putin albaghdadi

L’OCCIDENTE LAICO E DEMOCRATICO HA UN NUOVO LEADER: SI CHIAMA VLADIMIR PUTIN. MENTRE BARACK OBAMA E L’EUROPA DELLA MERKEL CINCISCHIANO DA MESI, LO ZAR DI TUTTE LE RUSSIE ORDINA AI SUOI GENERALI: “PORTATEMI AL BAGHDADI VIVO O MORTO” – L’AGENZIA DI STAMPA IRANIANA TANSIM SCRIVE CHE IL CAPO DEL CREMLINO VUOLE CHE IL CALIFFO DELL’ISIS SIA GIUSTIZIATO E CHE IL SUO CADAVERE SIA ESPOSTO IN PUBBLICO. “E NEL CASO NON FOSSE POSSIBILE PRENDERLO VIVO, CHE LA SUA SALMA SIA PORTATA A MOSCA”

Maurizio Stefanini per “Libero

 

al baghdadi   image a 26 1439580432494al baghdadi image a 26 1439580432494

«Portatemi Al Baghdadi vivo o morto»: sarebbe questo l' ordine che Putin avrebbe impartito ai generali russi impegnati nell' operazione in Siria. La notizia viene dall'agenzia di stampa iraniana Tansim News, che cita una fonte del Cremlino definita «ben informata», secondo cui il presidente russo vorrebbe addirittura vedere il Califfo dello Stato Islamico «giustiziato, e il cadavere esposto in pubblico«. E «nel caso non fosse possibile prenderlo vivo», bisognerebbe allora portare in Russia «almeno la salma».

 

È sempre l' agenzia iraniana a sostenere che la richiesta di Putin di portare il Califfo a Mosca «mira a mettere in imbarazzo gli Stati Uniti ed evidenziare il fallimento della Coalizione internazionale» a guida Usa. Ma forse il discorso è un po' più complesso, specie tenendo conto del momento di grande protagonismo che il presidente russo sta vivendo sulla scena internazionale.

 

Da una parte, infatti, al di là delle indiscrezioni su Al Baghdadi, Putin ha parlato ieri in modo ufficiale a Astana: capitale del Kazakistan in cui era in corso un vertice di quella Comunità degli Stati Indipendenti che ancora riunisce nove delle quindici repubbliche ex-sovietiche, più il Turkmenistan che è associato (stanno fuori i tre Paesi baltici, che non vi hanno mai aderito; la Georgia, uscita nel 2009; e l' Ucraina, uscita nel 2014).

 

abu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadi

E a Astana i presenti hanno deciso la creazione di una task force comune per difendere i confini in situazioni di crisi sullo sfondo del conflitto in Afghanistan nella paura che infiltrazioni jihadisti risveglino il terrorismo islamico dormiente in Russa. Una mossa anche collegata alla decisione di Obama di mantenere nello stesso Afghanistan anche dopo il 2016 i 5500 soldati Usa che lì sono stanziati.

 

Insomma, Obama ci ripensa sul ritiro dall' Afghanistan, con tweet entusiastico di approvazione da parte del presidente afghano Ashraf Ghani; e Puntin subito gli offre di coprirgli le spalle.

 

abu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadi

Pure ad Astana, però, Putin ha fatto le lodi dei risultati che starebbe ottenendo l' intervento russo in Siria. «Agendo dal cielo e dal mare contro gli obiettivi precedentemente concordati con i siriani, i nostri uomini hanno ottenuto risultati impressionanti. Decine di centri di comando e depositi di munizioni, centinaia di terroristi e grandi quantità di mezzi militari sono stati eliminati».

 

Il leader russo ha ribadito nuovamente che gli attacchi di Mosca «sono totalmente in linea con le norme internazionali e sono assolutamente legittimi, perché sono realizzati in base a una richiesta ufficiale del presidente siriano Bashar al Assad». Ma ha pure aggiunto che sta «negoziando con l' Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l' Egitto, la Giordania e Israele per trovare un' azione comune»: confermando la linea già emersa con l' accordo tecnico di coordinamento militare tra Usa e Russia per evitare di spararsi addosso, e con il rammarico espresso da Lavrov per il fatto che gli Stati Uniti non si siano dichiarati disposti a far evolvere l' intesa fino ad un accordo politico esplicito.

Siria OBAMA E PUTIN Siria OBAMA E PUTIN

 

Paradossalmente, il drone russo che i turchi dicono di aver abbattuto e di cui Mosca nega l' esistenza in qualche modo piuttosto che sbugiardare Putin gli dà ragione, nel momento che conferma come senza coordinamento il rischio di un scontro dalle conseguenze imprevedibili è sempre in agguato.

 

PUTIN ERDOGAN   PUTIN ERDOGAN

C' è poi un terzo aspetto. Ancora Tansim, che stavolta ha una fonte non anonima nel ministro della Difesa russa Igor Konashinkov quando afferma che «le forze aeree russe ora si stanno dirigendo direttamente alla principale roccaforte dell' organizzazione per colpire la città di Raqqa principale base dell' Isis».

 

PUTINPUTIN

 È un' offensiva collegata all' avanzata su Aleppo, su cui le truppe di Bashar Assad stanno puntando grazie al decisivo appoggio di russi, iraniani e Hezbollah. Ma Raqqa era appunto anche la direzione verso cui avrebbe dovuto puntare l' armata di 50.000 uomini che attorno ai miliziani curdi gli Stati Uniti stavano cercando di costruire, anche con il lancio via paracadute delle 50 tonnellate di armi e munizioni della scorsa domenica.

 

 Insomma, le due prospettive si fonderebbero. Direbbe in pratica Putin a Obama: «Allora, vogliamo coordinarci per attaccare assieme Raqqa da due direttrici diverse? O preferite che ci arriviamo prima noi e la prendiamo da sola?».

decapitazione a raqqadecapitazione a raqqapettatori delle barbarie a raqqapettatori delle barbarie a raqqaOBAMA E PUTINOBAMA E PUTIN

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…