elly schlein in versione severus piton

“LA MIA LINEA SARÀ QUELLA DEL CONGRESSO” – ELLY SCHLEIN FA LA COATTA DAVANTI ALLE TRUPPE DEI PARLAMENTARI DEL PD. MA I SUOI OPPOSITORI INTERNI LE FANNO NOTARE CHE IL 65% DEGLI ISCRITTI DEM NON L’HA VOTATA - UN ROMPICAPO POLITICO CHE POTREBBE INNESCARE CORTOCIRCUITI NEL PARTITO. ERGO, LA SEGRETARIA DEVE SCENDERE A PATTI CON LE CORRENTI. ORLANDO, FRANCESCHINI, ZINGARETTI (E IN QUOTE MINORI ANCHE STEFANO BONACCINI) CONTINUANO A MANTENERE IL CONTROLLO DEL PARTITO...

Estratto dell'articolo di Fabio Martini per “La Stampa”

 

STEFANO BONACCINI ELLY SCHLEIN

Nella Sala Berlinguer, alla sua "prima" tra i parlamentari, Elly Schlein è generosa di sorrisi, cordialità, affabulazioni e di quella grinta smart che l'ha proiettata alla guida del Pd. L'assemblea dura quasi 5 ore ma alla fine è chiara la divisione dei ruoli, quella che prelude alla "pax ellyana": Schlein andrà in tv, nelle piazze, alla Camera e da lì detterà la linea, mentre i maggiorenti, Andrea Orlando, Dario Franceschini, Nicola Zingaretti (e in quote minori anche Stefano Bonaccini), manterranno il controllo dell'apparato.

 

 

Nella riunione congiunta dei Gruppi quasi tutti i capi hanno fatto discorsi ariosi, sulla falsariga retorica che Antonio Gramsci ebbe a definire "brevi cenni sull'universo", ma con la segretaria avevano già trattato. Sancendo una divisione dei ruoli che avrà oggi il primo battesimo: l'elezione dei capigruppo di Camera e Senato, seguendo il calco stabilito, mentre per la imminente Segreteria gli incarichi saranno parcellizzati tra le componenti che nel frattempo – ecco la novità per ora sfuggita ai radar – sono letteralmente raddoppiate.

 

elly schlein sul palco delle famiglie arcobaleno con vladimir luxuria, a milano

Alle quattro correnti che hanno governato il Pd negli ultimi cinque anni – la sinistra di Orlando, l'area Dem di Franceschini, la Piazza Grande di Zingaretti e Base riformista di Guerini – si sono aggiunte ben cinque nuove aree: gli "schleiniani", gli amici di Bonaccini, i cuperliani, i neoulivisti e quelli di Articolo Uno, che rientrano come corrente organizzata.

 

Schlein era al suo primo passaggio delicato e anche se ha cercato di porgersi in modo soft, alle 21, 37 ha pronunciato la frase clou; «Ho dimostrato di saper ascoltare ma la linea sarà quella del congresso». Certo, su Schlein incombe un curioso contrappasso: la nuova segretaria non è stata eletta dal "popolo del Pd" ma dal "popolo delle Primarie". Due "popoli", non contrapposti, ma diversi. I numeri parlano chiaro: il 65% degli iscritti Dem non ha votato Schlein, che però è stata eletta dal 54% dei partecipanti alle Primarie. E circa la metà di questo popolo non aveva votato Pd alle ultime elezioni Politiche. Un rompicapo logico-politico che nei partiti strutturati di un tempo avrebbe portato a corti circuiti e che Elly Schlein sta provando a governare.

ELLY SCHLEIN IN VERSIONE SEVERUS PITON

 

La divisione dei ruoli è scritta nel risiko che si sta componendo in queste ore. Nei giorni scorsi Schlein ha indicato come Tesoriere del partito Michele Fina, dando così soddisfazione alla corrente di Andrea Orlando. 

 

(...)

 

Una spartizione che esclude dalla "vetrina" di Elly, il personaggio più strutturato della sinistra pd: Peppe Provenzano, il primo della sua area che si sia schierato con la futura segretaria. E d'altra parte attorno a Schlein c'è gran affollamento, la bellezza di cinque componenti. Una nuova di zecca: la sua area, ovviamente e quattro di vecchio conio, quelle che fanno capo a Orlando. Franceschini, Zingaretti e Articolo Uno. Rientrerà Massimo D'Alema? Dice Arturo Scotto: «Non ha sottoscritto l'adesione al Pd per ora, lo deciderà lui». Un enigma paradossale per un personaggio che ha fatto la storia della sinistra di governo negli ultimi 25 anni.

stefano bonaccini elly schlein elly schlein 1stefano bonaccini elly schlein elly schlein 2

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