NON È PRIMAVERA (AMELIA) PER WOODCOCK: IL GIP RISPONDE PICCHE AL RICORSO DEI PM NAPOLETANI: L’INCHIESTA È DI ROMA (Non resta che il Tribunale del Riesame) - la camorra avrebbe condizionato le primarie dello scorso gennaio, quelle per scegliere il candidato a sindaco del Pd nella corsa a sindaco, e che finirono con la candidatura di Morcone nemmeno approdato al ballottaggio - BERSANI INFURIATO, SI RISCHIA LA PIU’ GRANDE FIGURACCIA DEL DECENNIO…
1 - NON Ã PRIMAVERA (AMELIA) PER WOODCOCK: IL GIP RISPONDE PICCHE AL RICORSO DEI PM NAPOLETANI: L'INCHIESTA Ã DI ROMA...
(il Velino/AGV) - Il Gip di Napoli Amelia Primavera, ha confermato alla procura che è di Roma la competenza dell'indagine sulla presunta estorsione a Silvio Berlusconi perpetrata dai coniugi Lavitola con la mediazione di Valter Lavitola. Il Gip si è espresso sull'istanza dei pm titolari dell'inchiesta di rivedere la precedente ordinanza con la quale aveva disposto la trasmissione degli atti alla procura della capitale. Il secondo no del Gip dovrebbe mettere la parola fine alla querelle tra la difesa di Berlusconi e i magistrati di Napoli.
Non resta che il Tribunale del Riesame. Nell'udienza di domani si valuterà se concedere o meno gli arresti domiciliari a Giampaolo Tarantini, la Procura ha dato parere favorevole e contestualmente verra' detta l'ultima parola sulla questione della competenza. Stando a quanto è in grado di anticipare il Velino l'orientamento sarebbe lo stesso valutato dal Gip: lo scambio di danaro e' avvenuto a Roma, i contatti intercettati erano romani, dunque competenza della procura della capitale
2 - CAMORRA & PRIMARIE: IL PARTITO DEMOCRATICO E' SEDUTO SU UN VULCANO PRONTO A ESPLODERE
Carlo Tarallo per Dagospia
Camorra e primarie: il Pd trema. Lo scandalo scoppiato sotto âo Vesuvio rischia di travolgere i sinistrati. La Dda di Why Not City ha aperto un fascicolo, affidato al Pm Pierpaolo Filippelli. Il sospetto è terribile: la camorra avrebbe condizionato le primarie dello scorso gennaio, quelle per scegliere il candidato a sindaco del Pd nella corsa a sindaco, e che finirono con la figuraccia-annullamento e la candidatura di Morcone nemmeno approdato al ballottaggio.
L'indagine si baserebbe su riscontri, ci sono intercettazioni telefoniche. La Procura ha chiesto l'elenco degli elettori di un seggio della zona di Secondigliano, il Pd parte-nopeo e parte-disintegrato li ha consegnati qualche giorno fa. Ora si vedrà se i protagonisti delle intercettazioni, o i personaggi citati nelle conversazioni, sono davvero andati a votare. L'indagine è un filone scaturito da un'altra inchiesta, quella della Procura di Torre Annunziata sul voto inquinato a Gragnano. Intercettando intercettando, da Gragnano si è passati alle primarie del Partito Democratico.
Parteciparono in quattro: Andrea Cozzolino (neuroparlamentare, ex bassolinano); Umberto Eterno Secondo Ranieri (pupillo di Giorgio Napolitano); Andrea Oddati (ex bassoliniano); Libero Mancuso (candidato vendoliano). Vinse a sorpresa Cozzolino, ma immediatamente scoppiò il caos. Accuse e veleni, Bersani annullò tutto, commissariò il partito e dopo aver provato invano a convincere il magistrato anticamorra Raffaele Cantone puntò sul prefetto Mario Morcone(chi?) che non riuscì a superare il primo turno. Al ballottaggio andarono Letta-Lettieri per il Pdl e Giggino âa Manetta, e sappiamo tutti come è finita.
Finita? Macchè: la maledizione di quelle primarie-bufala torna ad abbattersi sul Pd nella maniera più terribile. Bersani è letteralmente infuriato: il sospetto che qualcuno dei candidati possa avere avuto (non si sa se su richiesta o spontaneamente) l'appoggio della camorra, è una vera e propria bomba. Se esplode, il partito rischia di essere travolto a livello nazionale. Minacce aggravate dall'aver agevolato un clan camorristico: è questo il reato ipotizzato dalla Procura. Nelle stanze dei sinistrati sotto âo Vesuvio è panico.
"Se la Procura accerta che qualcuno dei candidati ha fatto una cosa del genere, lo cacceremo a calci in culo": questo il sobrio commento di uno che nel partito conta e come. E se a Why Not City è già partito il totoscommesse su chi possa essere il candidato coinvolto, a Roma hanno già capito bene che non è questo che conta. La frittata è fatta, se l'inchiesta accerterà la collusione a perdere sarà tutto il partito.






