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DOPO IL PAPOCCHIO MARÒ E LA CANCELLAZIONE DELLE COMMESSE A FINMECCANICA, L’ITALIA DEVE RICUCIRE I RAPPORTI DIPLOMATICI CON L’INDIA - MAGARI TOGLIENDO IL VETO ALL’INGRESSO DI DELHI NEL “MTCR”, IL CLUB DI PAESI CHE CONTROLLA LA PROLIFERAZIONE MISSILISTICA
Danilo Taino per il “Corriere della Sera”
L'India non è un Paese facile. La cancellazione, comunicata ieri dal governo di Delhi, delle commesse già assegnate al gruppo Leonardo-Finmeccanica e la messa in lista nera della società italiana lo conferma. È però un Paese importante, molto importante in economia e negli assetti futuri del potere globale.
Rilanciare i rapporti diplomatici e politici con l' India, dopo quattro anni di tensioni e di contrapposizioni sulla vicenda dei due marò, è di enorme importanza per Roma. Non ci sono elementi in grado di dimostrare che la decisione resa nota ieri dal ministero delle Difesa indiano sia motivata dal lungo contenzioso su Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che nei giorni scorsi ha avuto un momento favorevole all'Italia con il ritorno di Girone a casa in attesa del processo. Il ministro Manohar Parrikar dice che la ragione del blocco della collaborazione con il gruppo italiano sta nella vicenda di corruzione legata alla fornitura di elicotteri AgustaWestland. E a questa urgenza di correttezza negli affari bisogna stare.
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Si può sospettare che l' impulso a favore del gesto anticorruzione sia stato favorito da un desiderio di ripicca di qualcuno nel governo di Narendra Modi. Non solo per la decisione italiana di ricorrere a un arbitrato internazionale per stabilire dove i due marò andranno processati. Anche per le felici iniziative diplomatiche di Roma che, per fare pressione su Delhi, nei mesi scorsi ha bloccato l'ingresso dell'India in un importante club di Paesi che controlla la proliferazione missilistica, l'Mtcr.
Ora, però, con Girone in Italia, motivi per continuare a tenere gli indiani sulla porta di questa associazione non ce ne sono più e Roma probabilmente toglierà il veto sul loro ingresso: gli altri membri sono tutti favorevoli. Più che a una ripicca si può allora speculare su un avvertimento, anche a scopo di opinione pubblica interna: sui marò la vicenda sarà ancora lunga e non illudetevi di averla vinta.
Come che sia - corruzione, ripicca, avvertimento - il deterioramento dei rapporti tra Italia e India è negativo. E negativo è il fatto che negli scorsi 4 anni sia stato fatto poco o nulla - in tutti i campi, dall' economia alla cultura, dalla scienza all' istruzione - per tenerlo vivo nonostante la crisi in corso. Ora, con la potenza democratica indiana, ci sono ostilità da superare e una fiducia da ricostruire. Come si è visto ieri, sarà faticoso.