1. “IL PADRE DI RENZI È INDAGATO. MA FINCHÉ NON BECCANO LO STALLIERE SIAMO TRANQUILLI” 2. RENZI SAPEVA GIÀ DELL’INDAGINE. AL PADRE L’AVVISO DI GARANZIA È STATO NOTIFICATO LUNEDÌ SERA. È DI MARTEDÌ IL DISCORSO AL PARLAMENTO, IN CUI IL PREMIER AVEVA USATO TONI FORTI PER RIBADIRE UNA POSIZIONE GARANTISTA: “ARRIVARE A SENTENZA PREVENTIVA SULLA BASE DELL’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI È UN ATTO DI BARBARIE. NOI ASPETTIAMO LE INDAGINI E RISPETTIAMO LE SENTENZE”. E POI SI ERA LANCIATO IN UN’APERTA DIFESA DI ENI 3. A MONTECITORIO NON C’È UNO DEL PD CHE PARLI DI GIUSTIZIA A OROLOGERIA O VENDETTA DEI MAGISTRATI. “UN FATTO PRIVATO. PD E GOVERNO NON C’ENTRANO”. EPPURE È STRISCIANTE, TRA I RENZIANI, IL SOSPETTO CHE L’INDAGINE SU TIZIANO RENZI SIA L’EFFETTO DEL DURO BRACCIO DI FERRO APERTO TRA PITTIBIMBO E LA MAGISTRATURA SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

matteo renzi con il padre tizianomatteo renzi con il padre tiziano

1. LETTERA AL DIRETTORE

tiziano renzi sulla grutiziano renzi sulla gru

Maurizio Crippa per “Il Foglio

Il padre di Renzi è indagato. Ma finché non beccano lo stalliere siamo tranquilli

 

2. IL FIGLIO SAPEVA DA LUNEDÌ: “ORA TUTTI ZITTI”

Wanda Marra per “Il Fatto Quotidiano

  

Bocche cucite, toni bassi, tendenza a sminuire. Quando arriva la notizia che il padre di Matteo Renzi, Tiziano, è indagato dalla Procura di Genova per bancarotta fraudolenta, a Montecitorio non c’è uno del Pd che parli di giustizia a orologeria o vendetta dei magistrati, come fanno invece Forza Italia e Ncd.

tiziano renzi padre di matteotiziano renzi padre di matteo

 

Eppure è strisciante, tra i renziani, il sospetto che l’indagine su Tiziano Renzi sia l’effetto del duro braccio di ferro aperto tra il presidente del Consiglio e la magistratura sulla riforma della giustizia. Ma il premier silenzia i suoi: non c’è nessun complotto, nessuna giustizia a orologeria, la giustizia farà il suo corso e in ogni caso c’è la massima serenità che l’inchiesta si risolverà in un nulla di fatto.

   

tiziano renzi con i canitiziano renzi con i cani

“Un fatto privato. Pd e governo non c’entrano”, dice solo David Ermini, renzianissimo neo responsabile Giustizia del Pd. La linea, insomma, è di tenere bassa la polemica, evitare di dire troppo, cercare di far passare il più possibile la notizia sotto silenzio. Ma il problema di come reagire a livello comunicativo se lo pongono, eccome. 

 

A Firenze c’è una riunione di avvocati, una sorta di war room per capire quali strategie mettere in campo. A Palazzo Chigi si vede entrare il guardasigilli, Andrea Orlando (“Renzi non l’ha nemmeno visto, era lì per altri motivi”, spiegano però i suoi). Ma lo stesso Matteo, Luca Lotti e lo spin doctor portavoce, Filippo Sensi, cercano di capire come gestire la notizia. A un certo punto, si diffonde la voce che ci sarà addirittura una nota ufficiale. Poi, invece, esce solo una nota di Renzi senior.

tiziano renzi 7tiziano renzi 7

   

A Tiziano l’avviso di garanzia è stato notificato lunedì sera. È di martedì il discorso al Parlamento, in cui il premier aveva usato toni forti per ribadire una posizione garantista: “Arrivare a sentenza preventiva sulla base dell’iscrizione nel registro degli indagati è un atto di barbarie. Noi aspettiamo le indagini e rispettiamo le sentenze”. E poi si era lanciato in un’aperta difesa di Eni contro “gli avvisi di garanzia citofonati ai giornali”. Renzi sapeva già dell’indagine a carico di suo padre? Difficile pensare il contrario. Anche se commenta chi li conosce entrambi: “Può darsi che Tiziano non gliel’abbia detto, per non farlo arrabbiare”.

tiziano renzi tiziano renzi

   

A Montecitorio ci si interroga: a chi conviene indebolire il premier, a prescindere dalle questioni aperte con i magistrati. In un momento in cui Renzi piace meno all’intellighenzia nazionale e i magistrati sono sotto attacco continuo, difficile non prendere in considerazione la teoria del complotto. Ma nessuno la cavalca. Meglio il silenzio.

 

tiziano renzi   tiziano renzi

 

tiziano e matteo renzitiziano e matteo renzi

 

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