lorenzo fontana 3

“LORENZO FONTANA? MENO MALE CHE AL SENATO C’È IL MODERATO LA RUSSA” – LA MIGLIORE BATTUTA (DI UN CRONISTA) SULL’ELEZIONE DEL LEGHISTA CON UN PASSATO FILO-RUSSO A PRESIDENTE DELLA CAMERA – LETTA: "IL PRIMO A ESSERE CONTENTO DELLA SUA ELEZIONE È PUTIN” – NEL SUO DISCORSO FONTANA CITA PAPA FRANCESCO, IL GIOVANE CARLO ACUTIS E RILANCIA L’AUTONOMIA (CHE NE PENSA FRATELLI D’ITALIA?) – L’OPPOSIZIONE NON APPLAUDE E IL LEGHISTA BORGHI SI SCAGLIA CONTRO “GLI STRONZI CHE NON HANNO BATTUTO LE MANI” – VIDEO

https://video.repubblica.it/politica/camera-letta-elezione-fontana-primo-a-essere-contento-e-putin/429284/430238?ref=RHTP-BH-I369768886-P2-S2-T1

 

Monica Guerzoni per corriere.it

lorenzo fontana meme

Ore 12.50 Il leghista Claudio Borghi contro «quelli str. che non hanno applaudito». Ce l’ha con il centrosinistra

 

Ore 12.10 La battuta di un cronista in tribuna: «Eletto Fontana. Menomale che al Senato c’è il moderato La Russa»

 

 

LETTA

Da video.repubblica.it

 

Così il segretario del Pd Enrico Letta ha commentato l'elezione a presidente della Camera dei Deputati del leghista Lorenzo Fontana. "La scelta fatta dalla Camera va contro gli interessi dell'Italia e la sposta sempre più lontana dal cuore dell'Europa", ha detto Letta. "E' una scelta che troverà fuori dall'Italia alcuni che saranno sicuramente contenti - ha aggiunto -, Putin sarà sicuramente il primo a esserlo".

 

 

FONTANA

Da www.lastampa.it

 

Letta: “Fontana? Putin sarà primo ad essere contento”

MATTEO SALVINI ABBRACCIA LORENZO FONTANA

«Ci hanno raccontato che starebbe stata una legislatura di moderatismo, di continuità nelle scelte nell'interesse del Paese. Mi sembra che il voto alla Camera oggi sia contro gli interessi del Paese, che ci allontana dal cuore dell'Europa, una scelta sbagliata che conferma che questa è una maggioranza spostata verso la destra, verso il sovranismo.

 

Fuori dall'Italia qualcuno sarà contento, sicuramente Putin sarà il primo ad esserlo. Una scelta profondamente sbagliata per noi e siamo continuamente ancora di più all'opposizione». Così il segretario Enrico Letta dopo il voto in Aula per la elezione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

 

12.47 – Fontana: “Mercoledì 19 elezione vicepresidenti”

«L'aula della Camera è convocata mercoledì 19 ottobre alle 14 per l'elezione dei vicepresidenti, dei questori e dei segretari d'Aula». Lo ha annunciato il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

 

ETTORE ROSATO E LORENZO FONTANA

12.45 – Fontana: “Sforzo per rialzare l'Italia”

«Serve uno sforzo per rialzare l'Italia». Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana. «La legislatura che si apre dovrà affrontare temi fondamentali per il futuro del Paese», ha aggiunto citando guerra e pandemia. Servirà un «rinsaldarsi dell'Italia quale stato fondatore dell'Unione europea» con il Pnrr tenendo conto dell'«aumento dei costi dei beni primari delle materie prime». Fontana si è impegnato a svolgere questo «alto incarico con profondo senso di responsabilità avendo come riferimento la promozione e la tutela della persona». Questo, ha concluso «richiede leale collaborazione tra le istituzioni» per la «massima coesione politica e sociale».

 

12.40 – Fontana: “Recuperare l'orgoglio degli italiani”

«La paura del futuro e l'insicurezza sono minacce. Quando si smette di credere nel futuro migliore è il momento in cui ci si ferma: dobbiamo offrire agli italiani un futuro possibile, l'orgoglio di un Paese creatore di bellezza e di gusto. Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla seconda guerra mondiale: serve recuperare orgoglio di quello che siamo». Lo afferma il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo intervento dopo la proclamazione.

