E ORA CHI CI MANDIAMO A WASHINGTON? GIORGIA MELONI E ANTONIO TAJANI SCAZZANO SUL DIPLOMATICO DA SPEDIRE NEGLI STATI UNITI PER DIALOGARE CON TRUMP – IL MINISTRO DEGLI ESTERI VUOLE PROMUOVERE IL SUO CAPO DI GABINETTO, FRANCESCO GENUARDI – LA DUCETTA VORREBBE QUALCUNO PIU’ FIDATO CHE FACCIA DA “PONTE” TRA LEI E IL PRESIDENTE ELETTO – SI E’ IPOTIZZATO FABRIZIO BUCCI, AMBASCIATORE IN ALBANIA (UNO DEGLI ARTEFICI DELL’OPERAZIONE DEI CAMPI PER MIGRANTI), MA ANDRA’ IN GERMANIA – LE ALTRE IPOTESI: IL CONSIGLIERE DIPLOMATICO DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA FABIO CASSESE E ELISABETTA BELLONI…
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per il “Fatto quotidiano”
Il primo atto per avvicinare il governo italiano alla nuova amministrazione americana di Donald Trump sarà la nomina del prossimo ambasciatore negli Stati Uniti. Una decisione che da qualche settimana sta creando tensioni tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La premier, infatti, vorrebbe nominare una figura a lei vicina e che possa permetterle di fare da “ponte” con il presidente repubblicano, mentre il titolare della Farnesina non vuole farsi bypassare: il suo obiettivo sarebbe quello di mandare a Washington il suo capo di gabinetto Francesco Genuardi.
[…] La nomina del prossimo ambasciatore italiano negli Stati Uniti deve arrivare da qui ai prossimi mesi perché l’attuale inquilina di Villa Firenze, Mariangela Zappia, è in pensione.
antonio tajani giorgia meloni alla camera foto lapresse
Il suo mandato è scaduto a giugno ed è stato prorogato di qualche mese solo grazie a un decreto ad hoc del governo che voleva capire quale sarebbe stato l’esito delle elezioni americane. Zappia, diplomatica di lungo corso, scadrà a giugno 2025 e un’ulteriore proroga al momento sembra esclusa […]
La nomina formalmente viene fatta con un decreto del Presidente della Repubblica dopo un passaggio in Consiglio dei ministri dove il nome viene scelto su proposta del ministro degli Esteri. Ed è in questo contesto che si inseriscono le tensioni tra Meloni e Tajani. Quest’ultimo, infatti, vorrebbe promuovere Genuardi, suo capo di gabinetto e tra i funzionari più stimati alla Farnesina. Eppure la vittoria di Trump alle elezioni ha convinto Meloni che la scelta del prossimo ambasciatore dovrà essere una figura in grado di favorire il suo ruolo da “pontiera” tra Italia e Stati Uniti rivendicando anche quello di “cerniera” tra Washington e il resto dell’Ue.
antonio tajani giorgia meloni al senato foto lapresse
Secondo due fonti diplomatiche a conoscenza del dossier, la premier nelle ultime settimane aveva puntato su un nome, quello dell’ambasciatore italiano in Albania, Fabrizio Bucci. Classe 1964, stimato diplomatico, è già stato a Washington per sei anni – dal 2007 al 2013 – prima di rientrare alla Farnesina come Capo dell’Unità Afghanistan. È stato lui, a partire da agosto 2023, uno degli artefici dell’operazione sui due centri in Albania su cui, nonostante le sentenze dei giudici, Meloni punta ancora molto e rivendica in Europa […]
La nomina di Bucci veniva data per fatta a Palazzo Chigi ma alla fine non se n’è fatto niente: diventerà nuovo ambasciatore italiano a Berlino prendendo il posto di Armando Varricchio, nominato dal governo Draghi proprio insieme a Zappia negli Stati Uniti.
Non sarà facile per Meloni individuare un nome: la scelta dovrà ricadere su una figura in grado di garantire quattro anni di mandato e non andare in pensione prima. In queste ore si fanno diverse ipotesi: una è quella del consigliere diplomatico della presidenza della Repubblica Fabio Cassese e l’altro è quello di Elisabetta Belloni, sherpa del G7 fino a fine anno e che a maggio scadrà da capo del Dis. […]
elisabetta belloni - processo sul caso giulio regeni