dici Pd e Cinquestelle. Ma anche in Forza Italia non mancano i problemi. C' è tensione tra l' ala governativa e quella più critica verso il governo. E tra i fedelissimi del Cav e il gruppo degli anti-sovranisti. Ognuno ha un motivo per covare risentimento.

Così il partito di Silvio Berlusconi si ritrova spaccato a metà.

 

L' assenza prolungata del leader, sondaggi altalenanti e comunque lontani dalle cifre degli anni d' oro, nomine che lasciano l' amaro in bocca a tanti. Insomma, il quartier generale forzista è in pieno stato di agitazione. Non tutti hanno digerito la scelta delle caselle ministeriali. E gli strascichi polemici sono proseguiti negli ultimi giorni, quando si è trattato di sostituire Mara Carfagna alla vice presidenza della Camera e Mariastella Gelmini alla guida del Gruppo di Montecitorio.

 

GLI INCASTRI A proposito di quest' ultima: si sa che la nomina di Roberto Occhiuto è a termine.

andrea mandelli

 

Perché il deputato subentrato alla Gelmini è il candidato designato alla presidenza della Regione Calabria. Rimarrà alla guida dei deputati azzurri fino all' autunno, quando si celebreranno le elezioni anticipate. Il vice vicario è stato individuato in Valentino Valentini. È un fedelissimo del Cav.

 

licia ronzulli antonio tajani

Ed è nelle cose che il successore di Occhiuto debba essere lui. Questa promozione con effetto anticipato ha fatto storcere molti nasi. C' è chi, come Alessandro Cattaneo, ci aveva sperato. Anche in nome di un ricambio generazionale del partito. Lui che di anni ne ha quarantuno ed è già stato giovanissimo sindaco di Pavia.

 

Ma il vero bubbone è scoppiato con l' indicazione del successore di Carfagna. Alla fine la scelta è caduta su Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti italiani, vicino a Licia Ronzulli. Ma non è stata affatto indolore. Perché per quel posto si era candidata pure Annagrazia Calabria. Aveva i numeri per farlo, godendo anche del consenso di altri partiti, come Lega e Cinquestelle.

 

Non a caso, alla fine, Calabria ha ottenuto ben 120 voti. Ma è prevalso Mandelli, come da ordini di scuderia, con 248 preferenze.

 

Un risultato che rivela l' anatomia di un partito spaccato.

Dove ci sono dirigenti che contestano la guida di Antonio Tajani. Altri che non hanno digerito la scelta di ministri e sottosegretari. Altri ancora che minacciano di andarsene, come Stefania Prestigiacomo.

anna maria bernini mara carfagna antonio tajani

 

Insomma un bel casino.

 

Nel quale Silvio Berlusconi prova a fare da paciere. Mercoledì ha riunito a pranzo, a Villa Grande, i ministri e i capigruppo di Forza Italia. Ed era la prima volta che succedeva dal giuramento. Ieri sera, invece, il Cavaliere ha ricevuto la squadra dei sottosegretari.

 

NODO COMMISSIONI Il leader azzurro ha voluto parlare, in particolare, della campagna vaccinale e del tema dei ristori. Chiedendo ai suoi di accelerare sia sul primo che sul secondo dossier.

 

stefania prestigiacomo

Un altro tema sono le Commissioni destinate all' opposizione. C' è Fratelli d' Italia che preme perché gli azzurri lascino le loro presidenze, dal momento che Fi è in maggioranza e i meloniani sono l' unico partito di opposizione. Ieri sul tema ha risposto Maurizio Gasparri, presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità di Palazzo Madama. «Non mi pongo il problema della mia presidenza.

annagrazia calabria foto di bacco

 

Il Paese in questo momento ha bisogno di altre urgenze, io mi occupo di altre urgenze, francamente non mi pare questo un problema particolarmente grave...». «Se poi vogliono porre il problema», aggiunge l' azzurro, «allora si rivede l' intero impianto e si rifanno e si rinnovano tutte le Commissioni, monocamerali e bicamerali, comprese quelle di garanzia...».

niccolo' ghedinigianni lettamaria stella gelmini renato brunettamara carfagna

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...