conte coronavirus

CONTEVIRUS - LUCA RICOLFI: ‘’IL MERAVIGLIOSO MODELLO DI GESTIONE DELL'EPIDEMIA ELOGIATO DAL NEW YORK TIMES È COSTATO ALL'ITALIA 58 MORTI OGNI 100 MILA ABITANTI CONTRO I 46 DEGLI STATI UNITI - SE CONTE AVESSE ASCOLTATO IL COMITATO SCIENTIFICO, IL LOCKDOWN DELL'11 MARZO AVREBBE RIGUARDATO SOLO UNA PORZIONE DEL NORD, E IL SUD NE SAREBBE STATO RISPARMIATO, CON GRANDE SOLLIEVO DELLE SUE ATTIVITÀ ECONOMICHE - MA PUÒ, UN PAESE DEMOCRATICO, CONFERIRE I PIENI POTERI A UN PREMIER CHE, PER AVERE LE MANI LIBERE, È COSTRETTO A NASCONDERE I DATI E SECRETARE LE OPINIONI DEGLI ESPERTI?’’

luca ricolfi 3

Luca Ricolfi per il Messaggero

 

Il New York Times si è prodotto, giusto una settimana fa, in un (ennesimo) elogio dell'Italia e del suo governo per la saggezza del suo approccio al coronavirus, che ci avrebbe consentito di ottenere risultati straordinari, meritevoli di essere imitati da altri paesi.

 

Ho trovato molto consolante l'articolo del New York Times, perché mostra che, almeno in fatto di faziosità della libera stampa, c'è chi sta peggio di noi. Il meraviglioso modello di gestione dell'epidemia elogiato dal New York Times è costato all'Italia 58 morti ogni 100 mila abitanti (trascurando il numero oscuro dei decessi non registrati), contro i 46 degli Stati Uniti.

new york times

 

Fra i Paesi europei solo Belgio, Regno Unito e Spagna hanno avuto più morti per abitante dell'Italia. La Germania ne ha avuti meno di un quinto dell'Italia (11 per 100 mila abitanti, contro i nostri 58), e i suoi ospedali non hanno visto le scene apocalittiche che hanno visto i nostri.

morti per coronavirus in usa

 

E anche Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, per stare ai Paesi con cui confiniamo, hanno avuto meno morti per abitante di quelli che abbiamo avuto noi. Dove sta il primato del modello italiano? Qual è la lezione che dovremmo impartire ad altri Paesi?

 

esercito coronavirus

Perché, ogni sera, i media ci mostrano scene terrificanti su quel che succede in Brasile e negli Stati Uniti, come se noi (che abbiamo avuto più morti per abitante) fossimo una specie di isola felice, o addirittura un modello da imitare?

 

Mah, forse perché quei due Paesi sono governati da personaggi inquietanti, e quindi vien da pensare non possono che stare peggio di noi, che siamo governati dal quieto Conte. Evidentemente, anche negli Stati Uniti, persino sul loro giornale più autorevole, succede quello che non di rado succede in Italia: le vicende degli altri Paesi vengono raccontate non per farle conoscere, ma per usarle a fini di politica interna.

alzano lombardo nembro

 

Ma l'articolo del New York Times non si ferma qui. Anche se già da tempo si sa che non è così, il New York Times scrive, sempre elogiativamente, che l'azione del governo italiano è stata guidata da comitati scientifici e tecnici.

 

Strano, già due mesi fa, ai tempi dell'inchiesta della procura di Brescia sulle mancate chiusure di Nembro e Alzano, si era appreso che il Comitato tecnico-scientifico aveva consigliato la chiusura di quei due comuni, e che il governo aveva fatto di testa sua, ignorando quel consiglio.

 

Ora, grazie alla desecretazione dei verbali del Comitato tecnico-scientifico, sappiamo che non solo non venne seguito il consiglio di chiudere Nembro e Alzano, ma che l'intera strategia del governo fu adottata in contrasto con il Comitato tecnico-scientifico.

verbale del comitato tecnico scientifico sulla zona rossa ad alzano e nembro

 

Più che agire in scienza e coscienza, il premier pare aver agito di testa propria, contro l'opinione della scienza, non certo guidato da essa. Avesse ascoltato il Comitato tecnico-scientifico, il lockdown dell'11 marzo avrebbe riguardato solo una porzione del Nord, e il Sud ne sarebbe stato risparmiato, con grande sollievo delle sue attività economiche.

 

Credo nessuno possa dire, con certezza, che sarebbe stato meglio seguire l'opinione del Comitato tecnico-scientifico (anche se tendo a pensare di sì). La controprova manca, e mancherà sempre. Quel che però possiamo ricavare da questa vicenda è la conferma che, in materia di trasparenza e di informazione, la conduzione di questa crisi è stata disdicevole, e non casuale.

 

Conte - COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Ora sappiamo perché i verbali del Comitato tecnico-scientifico, ripetutamente richiesti dai giornalisti nelle conferenze stampa, sono sempre rimasti secretati. Ora è ancora più chiaro di prima perché le richieste del mondo scientifico di accedere ai dati dell'epidemia (a partire da quel che succede nei singoli comuni) non sono mai state prese nella benché minima considerazione.

 

Il muro di opacità eretto contro giornalisti e studiosi aveva una funzione precisa: nascondere che le scelte del governo erano in contrasto con le opinioni degli esperti, e lasciare al governo le mani completamente libere.

 

giuseppe conte a bergamo

Se i verbali del Comitato tecnico-scientifico fossero stati pubblici, se i dati analitici sull'epidemia fossero stati disponibili, molte scelte del governo sarebbero apparse irrazionali, o quanto meno assai discutibili. Il premier non avrebbe avuto carta bianca su tutto. E forse il Parlamento non gli avrebbe così facilmente conferito i pieni poteri.

 

Ma lo sconcertante esito della desecretazione mi dà anche l'occasione di una riflessione autocritica. Ho spesso pensato, e anche scritto, che meglio avrebbe fatto il governo se si fosse circondato di scienziati indipendenti, anziché dalle alte cariche della sanità pubblica, troppo inclini a compiacere il potere politico e ad assecondarne le scelte.

giuseppe conte a bergamo con mascherina

 

Un giudizio che, in me, era alimentato da due circostanze: l'esclusione dal comitato scientifico del nostro maggiore esperto, il prof. Andrea Crisanti, che a me pareva immotivata e sorprendente; e l'apparente armonia fra le opinioni del Comitato scientifico e le decisioni del governo, sistematicamente alimentata dalle dichiarazioni di concordia di tecnici e politici. Devo ammettere che mi sbagliavo.

ANDREA CRISANTI

 

A quanto pare, il Comitato tecnico-scientifico aveva scelto di dissentire in silenzio, non so se per senso dello Stato o per timore della Politica. Oggi, riconoscendo che fortunatamente avevo torto, e che gli esperti scelti dal governo erano più indipendenti di quanto paressero a me, non posso non porre la domanda: ma può, un Paese democratico, conferire (e iterare) i pieni poteri a un premier che, per avere le mani libere, è costretto a nascondere i dati e secretare le opinioni degli esperti?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?