marmi partenone

“LONDRA CI RESTITUISCA I MARMI DEL PARTENONE” - L'APPELLO DEL PRIMO MINISTRO GREGO MITSOTAKIS A BORIS JOHNSON - I GRECI NON HANNO MAI PERDONATO QUELLO CHE CONSIDERANO UN FURTO. IL NUOVO MUSEO DELL'ACROPOLI DI ATENE, INAUGURATO NEL 2009, POSSIEDE ADDIRITTURA UN'AREA PROGETTATA APPOSITAMENTE PER OSPITARE I MARMI, IN ATTESA DEL RITORNO…

Letizia Tortello per “la Stampa”

 

kyriakos mitsotakis

Il primo ministro greco Mitsotakis rivuole quei marmi. Schiera in campo Atena, dea della guerra a cui è dedicato il Partenone sull' Acropoli di Atene, e affida a lei una delle prime mosse diplomatiche del suo governo, iniziato undici settimane fa, quindici giorni prima di quello del collega Boris Johnson, solleticandogli il palato. Si sa che il premier britannico, laureato a Oxford in Lettere Classiche, ha un diavolo per capello con la Brexit, ma è pure un grande appassionato di grecità, e recita l' Iliade a memoria.

 

boris johnson gelato

Impossibile, dunque, per il banchiere greco cresciuto ad Harvard, lasciarsi scappare la coincidenza: «Come prima mossa, caro Boris, prestami le sculture del Partenone per un certo periodo entro il 2021 e io ti manderò a Londra manufatti molto importanti che non hanno mai lasciato la Grecia e non sono mai stati esposti, per una mostra al British Museum».

 

IN GIRO PER IL MONDO

L'appello del leader del centrodestra greco è stato lanciato dalle colonne dell' Observer, il settimanale del giornale britannico Guardian, anche se Londra fa notare che non è ancora arrivata una richiesta ufficiale di Atene. Le intenzioni di Mitsotakis, però, sono serissime: «La nostra ambizione e il nostro desiderio sono di creare le condizioni necessarie affinché l' eredità culturale della Grecia viaggi per il mondo, e trasmettere in questo modo il grande contributo del nostro Paese alla civiltà occidentale».

 

marmi del partenone british museum

Lo scambio tra i capolavori di Fidia e inedite sculture arriva in preparazione del grande festeggiamento che ci sarà ad Atene tra due anni, per il bicentenario della Rivoluzione greca e dell' indipendenza, con eventi e una grande mostra. L' occasione vorrebbe che la vecchia ferita dei marmi del Partenone, portati via da Lord Elgin nel 1803, potesse essere rimarginata, rimettendoli insieme. Dei 115 blocchi di fregi conservati (160 metri in tutto), 50 metri sono esposti nella capitale greca e 80 a Londra (14 metope), al British Museum.

 

Altri 8 musei in Europa si dividono il resto con la scultura classica, tra cui il Louvre, considerata come la più preziosa in suo possesso, raffigurante un centauro che combatte contro una donna lapita. Tra Grecia e Regno Unito, il paradosso è che vi sono complessi di statue divise un pezzo qua un pezzo là, dopo che lord Thomas Bruce, conte di Elgin e ambasciatore britannico in Turchia dal 1799 al 1803, le asportò dal Partenone, con l' autorizzazione del sultano di Costantinopoli, che all' epoca regnava anche sulla Grecia. Per giunta vandalizzandole, tagliandole per trasportarle in nave.

I MARMI DEL PARTENONE 4

 

I greci non hanno mai perdonato quello che considerano un furto. Il nuovo museo dell' Acropoli di Atene, inaugurato nel 2009, possiede addirittura un' area progettata appositamente per ospitare i marmi, in attesa del ritorno. Elgin sosteneva di averli salvati dalla distruzione (pagò di tasca sua 74 mila sterline tra spese di trasporto e tangenti, quasi un milione di euro dei nostri giorni), anche se oggi solo il 23% dei britannici, secondo un referendum di YouGov del 2014, ritiene che i capolavori debbano restare a Londra.

 

Mitsotakis, intanto, prova la carta della persuasione: «L' acropoli non appartiene alla Grecia, ma all' umanità - dice -. Però se si vuole ammirare il monumento in tutta la sua unità, bisogna vederlo in situ». La sponda più inattesa gliela dà Macron. Durante la prima visita del premier greco a Parigi, a fine agosto, il presidente francese si è detto disponibile a prestare alla Grecia fino al 2021 il fregio esposto a Parigi da 200 anni. Una mossa che mette in imbarazzo il governo britannico.

I MARMI DEL PARTENONE

 

Non lo stesso pensa il British Museum. Piccato, precisa che la richiesta va avanzata a loro, e non a Johnson, e poi avanza ad Atene una condizione che suona irricevibile: «Se volete che il nostro comitato valuti la proposta di uno scambio, dovete ammettere prima di tutto che la proprietà delle sculture è nostra», dichiara al quotidiano Ta Nea un portavoce del museo londinese. Poi, fa anche sapere che prenderà comunque in considerazione l' appello. Non si fa attendere la risposta della ministra greca della cultura Lina Mendoni: «Non v' è dubbio sulla proprietà», dice. Ci sono due anni di tempo per capire come andrà la battaglia dei marmi. Di certo, dicono dal suo entourage, Mitsotakis non ha intenzione di ritirare le truppe.

I MARMI DEL PARTENONE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...