DAGONEWS! - GIORGIA MELONI DOMANI PARTIRÀ ALLA VOLTA DI BRUXELLES PER IL CONSIGLIO EUROPEO, A CUI PARTECIPERÀ ANCHE ZELENSKY - GIORGIA SI RITROVERA' IN POSIZIONE ISOLATA AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE, DOVE A CAPOTAVOLA CI SONO MACRON E SCHOLZ, E HA CERCATO UNA SPONDA NEL PREMIER SPAGNOLO SANCHEZ CHE HA RISPOSTO CON FREDDEZZA: NON HA DIMENTICATO L’INTERVENTO DELLA PREMIER ALL’EVENTO ELETTORALE DELL’ULTRADESTRA DI VOX - DAI MIGRANTI ALL'HUB DEL GAS, PASSANDO PER IL FONDO SOVRANO, I TEMI CALDI SU CUI GIORGIA FINIRA' IMPANATA E FRITTA...
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI
DAGONEWS
Giorgia Meloni domani partirà alla volta di Bruxelles, dove è in programma il consiglio europeo, a cui parteciperà anche Volodymyr Zelensky. Donna Giorgia è molto preoccupata (eufemismo). Teme infatti di ritrovarsi in posizione debole ed isolata al tavolo delle trattative, dove a capotavola ci sono Macron e Scholz.
Non a caso, ha cercato una sponda nel governo spagnolo. In una telefonata al premier spagnolo Sanchez ha proposto un asse Roma-Madrid, come risposta alla locomotiva franco-tedesca.
BRUNO LE MAIRE E ROBERT HABECK
Alla mano tesa della Meloni, Sanchez ha risposto con un silenzio-dissenso. La freddezza del manzo iberico è tutta politica: Sanchez non ha dimenticato l’intervento a Marbella, a giugno 2022, a sostegno di Macarena Olona, candidata del partito di ultra-destra, neo franchista, Vox, alla presidenza dell’Andalusia.
ZELENSKY MELONI MEME BY DAGOSPIA
La premier finirà “empanada” e fritta al tavolo del consiglio europeo, soprattutto su tre questioni a lei care. La prima è sul fondo per gli aiuti di stato alle imprese.
Affondata la sua idea di creare un fondo sovrano europeo e rimbalzata nella proposta dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, Giorgia Meloni è stata anche mortificata dalla risposta beffarda del ministro dell’economia francese Bruno Le Maire a chi, a New York, gli chiedeva dell’assenza dell’Italia all’incontro con la segretaria all’economia Usa Janet Yellen: “Informeremo Giorgetti”. Della serie, l’Italia non conta nulla
GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ AI FUNERALI DI RATZINGER
La seconda questione è quella legata ai migranti, su cui molti paesi del Nord Europa fanno spallucce chiedendo di rinviare la discussione, e il terzo punto dolente è il suo famoso Piano Mattei per l’Africa, ovvero l’idea di fare dell’Italia un hub del gas europeo.
L’intraprendenza italiana non è piaciuta non solo a Parigi ma anche in alcune cancellerie, come ad esempio al governo austriaco, che hanno lamentato la mancata condivisione del progetto: se è un hub europeo perché non è stata aperta una discussione a riguardo? Qual è la road map? Dove sono le infrastrutture necessarie?
L’unico risultato che probabilmente Giorgia Meloni porterà a casa è un accordo per dilatare i tempi di attuazione del Pnrr, e una maggiore flessibilità nella realizzazione dei progetti.