LA NATO FESTEGGIA I SUOI 75 ANNI E TREMA PER IL RITORNO DI TRUMP - IL VERTICE AL VIA A WASHINGTON INIZIA CON L'INCOGNITA UCRAINA (SI PREPARA UN NUOVO PACCHETTO DI AIUTI) MA ANCHE CON LO SPETTRO DI UN RITORNO DEL TYCOON ALLA CASA BIANCA CHE HA MINACCIATO L'USCITA DEGLI STATI UNITI DALL'ALLEANZA – TRUMP HA ANCHE MINACCIATO DI NON DIFENDERE GLI ALLEATI DA EVENTUALI ATTACCHI SE NON QUESTI NON SPENDONO QUANTO CONCORDATO - LA PREOCCUPANTE ALLUSIONE DI "THE DONALD" A UNA RAPIDA SOLUZIONE DELLA GUERRA IN UCRAINA...
Marco Valsania per "Il Sole 24 Ore" - Estratti
Un summit per rafforzare la Nato e la sua coesione all’appuntamento con il suo 75esimo compleanno.
Per presentare un fronte unito davanti alla minaccia ora rappresentata anzitutto dalla Russia e dalla sua invasione dell’Ucraina, con Kiev che riceverà nuovi aiuti e sostegno.
E uno sguardo rivolto anche oltre l’Atlantico, a partnership globali nel teatro asiatico e pacifico, evidente negli inviti a Washington ad alleati quali Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Australia.
È questa – al di là delle celebrazioni – l’agenda del vertice di tre giorni nella capitale americana che da oggi vede il Presidente Joe Biden ospitare decine di leader internazionali.
Al cuore il dramma di Kiev: in gioco sono annunci di un “pacchetto” che comprende l’invio di nuovi sistemi di difesa anti-aerea; un inedito centro di comando e logistico per meglio coordinare forniture di armamenti e addestramento delle forze ucraine; maggior interoperabilità tra queste ultime e la Nato; aiuti bellici minimi a Kiev da 43 miliardi di dollari in un anno; patti bilaterali di sicurezza. Verranno inoltre ribaditi progressi per arrivare ad ammettere l’Ucraina nella Nato.
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I difficili obiettivi della Nato, tuttavia, rischiano di essere oscurati dalla bufera sulla Casa Bianca, il “Paese essenziale” dell’alleanza. Biden è impegnato in una dura battaglia politica e personale: all’indomani di evidenti episodi di fragilità, deve dimostrare, a 81 anni, di saper sfoderare leadership e condurre una campagna per la rielezione contro il repubblicano Donald Trump a novembre.
Deve dimostrarlo chiaramente, in questi giorni, tanto all’opinione pubblica interna quanto a preoccupati alleati, che a Washington si stanno affrettando a intessere rapporti con una possibile futura amministrazione Trump. Assieme a meeting, discorsi e eventi, Biden terrà giovedì una rara conferenza stampa.
Trump, per la Nato, rappresenta un’incognita: ha minacciato uscite degli Usa, in nome di America First, e intimato che ignorerà il requisito cruciale di difendere alleati sotto attacco se “colpevoli” di contributi ritenuti inadeguati.
Di più: ha alluso a rapide soluzioni della guerra in Ucraina, facendo immaginare compromessi con Mosca a base di ultimatum a Kiev perchè ceda territori e del blocco di un suo ingresso nella Nato. Sotto Trump i repubblicani da tempo resistono a nuovi aiuti all’Ucraina.