“LETTA CERCA CAPRI ESPIATORI, SI ASSUMA LE RESPONSABILITÀ” – CONTE ATTACCA ENRICHETTO PER LA MANCATA ALLEANZA E SPERA IN UNA SVOLTA A SINISTRA DEL PD CON ZINGA, BETTINI E ORLANDO PER TORNARE A ESSERE IL PUNTO DI RIFERIMENTO DEI SINISTRATI – POI MANDA DUE AVVISI ALLA MELONI SUL REDDITO DI CITTADINANZA E SULLE RIFORME COSTITUZIONALI: “NON FORZARE ALTRIMENTI FAI LA FINE DI RENZI”
Giuseppe Conte, all'indomani della chiusura delle urne e dei risultati che hanno visto una inattesa rimonta del M5s, ha parlato in conferenza stampa. Tra i temi le critiche arrivate da Letta nel primo pomeriggio e il tema del reddito di cittadinanza. «Siamo la forza politica che ha ricevuto la più grande investitura al Sud. Per questo dobbiamo contribuire a cancellare quel divario Nord-Sud, contribuire alla crescita economica, non assistenziale, ma facendolo anche al Nord.
Facciamo gli auguri a Fratelli d'Italia, che ha conseguito una chiara vittoria. Ma vorrei ricordare che noi saremo lì pronti a difendere i nostri valori e principi costituzionali, non faremo nessuno sconto. E consiglio al centrodestra, che non ha una maggioranza reale, di non forzare su riforme costituzionali. Altrimenti c'è il rischio di fare la fine di Renzi con il referendum. Siamo consapevoli che c'è stata una rimonta straordinaria, la nostra forza politica si è rilanciata con questa investitura popolare».
MANIFESTI DI CONTE E LETTA SUGLI AUTOBUS
Conte: «Letta cerca capri espiatori, si prenda le sue possibilità»
Sul Partito Democratico: «Letta oggi ha puntato il dito contro di me in modo esplicito ed univoco. Quando c'è una sconfitta, come nel caso del Pd, è bene che un leader non cerchi capri espiatori a cui addossare la responsabilità. Vorrei ricordare che è bene che le cose vadano affrontate guardando la realtà. Il Pd ha messo le dita negli occhi del M5s quando ha inserito una norma sull'inceneritore. Letta è scappato alle responsabilità, ha puntato su Di Maio e tanti scissionisti, ha tentato di realizzare concretamente una svolta moderata a destra del Pd quando ha sottoscritto un accordo con Calenda che prevedeva revisione del reddito di cittadinanza e revisione del Superbonus.
Non ha puntato sulla difesa degli interessi dei cittadini ma ha continuato a ragionare su metodo e agenda Draghi nonostante l'interessato abbia più volte chiarito che non erano questi i termini di un prodotto politico che poteva essere presentato in campagna elettorale. Ha venduto agli elettori un prodotto che non c'era. Per noi non è stato facile, sono stati anni faticosi, abbiamo fatto un percorso interno a tratti doloroso e ora raccogliamo i frutti».
Il tema del reddito di cittadinanza. «Se verrà attaccato il reddito di cittadinanza l'opposizione non sarà dura, sarà durissima, sarà inflessibile. Su questo non faremo sconti. Se qualcuno ha delle idee equivoche su questo è meglio che le chiarisca prima di assumere un incarico di governo».
giuseppe conte giorgia meloni atreju 1