 

LORENZO FONTANA 2

12.35 – Niente applauso dalle opposizioni

di Carlo Bertini

Una scena inedita nella storia della Repubblica. Nessun applauso finale dai banchi, mezzi vuoti, delle opposizioni al neo presidente Fontana. Tutti seduti al loro posto di fronte alla standing ovation della maggioranza. Una manifestazione di ostilità di cui non si ha memoria negli ultimi decenni.

 

12.34 – Letta non è in Aula

Di Niccolò Carratelli

Il segretario Enrico Letta non è in Aula. Dall'opposizione due soli applausi durante il discorso di Fontana, riservati agli omaggi per Sergio Mattarella e Papa Francesco.

 

12.33 – Banchi vuoti tra le file dell’opposizione mentre Fontana pronuncia il discorso di insediamento

di Carlo Bertini

Banchi vuoti tra le fila dell'opposizione mentre Lorenzo Fontana pronuncia il suo discorso di insediamento. La maggior parte dei deputati di PD non è presente e tra gli altri non si vede Enrico Letta. Nessun applauso finora dalle opposizioni. Entra in aula però Alessandro Zan, protagonista nella scorsa legislatura di una battaglia per i diritti Lgbtq, che ha visto Fontana su posizioni diametralmente opposte.

LORENZO FONTANA

 

12.32 – Fontana: “Papa Francesco è riferimento maggioranza italiani”

«Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani». Così il neoeletto presidente della Camera Lorenzo Fontana nel discorso dopo la proclamazione. Applauso dell'Aula. «Il Papa sta svolgendo un'azione diplomatica a favore della pace senza uguali», ha aggiunto.

 

12.31 – Applausi a Fontana

di Francesco Olivo

Quando il neo presidente della Camera, Lorenzo Fontana ricorda l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato, applausi del centrodestra e dei deputati del Terzo Polo, ma non di M5S, Pd e Sinistra italiana. Poi Fontana, oltre al presidente della Repubblica, ricorda l'opera di Papa Francesco: tra i parlamentari del centrodestra scatta la standing ovation, seguiti più timidamente da quello del Pd.

 

12.30 – Fontana: "Tutelerò diritti maggioranza e opposizione”

Il neo eletto presidente della Camera, Lorenzo Fontana, garantisce il «rispetto assoluto della parità dei diritti di tutti i deputati, siano essi di opposizione e maggioranza».

 

12.29 – Meloni: “Opposizione? Dice quello che ritiene dire”

LORENZO FONTANA 3

«L'opposizione fa l'opposizione. Mi sembra normale che dica quello che ritiene di dire. Se mi dovessi soffermare su quello che dice l'opposizione non farei il governo». Lo ha detto Giorgia Meloni dopo l'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera.

 

12.20 – Renzo Bossi

di Francesco Moscatelli

Alla Camera per accompagnare il Senatùr Umberto Bossi c’era anche il figlio Renzo, un tempo il famigliare più attivo sul fronte politico. «Oggi però faccio altro - mette le mani avanti lui, intercettato dai giornalisti mentre il padre è impegnato a votare per il presidente della Camera -. Ho le mie attività, un’azienda agricola e un’altra società a Milano, e ho già abbastanza problemi da gestire. Tra la guerra e il Covid oggi per chi fa l’imprenditore sono momenti complicati: i prezzo delle semenze sono raddoppiati e pure le bollette sono alle stelle».

 

12.17 – Meloni: “Anche alla Camera buona la prima,procediamo spediti”

LORENZO FONTANA

«Anche qui alla Camera buona la prima. Stiamo procedendo in modo spedito, sono contenta e faccio le mie congratulazioni a Fontana». Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando in Transatlantico l'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera.

 

12.15 – Salvini: “Fontana pro Putin? È pro Italia”

«Non è giorno di polemiche: essere cattolico non è un disvalore. Pro Putin? Fontana è pro Italia». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini interpellato sulle critiche del centrosinistra al neopresidente della Camera Lorenzo Fontana in Transatlantico a Montecitorio.

lorenzo fontana 2lorenzo fontana - umberto bossi - giancarlo giorgetti - roberto calderoli - matteo salvini STRISCIONE DI PROTESTA CONTRO LORENZO FONTANA ALLA CAMERA MOSTRATO DA ALESSANDRO ZAN E RACHELE SCARPA LORENZO FONTANALORENZO FONTANA UMBERTO BOSSI matteo salvini andrea crippa lorenzo fontana giancarlo giorgetti riccardo molinari lorenzo fontana

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)