luca zaia ius scholae cittadinanza stranieri matteo salvini antonio tajani

“BISOGNA VELOCIZZARE LE PROCEDURE PER DARE LA CITTADINANZA A CHI HA I REQUISITI” – FATE LEGGERE A SALVINI L’INTERVISTA AL GOVERNATORE LEGHISTA LUCA ZAIA, CHE NON APPOGGIA LA PROPOSTA DELLO IUS SCHOLAE DI TAJANI MA APRE AI “NUOVI ITALIANI”: “RAGGIUNTI 10 ANNI DI VITA NEL NOSTRO PAESE E LA MAGGIORE ETÀ, E PRETESA LA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA, NON È POSSIBILE CHE PASSINO 3 O 4 ANNI PER OTTENERE LA CITTADINANZA” – LA FRECCIATA A VANNACCI: “PAOLA EGONU E MYRIAM SYLLA PER ME SONO ITALIANISSIME” – LA CITAZIONE DI TONY BLAIR: “SONO PER UNA SOCIETÀ MULTICULTURALE E MULTIETNICA…”

Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”

 

Matteo Salvini e Luca Zaia

Luca Zaia, leghista e presidente della Regione Veneto, cosa pensa dello Ius scholae?

«Come sempre nel nostro Paese si parte da riflessioni molto ideologiche e poco pratiche. Penso che prima di parlare di Ius scholae o Ius soli si dovrebbe ragionare su che valore diamo alla cittadinanza italiana e sull’opportunità di accettare o meno il doppio passaporto».

 

In che senso? È contrario al doppio passaporto?

«Siamo la culla della cultura, del fashion, del food, siamo invidiati da tutto il mondo. Perché non ci comportiamo da paese leader e ragioniamo sull’opportunità di concedere una sola cittadinanza? Giappone, Cina, Germania, solo per citarne alcuni, vietano la doppia cittadinanza. Questo orgoglio italiano esiste o no?».

 

ius scholae 4

Ma tornando allo Ius scholae, qual è il suo pensiero?

«Le ultime carte che ho visto sul progetto Ius scholae prevedevano la cittadinanza per chi ha fatto un percorso scolastico di almeno 10 anni. Facendo due conti: a 6 anni iniziano con la elementare, più 10 anni fanno 16. A 18 quegli stessi ragazze e ragazzi possono richiedere la cittadinanza italiana. Ed è a questo punto della faccenda che c’è il vero problema».

 

Di quale problema parla?

«Raggiunti 10 anni di vita in Italia e la maggiore età, e pretesa la conoscenza della lingua italiana, bisogna velocizzare le procedure per ottenere la cittadinanza. In questo l’Italia è colpevole, perché chi fa domanda aspetta anche 3 o 4 anni. I cittadini mi fermano e si lamentano di questo, ma mai nessuno al mercato mi ha chiesto conto dello Ius scholae».

 

LUCA ZAIA E GIORGIA MELONI

Dunque anche uno dei presidenti di regione più progressisti, che già si è detto favorevole al fine vita e ai diritti civili per le coppie omosessuali, non è d’accordo con lo Ius scholae.

«Trovo legittimo che ci possa essere una discussione sulla cittadinanza, rispetto le idee di tutti ma non sono nemmeno per lo Ius soli» […]

 

Può spiegare perché è contro lo Ius soli?

«Perché è una scelta che non ci fornisce alcuna garanzia. Saranno davvero italiani? Avranno progetti di vita? Conosceranno la nostra lingua? La cittadinanza non è a tempo determinato e nemmeno revocabile».

 

La sua non è una posizione un po’ troppo di chiusura?

«Questo non vuol dire che non dobbiamo essere solidali, ma un conto è essere solidali un altro è dare un passaporto. Consideriamo anche la posizione geografica dell’Italia. Se diamo la possibilità a tutti coloro che nascono qui di avere la cittadinanza, sarebbe sufficiente partire da uno dei Paesi vicini e mettere al mondo un figlio qua, per poi tornare a casa».

 

E dove sta il problema?

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI - MEME BY VUKIC

«Diventeremmo fortemente attrattivi, perché il passaporto italiano è una garanzia: diventi europeo, ti inserisce in un sistema di cure sanitarie e servizi universalistici»

 

[…]

 

Cosa pensa delle aperture di Forza Italia sullo Ius scholae?

«FI è libera di esprimere la sua opinione. Ad utile contributo io porto questa riflessione ma usciamo dal tema del colore della pelle e degli sbarchi. Io sto parlando anche di un cittadino americano, piuttosto che giapponese o austriaco. Non buttiamola sempre sul razzismo».

 

Non crede che questa visione sia limitante rispetto alla società contemporanea?

«La vedo come Tony Blair, sono per una società multiculturale e multietnica col rispetto delle identità e processi di integrazione impeccabili».

 

TONY BLAIR

È un terreno scivoloso se pensa che c’è chi, come Roberto Vannacci, sostiene che Paola Egonu non sia italiana.

«Paola Egonu e Myriam Sylla per me sono italianissime. Sono ragazze che hanno un progetto di vita. Infatti penso che a volte tirare in ballo i testimonial sia fuorviante. Paola e Myriam hanno chiesto loro di diventare cittadine italiane, hanno compiuto una scelta».

 

Tra la posizione contraria di Salvini e quella più tecnica e possibilista di Piantedosi, con chi si schiera?

«È giusto che una nazione ne parli e che decida ma ripeto: la base da cui partire è il valore che noi vogliamo dare alla cittadinanza e non ultima la scelta sul concedere o meno il doppio passaporto».

 

myriam sylla paola egonu

[…]

 

Marina Berlusconi ha detto che sui diritti civili si sente più in sintonia con la sinistra.

«Da cittadina e grande imprenditrice ha posto una questione centrale che riguarda la vita delle persone».

 

MURALE DEDICATO A PAOLA EGONU VANDALIZZATOMANIFESTI DELLE ASSOCIAZIONI PRO VITA CONTRO LUCA ZAIAius scholae 1

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…