putin di maio animale

BRAVO LUIGINO, È UN'OTTIMA IDEA INSULTARE PUTIN ORA - DI MAIO BUTTA DEFINITIVAMENTE NEL CESSO LA VIA DELLA DISTENSIONE E SI LASCIA SCAPPARE UNA BATTUTACCIA SU "MAD VLAD" A "DIMARTEDÌ": "IO SONO ANIMALISTA E PENSO CHE TRA PUTIN E QUALSIASI ANIMALE C'È UN ABISSO, SICURAMENTE QUELLO ATROCE È LUI" - LUCA BIZZARRI: "I PIRLA FANNO PIÙ DANNI DEI LADRI" - PANDEMONIO SU TWITTER: "DI MAIO MINACCIA PUTIN. RIDONO ANCHE GLI ORSI DEL CAUCASO" - VIDEO

Andrea Parrella per www.fanpage.it

 

LUIGI DI MAIO E GIOVANNI FLORIS

Rischiano di far discutere le dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pronunciate nel corso della puntata di DiMartedì del 1 marzo. Il numero uno alla Farnesina è intervenuto nel corso della trasmissione di Giovanni Floris per gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina, che da una settimana ormai tiene gli occhi del mondo puntati sul cuore dell'Europa.

 

L'intervento di Di Maio a DiMartedì

A margine di un lungo intervento del Ministro, il conduttore chiede a Luigi Di Maio quale via d'uscita venga lasciata a Putin dopo la presa di posizione ferma dell'Unione Europea, che nelle scorse ore ha deciso per la prima volta nella sua storia di stanziare importanti somme in armamenti per aiutare l'Ucraina nel conflitto contro la Russia.

 

PUTIN E GLI ANIMALI

"In Italia un proverbio popolare dice che quando picchi il cane devi lasciarti la porta della stalla aperta, perché devi dargli la possibilità di scappare, quale possibilità viene offerta a Putin?". Di Maio si ferma alla metafora e risponde così: "Io sono animalista e penso che tra Putin e qualsiasi animale c'è un abisso, sicuramente quello atroce è lui".

 

IL CANE CHE SOMIGLIA A PUTIN

La polemica tra Di Maio e il Ministro degli Esteri russo

Inconvenienti della diretta, si direbbe, se non fosse che le parole di Di Maio paiono essere in chiara continuità con la posizione più che ferma espressa dal Ministro degli Esteri, ormai una settimana fa, a poche ore dopo l'invasione russa in Ucraina, quando aveva affermato di non voler incontrare gli omologhi russi finché non si sarebbe registrata una retromarcia in Ucraina.

 

“Una strana idea di diplomazia”, avevano commentato dal dicastero di Mosca, con il ministero degli Esteri russo che aveva osservato come la diplomazia “è stata inventata solo per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala”. “I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia come professione”, aveva aggiunto in quell'occasione il ministero degli Esteri russo.

 

Articoli correlati

UN\'ALTRA \'SANZIONE\' DA RIDERE - LA RUSSIA ESTROMESSA DAL CONSIGLIO D\'EUROPA CHE SI OCCUPA DI...

MOSCA TROLLA DI MAIO: \'LA DIPLOMAZIA NON E\' FARE VIAGGI E ASSAGGIARE PIATTI ESOTICI AI RICEVIMENTI\'

MENTANA HA TROVATO IL MODO PER FAR FUORI DI MAIO -'UN\'EUROPA CON LA SCHIENA DRITTA INVIEREBBE I SUOI

meme su di maio 2meme su di maio 1meme di maio kievmeme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 1meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 4PUTIN E DI MAIO - FOTOMONTAGGIO DI CARLI meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 2meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 3sergei lavrov luigi di maio meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 5meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 6meme su di maio 4meme su di maio 3meme luigi di maio miss italia donbass

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…