“LA RIVOLUZIONE DI UNA BANDA DI MATTI” - MENTRE LA CAPOGRUPPO ALLA CAMERA ROBERTA LOMBARDI VIENE ACCUSATA DI APOLOGIA DI FASCISMO, IL CAPOGRUPPO AL SENATO VITO CRIMI CHIUDE I CONTATTI CON I GIORNALISTI E SCRIVE SU FACEBOOK: “VOGLIAMO UN GOVERNO CHE ATTUI I PRIMI 20 PUNTI DEL PROGRAMMA” - 40 ANNI, SCOUT, LASCIA PALERMO PER UN POSTO AL TRIBUNALE DI BRESCIA: “NON HO UN CURRICULUM ECCEZIONALE”. POI IL PRIMO V-DAY E LA CANDIDATURA CONTRO FORMIGONI E PENATI…

1. LA PRIMA CONFERENZA STAMPA DI VITO CRIMI E ROBERTA LOMBARDI, I DUE CAPOGRUPPO AL SENATO E ALLA CAMERA

 


2. VITO CRIMI SU FACEBOOK: "NON RISPONDERÃ’ A NESSUN GIORNALISTA"
www.facebook.com/vcrimi

In attesa di predisporre uno strumento per comunicare ufficialmente utilizzo questo. Oggi e domani non risponderò a nessun giornalista. Le nostre parole di ieri in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Prego tutti di rispettare la mia volontà ed evitate di chiedermi interviste o presenze radiotelevisive. Da ieri ad oggi non è cambiato nulla. Abituatevi anche a chi dice si per dire si, no per dire no, senza. Interpretazioni. Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno che ci lasciate lavorare.

Chiedo a tutti gli attivisti, simpatizzanti ed elettori di avere un attimo di pazienza, state scrivendo ad un ritmo pauroso e non è facile in questo momento rispondere a tutti. Ache a voi chiediamo solo di pazientare, daremo risposta ad ogni domanda. Vi garantisco la coerenza, terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale pacifica e democratica e non la fermeremo, il nostro unico senso di responsabilità è verso gli elettori che ci hanno dato mandato di attuare questa rivoluzione culturale che comunque è già in atto malgrado le resistenze di coloro che sono attaccati a poltrone e privilegi.

Infine preciso che non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico, l'unica soluzione che proponiamo è un governo del movimento 5 stelle che attui subito e senza indugio i primi 20 punti del programma e a seguire tutto il resto. Il nostro programma è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming.


3. VITO, DAL TRIBUNALE DI BRESCIA AL SENATO - "LA RIVOLUZIONE DI UNA BANDA DI MATTI"
Maria Corbi per "La Stampa"

Mette le mani avanti: «Non ho un curriculum eccezionale». Anche se non è certo una manifestazione di insicurezza da parte di Vito Crimi, grillino prestato al Senato, eletto capogruppo dai suoi, anche se senza unanimità. Nella riunione a cinque stelle prende il microfono, si mette di spalle a Grillo (che subito dopo esce), ha il piglio sicuro, niente capelli e la barba sale e pepe.

Sembra essere a suo agio nelle vesti istituzionali. D'altronde ci aveva già provato, sempre con il M5S, nel 2010 sfidando Formigoni e Penati in Lombardia. In questo girone, invece, è stato il primo degli eletti alle parlamentarie a cinque stelle. Di mestiere fa l'assistente giudiziario alla Corte d'Appello di Brescia, dopo aver vinto un concorso nel 1999.

Ha 40 anni, nato a Palermo dove ha vissuto fino al 2000 nel quartiere Brancaccio insieme ai suoi genitori, impiegati. Il padre, socialista, gli ha insegnato a dare a tutti del tu, come ha rivelato lui stesso. «Soprattutto a quelli importanti, per principio». Ma preferirebbe non avere questa intimità con i politici della Seconda Repubblica ancora accomodati in Parlamento. Crimi non si è mai occupato di politica, preferendo gli scout della parrocchia. «Sono sempre stato impegnato nel sociale».

Lasciati i pantaloni corti e anche il liceo scientifico (si diploma del 1990 con il massimo dei voti) decide per la facoltà di Matematica. Ma gli studi vanno a rilento e vengono interrotti per il servizio militare. Poi l'occasione del concorso, del posto fisso. Il trasferimento a Brescia lo fa con la valigia ma non con il cuore e con un tarlo nella testa: non era proprio quella la sua strada. Si occupa di molte cose al Tribunale: dalla gestione del personale all'organizzazione e gestione dell'anno giudiziario, dai bandi di gara europei per le forniture del nuovo Palagiustizia di Brescia al portale web degli uffici giudiziari della città lombarda.

E arriva il momento in cui tutto cambia, l'incontro via rete con il Movimento, che gli stravolge le prospettive di vita: «L'incontro con questa banda di matti è avvenuta alcuni anni fa, in occasione del primo V-Day. Nessuno, allora, avrebbe immaginato che saremmo arrivati fino a questo punto, che avremmo portato una rivoluzione in questo Paese, che avremmo dato una spallata e una scrollata in modo da scrostare questi partiti che da anni governano questo Paese curando più i propri interessi che non quelli dei cittadini», dice nella sua presentazione.

«Io non ho un curriculum eccezionale: nel mio curriculum non troverete titoli di studio o chissà quali esperienze professionali qualificanti», insiste Crimi, «la mia esperienza l'ho fatta sul campo, in questi anni con gli amici del Movimento Cinque Stelle abbiamo fatto una marea di iniziative, formazione e informazione, ma anche la ricchezza delle persone che ho incontrato in questo cammino è stata quella che ha fatto crescere le mie conoscenze e le mie competenze». È di formazione laica Crimi, favorevole alle unioni gay e anche alle adozioni.

 

VITO CRIMI VITO CRIMI VITO CRIMIRoberta Lombardi e Vito Crimi in conferenza stampa Beppe Grillo Beppe Grillo Beppe Grillo Beppe Grillo

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...