1- NEL GRANDE CIRCO BARNUM DELLA SECONDA REPUBBLICA, TRIONFANO I MAGHI DEI NUMERI 2- TUTTI IN PISTA SOTTO IL TENDONE DI MONTI & NAPOLITANO: DAL SILVAN DELLA MARGHERITA, LUIGI LUSI, ALL’UOMO DEL RAGGIO VERDE FRANCESCO BELSITO PER FINIRE CON I GIOCOLIERI DI COMUNIONE E FATTURAZIONE CHE RIPUDIANO SAN GIUSSANI PER ADORARE SAINT BARTH 3- I MIRACOLI DELLA FIEG (EDITORI): CALANO LE VENDITE E AUMENTA IL NUMERO DEI LETTORI! 4- MA LE ULTIME CIFRE (18 APRILE 2012), FORNITE DALLA STESSA FIEG SULLA DIFFUSIONE DEI QUOTIDIANI NELL’ULTIMO TRIMESTRE (NON LA VENDITA IN EDICOLA!) SONO CATASTROFICHE: “CORRIERE DELLA SERA” (-2,9%), “LA REPUBBLICA” (-7,7%), “LA STAMPA” (-1,9%), “LA GAZZETTA DELLO SPORT” (-10,8%), “IL MESSAGGERO” (-2,9%), “IL GIORNALE” (-16,7%), “LIBERO” (-9,2%) 5- IL PARADOSSO: MENO QUOTIDIANI SI COMPRANO IN EDICOLA PIÙ AUMENTANO I SUOI LETTORI!

DAGOREPORT

L'Italia del Tarocchi continua a stupire anche ai tempi cupi di Rigor Montis.
Tutti continuano a dare i numeri: dal governo sugli esodati (invisibili), al Censis del veggente Giuseppe Roma, che annuncia un improbabile terremoto edilizio.
E ancora.
Dai maghi dell'Auditel (catodico) guidato da Houdini-Malgara, all'illusionista (di carta), prestigiatore dell'Audipress.
Già, artisti sconnessi sotto il tendone Napolitano.
Così, c'è chi "dà i numeri" e chi con le cifre rappezza bilanci o fa sparire i soldi della cassa (comune).

Al Grande Circo della seconda Repubblica trionfano il Silvan della Margherita, Luigi Lusi, e l'Uomo dal raggio verde, Francesco Belsito.
A piazza Affari, i nani e le ballerine preferiscono esibirsi invece nei Paradisi fiscali.
Intanto, la donna cannone (calibro 18), Elsa Fornero, annuncia che si farà catapultare negli stabilimenti dell'Alenia.
All'interno del traballante tendone dell'impresario aeronautico col mal di rotore, Giuseppe Orsi (Finmeccanica).
Da Pirellonia, s'annuncia l'arrivo dei giocolieri di Comunione e fatturazione. Dopo aver ripudiato San Giussani per Saint Barth, i fantasisti sponsorizzati da Roberto Formigoni, assicurano incantesimi profumati d'incenso e oro.

Altro che Harry Potter.
L'Italia dei Tarocchi sembra popolata da tanti Lord Voldermont desiderosi di dominare il mondo con i soldi (altrui).
Già, basta con la Lavito(la) agra.
Poi, basta leggere i giornaloni, con i suoi clown di turno (esperti&ignoranti), per completare lo straordinario spettacolo circense. Alesina&Giavazzi, acrobati perplessi sotto il tendone del Corrierone.

Ma torniamo ai Maga maghella dei numeri, tornati alla ribalta nei giorni scorsi.
A cominciare dai chiromanti della federazione degli editori (Fieg). Nonostante la crisi del settore, la confindustria di carta ha reso noto, giuliva, che i lettori dei quotidiani sono aumentati "in valori assoluti" di oltre un milione rispetto allo scorso anno (rilevamento Audipress).

E qui, dal mondo magico si precipita al campo celeste dei miracoli.
Almeno a dare credito proprio alle ultime cifre (18 aprile 2012), fornite dalla stessa Fieg sulla diffusione dei quotidiani nell'ultimo trimestre (non la vendita in edicola!).
Una vera catastrofe:
"Corriere della Sera" (-2,9%), "la Repubblica" (-7,7%), "la Stampa" (-1,9%), "la Gazzetta dello Sport" (-10,8%), "il Messaggero" (-2,9%), "il Giornale" (-16,7%), "Libero" (-9,2%).
C'è qualcosa, allora, a dispetto dei santoni dell'Audipress, che non "quadra" nel rapporto acquirenti-lettori dei giornali.

Almeno che, qualcuno - a imitazione del Gesù moltiplicatore dei pani e dei pesci -, possa dimostrare la seguente paradossale equazione: meno quotidiani si comprano in edicola più aumentano i suoi consumatori-lettori.

"Il sondaggio e le statistiche ormai hanno sostituto gli oroscopi, ma hanno valore di probabilità uguali", sostiene lo scrittore Guido Ceronetti.
Difficile dar torto all'autore di "Insetti senza frontiere" se si prende in esame l'insieme della pubblicistica sull'allegra compagnia dei sondaggisti à la carte capitanata dall'insuperabile, Renatino Mannheimer.

Mai che ci azzeccassero in vista delle tornate elettorali.
Del resto, neppure il mitico Charles Bukowsky si fidava dei Signori dei numeri "perché - sosteneva - un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente dà una temperatura media".
Incredibile, no?

E se anche il Censis del prof. Giuseppe De Rita rivela di aver alzato il gomito al momento di offrire - per mano del suo alticcio sommelier, Giuseppe Roma -, gli effetti dell'Imu sui prezzi della casa, la sbronza (delle cifre) è completa.

 

LUIGI LUSIVIGNETTA BENNY MONTI CAMERIERE DI NAPOLITANO FRANCESCO BELSITO formigoni monti tessera dei giornalistihsGetImage GIORNALI giornaliGIUSEPPE ROMA GIUSEPPE DE RITA

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