moschea garage

IN ITALIA NON VOLERA’ PIU’ UNA MOSCHEA? – UN DISEGNO DI LEGGE DI FRATELLI D’ITALIA PROPONE DI VIETARE L'USO DELLE SEDI DI ENTI DEL TERZO SETTORE PER ATTIVITÀ DI CULTO. IL DIVIETO È VALIDO SOLO PER LE CONFESSIONI RELIGIOSE CHE NON HANNO INTESE CON LO STATO (COME L'ISLAM) - DECIDERA' SALVINI QUALI MOSCHEE POTRANNO RESTARE APERTE, COMPATIBILMENTE CON LE REGOLE URBANISTICHE - LA PREMESSA ALLA PROPOSTA DI LEGGE DI TOMMASO FOTI: "LE OCCUPAZIONI? UN GRIMALDELLO PER INSEDIARSI NEL TERRITORIO ITALIANO"  

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “La Stampa”

 

MUSULMANI IN PREGHIERA

Chiudere centinaia di moschee in tutta Italia. È il sogno, non troppo celato, della proposta di legge di Fratelli d'Italia che oggi arriva in aula alla Camera. La prima firma è quella del capogruppo, Tommaso Foti.

 

Ci aveva già provato cinque anni fa, ma FdI era un piccolo partito d'opposizione e non se ne fece nulla. Stavolta i rapporti di forza sono cambiati e dopo il via libera della commissione Ambiente il testo è all'esame dell'aula, dove la maggioranza ha i numeri per approvare la legge.

 

tommaso foti

«Si confermano spregiudicati imprenditori della paura – attacca Angelo Bonelli – non guardano in faccia nemmeno alla Costituzione». Avs ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità perché, sostengono, la norma «lede il principio di uguaglianza dei cittadini, discriminandoli in base al credo religioso».

 

Tecnicamente, il ddl mira a modificare il Testo unico che regola il Terzo settore, ovvero il mondo delle associazioni di volontariato. Secondo il codice, le associazioni di promozione sociale possono avere una sede praticamente in ogni edificio, a prescindere dallo specifico utilizzo urbanistico per cui è pensato. In questo modo le associazioni possono trovarsi una sede senza troppe complicazioni burocratiche.

 

Fratelli d'Italia propone di aggiungere una specifica: questa regola si applica «alle associazioni di promozione sociale che svolgono attività di culto», ma devono farlo «nel rispetto dei criteri in materia di compatibilità urbanistica ed edilizia individuati con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti».

 

MOSCHEA A NAPOLI

Deciderà Matteo Salvini dove e come alcune moschee potranno restare aperte. E i tanti oratori pieni di ragazzi e ragazze ma spesso organizzati in luoghi che non rispettano le regole urbanistiche? Sono salvi, perché tutelati «dagli accordi e dalle intese stipulati ai sensi degli articoli 7 e 8, terzo comma, della Costituzione». Nessun problema, quindi, per le attività di culto di quelle confessioni i cui rapporti con lo Stato sono regolati sulla base di intese.

 

Tra queste non c'è la religione islamica. Una stretta sulle moschee quindi, come Foti scrive nero su bianco nella presentazione della legge: «Le comunità islamiche, con la falsa dicitura di associazioni culturali, hanno potuto occupare scantinati, garage, negozi, magazzini e altro destinandoli a luoghi di culto». Un grimaldello per insediarsi nel territorio italiano”, la premessa alla proposta di legge di Tommaso Foti su moschee e madrase.

 

tommaso foti 2

Il servizio studi di Montecitorio ha preparato un dossier dove c'è scritto che «l'aver stipulato l'intesa prevista dall'art. 8, terzo comma, della Costituzione per regolare in modo speciale i rapporti con lo Stato non può costituire l'elemento di discriminazione nell'applicazione di una disciplina, posta da una legge comune, volta ad agevolare l'esercizio di un diritto di libertà dei cittadini». […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"