ASSASSINI FINO ALLA FINE - IN TEXAS SI CONTINUA A GIUSTIZIARE CON UNA VERSIONE PIÙ BRUTALE DELL’INIEZIONE LETALE - NON TRE DIVERSE PUNTURE, MA UNA SOLA, PERCHÉ L’UE HA VIETATO L’ESPORTAZIONE DELLE SOSTANZE USATE PER LE ESECUZIONI - IL PRIMO A SPERIMENTARE IL NUOVO METODO È STATO IL 33ENNE YOKAMON HEARN: È MORTO DOPO UN’AGONIA DI 25 MINUTI - MA PER IL TEXAS È TUTTA COLPA DELL’UE…

Maurizio Molinari per "la Stampa"

Il Texas inaugura iniezioni letali contenenti un'unica sostanza-killer, anche se prolunga l'agonia del condannato a morte. Yokamon Hearn, 33 anni, è diventato il primo condannato alla pena capitale in Texas a essere giustiziato con il nuovo metodo. Riconosciuto colpevole di un sequestro d'auto e omicidio del conducente in un episodio risalente al 1998, Hearn aveva fatto appello contro la sentenza di morte affermando di essere un «disabile mentale» e di non aver goduto di tutte le necessarie garanzie legali.

Respinta ogni istanza, a pronunciare l'ultima parola è stato il governatore del Texas Rick Perry, che ha però respinto la possibilità di grazia autorizzando l'esecuzione. E dunque inaugurando una nuova composizione del «cocktail killer». In precedenza l'esecuzione avveniva in tre stadi con l'iniezione del sodio thiopental per sedare il prigioniero, il bromidio pancuronium per paralizzarlo e il cloruro di potassio per bloccargli il cuore.

Ma la decisione dell'Unione Europa di bloccare l'esportazione negli Stati Uniti di tutte le sostanze che possono essere adoperate nelle esecuzioni ha portato il Texas a modificare la prassi, scegliendo di iniettare esclusivamente il pentobarbital in maniera analoga a quanto già fatto dallo Stato dell'Ohio nel 2011. Secondo uno studio del Centro di informazione sulla pena capitale sono già undici le esecuzioni avvenute negli Stati Uniti con «l'iniezione unica», che viene praticata anche in Arizona, Idaho e nello Stato di Washington mentre la Georgia ha fatto sapere che seguirà l'esempio sin dalla prossima esecuzione.

Per i gruppi che si battono contro la pena capitale si tratta di una «svolta brutale» che «aggiunge crudeltà» alla sentenza di morte in quanto il condannato si trova ad affrontare un periodo lungo di agonia prima di perdere conoscenza. Nel caso di Yokamon Hearn questo periodo di travaglio è durato 25 minuti.

L'obiezione si lega a recenti sentenze della Corte Suprema di Washington che tendono a limitare il più possibile la pena di morte. Ma la risposta dei portavoce del ministero della Giustizia del Texas si limita a constatare che «in considerazione dell'assenza di altre sostanze sul mercato» non resta che praticare l'iniezione unica. Come dire, è stata l'Ue a non rendere più accessibili quei farmaci che potevano alleviare le sofferenze del condannato.

 

YOKAMON HEARN LE SOSTANZE UTILIZZATE PER LE ESECUZIONI INIEZIONE LETALE INIEZIONE LETALE esecuzione pena di morte

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