giorgia meloni soldi euro bilancio manovra euro

I PARTITI SONO SULL'ORLO DEL CRAC. E LA SORA GIORGIA LI TIENE PER IL COLLO – I BILANCI DEI GRUPPI POLITICI SONO IN PROFONDO ROSSO. A ESSERE MESSA PEGGIO È FORZA ITALIA, CHE HA DEBITI PER 99 MILIONI NEI CONFRONTI DEI BERLUSCONI. SULLA LEGA GRAVA IL FARDELLO DEI 49 MILIONI CHE DEVE ALLO STATO. MENTRE PD E M5S SCONTANO I LORO PARLAMENTARI MOROSI – L'UNICO IN UTILE È FRATELLI D'ITALIA, A CUI CONVIENE NON ALZARE L'ASTICELLA DEL FINANZIAMENTO DAL 2X1000, COME CHIESTO DA TUTTI GLI ALTRI PARTITI…

Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “La Stampa”

 

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

Fossero una società quotata in Borsa i partiti politici italiani avrebbero già dovuto presentare i libri contabili in tribunale e dichiarare fallimento. Perché i loro bilanci sono in profondo rosso e come se non bastasse il loro patrimonio, immobili e quant'altro, va sempre più assottigliandosi. […]

 

A essere messa peggio è Forza Italia, priva ora del suo grande finanziatore e fondatore, Silvio Berlusconi. Ma anche sulla Lega pesa il fardello dei debiti accumulati nei confronti dello Stato quando era ancora "Nord", mentre Pd e Movimento 5 Stelle non sanno come turare le falle nei conti aperti dai loro stessi parlamentari morosi.

 

Mal comune mezzo gaudio, si dirà. Ma non è così perché un partito con il bilancio sano c'è ed è proprio quello di maggioranza nel governo, Fratelli d'Italia, che può diventare così arbitro della sorte dei concorrenti, impedendo loro di uscire dall'angolo con un qualche provvedimento di legge che alzi l'asticella del finanziamento, basato oggi su 2 per mille e donazioni.

 

partiti e raccolta del 2X1000 nel 2022 - la stampa

Tempo addietro ci ha provato il Pd, proponendo un ritocco non da poco della riforma Letta, portando da 20 a 45 milioni di euro il fondo per il 2xmille, ma soprattutto con la ridistribuzione della quota di quello stesso fondo, che ogni anno resta inutilizzata perché parte dei cittadini non ne vuol sapere di finanziare i partiti.

 

Anche altre formazioni politiche propongono ricette analoghe, salvo il M5S, che dopo essersi iscritto lo scorso anno nel registro dei partiti riconosciuti ai sensi della legge n.13 del 2014 per accedere al 2xmille, ora ha presentato una proposta per abbassare da 100mila a 18mila euro annui il tetto delle donazioni liberali da parte di persone fisiche e società.

 

SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA

Ma a sbarrare la strada lo scorso anno all'inserimento in manovra dell'innalzamento della quota di tasse devoluta dai cittadini ai partiti è stato guarda caso il partito della Meloni. Che così tiene per la collottola oppositori e alleati di governo. Perché portare avanti senza soldi l'attività politica ordinaria, per non parlare delle campagne elettorali, non è per niente facile. Ed espone ad un altro rischio, quello di diventare scalabili dalle lobby.

 

Ma la necessità di aumentare un finanziamento che è di fatto pubblico è sentita oramai da quasi tutti i partiti. Anche se poi c'è chi se la passa peggio di altri. Prima di tutti Forza Italia, che in base agli ultimi dati disponibili, come quelli di Open Polis o Pagella Politica, ha debiti per 99 milioni di euro, un disavanzo di esercizio di oltre 340mila euro ma soprattutto un disavanzo patrimoniale di 106 milioni.

 

foto di silvio berlusconi nella sede di forza italia

«La riduzione dei parlamentari eletti nonché la discontinuità dei versamenti provenienti da essi e dai consiglieri regionali rappresentano la causa primaria del risultato negativo della gestione caratteristica», ha ammesso il senatore-tesoriere degli Azzurri, Alfredo Messina, il giorno dopo la morte di Silvio Berlusconi.

 

Che anche all'ultimo ha lanciato una ciambella di salvataggio alla sua creatura politica con la rinuncia a un milione e 796mila euro di interessi sul credito vantato dall'ex Presidente. Ma il problema è che FI del 2xmille raccoglie solo le briciole, meno di un milione dei 20,4 milioni del fondo.

 

Ne fa invece incetta il Pd, che ne incassa quasi 7,4 milioni. I Dem sono però anche secondi nella classifica dei debiti, con un fardello di 5,5 milioni. Ma quel che è più grave è la scomparsa del loro patrimonio netto, passato dai 20,3 milioni di euro del 2010 ad appena 23mila euro.

 

[…]

 

giorgia meloni in conferenza stampa 1

Sulla Lega grava invece il fardello dei 49 milioni che il partito di Salvini deve versare nelle casse dello Stato in base a sentenze della magistratura, ora ridottisi a 18 milioni e 148mila euro. Il nuovo corso del Capitano non sta però dando i risultati sperati, visto che l'ultima perdita è di 3,9 milioni di euro mentre c'è da saldare una rata di un milione e mezzo di debiti. Scarso l'apporto del 2xmille: appena 1,2 milioni devoluti dai cittadini, centomila euro in meno di quelli andati ad Azione di Calenda.

 

 I Cinque Stelle sono quasi in pareggio. Ma questo si deve al fatto che, nonostante i morosi siano anche qui tanti, da parte della marea di eletti nella passata legislatura sono affluiti nelle casse del Movimento 7,4 milioni. Ora però i parlamentari sono molti meno e più morosi, tant'è che verso di loro e i consiglieri regionali il partito di Conte vanta un credito d 2 milioni e 552mila euro. Questo mentre le spese sono lievitate a 6,8 milioni.

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

A festeggiare resta così solo Giorgia, che con un bilancio ancora formato da partitino porta a casa un utile di 527mila euro e un patrimonio netto con il segno più per 2,6 milioni. Ed è anche su questi numeri che si gioca la battaglia per la leadership politica del Paese.

ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN PIAZZA A ROMATROPPO FORTE - MEME SU GIORGIA MELONI BY EMILIANO CARLI silvio berlusconi forza italia

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…