maria angela danzi - sabrina pignedoli - luigi di maio - alessandra todde - chiara maria gemma - daniela rondinelli

DI MAIO PRESENTA LE SUE "GIGGINE" - ALLE EUROPEE IL M5S AVRA’ CINQUE DONNE COME CAPOLISTA: ALESSANDRA TODDE (PER IL COLLEGIO ISOLE), CHIARA MARIA GEMMA (SUD), DANIELA RONDINELLI (CENTRO), MARIA ANGELA DANZÌ (NORD OVEST), SABRINA PIGNEDOLI (NORD EST) - GELO DELLA BASE: NELLA PAGINA FACEBOOK UFFICIALE DEL MOVIMENTO AD ASCOLTARE IN STREAMING LE CINQUE C’ERANO 300 PERSONE - LA DIRETTA SI CHIUDE CON UN EPIC FAIL: 10 CONDIVISIONI E 68 LIKE…

1 - DI MAIO PRESENTA LE SUE "GIGINE"

Salvatore Dama per “Libero quotidiano”

 

MARIA ANGELA DANZI - SABRINA PIGNEDOLI - LUIGI DI MAIO - ALESSANDRA TODDE - CHIARA MARIA GEMMA - DANIELA RONDINELLI

Full di donne per Luigi Di Maio. Il capo politico del M5s ha annunciato che le teste di lista grilline per le elezioni europee saranno tutte in rosa. Una scelta dettata dall' esigenza di rispettare la legge sulle quote, che prevede alternanza uomo-donna negli elenchi dei candidati. E agevolata dal fatto che il Movimento 5 Stelle non aveva grandi nomi di uscenti da mettere in vetrina. Allora è stato più facile sparigliare.

 

La manager, la docente, la funzionaria del Cese, la dirigente della Pubblica amministrazione, la giornalista. Cinque profili diversi ma tutti pescati dalla società civile. «Continuare per cambiare anche in Europa», è lo slogan della campagna pentastellata per il 24 maggio. La presentazione delle Giggino' s Angels succede al Tempio di Adriano, dove il ministro dello Sviluppo Economico ha ufficializzato le candidature.

 

Alessandra Todde

Eccole: Alessandra Todde (per il collegio Isole), Chiara Maria Gemma (Sud), Daniela Rondinelli (Centro), Maria Angela Danzì (Nord Ovest), Sabrina Pignedoli (Nord Est).

«Aprire le liste alle migliori energie del nostro Paese per me è di quanto più importante ci possa essere per una forza politica», ha spiegato Di Maio.

 

«Nessun tramonto dell' uno vale uno» per quanto riguarda la scelta delle capilista, ha precisato il leader grillino, perché «il M5S rispetta la sua natura quando consente a cittadini senza un passato politico di entrare nelle istituzioni». Per cui «uno vale uno, sì, ma uno non vale l' altro...».

 

«UNO NON VALE L' ALTRO...»

Le cinque hanno avuto la possibilità di presentarsi. La prima a prendere la parola è stata Todde, amministratore delegato di Olidata, prima società europea quotata completamente dedicata all' asset class Internet of Things. «Ho vissuto gran parte della mia vita all' estero e dopo tante soddisfazioni professionali ho deciso che era arrivato il momento di restituire qualcosa», ha spiegato la manager, laureata in Scienze dell' Informazione e in Informatica all' Università di Pisa e nominata di recente tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento che va alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.

 

Chiara Maria Gemma

Incarna un profilo più sociale, invece, la prof Gemma. Il suo motto è «dare voce agli esclusi investendo nella formazione». Associata in Didattica e Pedagogia speciale all' Università di Bari Aldo Moro, è stata selezionata come candidata come capolista per il M5S nel collegio elettorale Sud. «Chiara Maria», si legge nella scheda a lei dedicata sul Blog delle Stelle, «è il volto che rilancia l' immagine del modello universitario italiano in Europa, garantendo la giusta sintesi tra teoria-pratica e la professionalità pluridecennale di una esponente della ricerca italiana».

 

«GENERAZIONE ERASMUS»

Daniela Rondinelli si definisce «appartenente alla prima generazione Erasmus». Ed è membro del gabinetto di presidenza del Cese (Comitato Economico e Sociale Europeo).

«Bisogna iniziare a ragionare sul salario minimo europeo e sul reddito minimo europeo» per «costruire un' Europa sociale», ha annunciato. Guiderà la pattuglia degli aspiranti eurodeputati grillini della circoscrizione Centro. La capolista M5S per il Nord Ovest si chiama Maria Angela Danzì.

Daniela Rondinelli

 

Laureata con lode presso la facoltà di Scienze Politiche all' Università di Messina, dal 2007 Danzì ha ricoperto l' incarico di segretario generale e direttore generale dei Comuni di Genova e Novara e della Provincia di Varese. Vanta un' esperienza ultratrentennale nella Pubblica Amministrazione. L' anno scorso il Presidente della Repubblica l' ha insignita dell' onorificenza di Grande Ufficiale. «La mia è una vita al servizio dei Comuni e delle Province», ha spiegato.

 

Non manca la giornalista, categoria in generale mai troppo amata dai Cinquestelle. Sabrina Pignedoli, cronista, autrice del libro Operazione Aemilia che ha raccontato le infiltrazioni della 'ndrangheta nel territorio di Reggio Emilia, in Lombardia e Veneto. Il suo programma? «Bisogna portare in Europa una legislazione antimafia per combattere il fenomeno a livello transnazionale. Serve un fronte comune». Nel pubblico erano seduti anche gli altri candidati M5s all' Europarlamento. Ma i riflettori, ieri, non erano per loro.

 

2 - DI MAIO SCHIERA LE SUE CINQUE CAPOLISTA GELO DELLA BASE: 68 LIKE E 300 IN STREAMING

Maria Angela Danzi'

Estratto dell’articolo di Francesco Lo Dico per “il Messaggero”

 

ContinuareXcambiare, è lo slogan a Cinque Stelle che lancia la campagna per le Europee in diretta dal tempio di Adriano. Ma la staffetta femminile in corsa per Bruxelles resta inchiodata ai blocchi di partenza. Il pomeriggio live condotto da Luigi Di Maio in compagnia delle cinque capolista da lui nominate, raccoglie il gelo del pubblico grillino. Nella pagina Facebook ufficiale del Movimento che conta su un milione e mezzo di aficionados, il grande freddo della base si cristallizza in numeri impietosi. Ad ascoltare in streaming le cinque portabandiera catapultate dal vicepremier nel proscenio stellato, non ci sono più di trecento arditi.

 

LISTE APERTE Che proprio come gli spartani di Leonida, restano a presidiare una scelta politica invisa alla maggioranza degli attivisti, degli eurodeputati uscenti e dei colonnelli. «Aprire le liste per me è quanto di più importante per una forza politica», prova a uscire dall' angolo Di Maio. «Qualcuno dice avete candidato cinque donne, io dico abbiamo candidato cinque eccellenze che rappresentano la meritocrazia», è il dribbling tentato dal capo politico accusato di aver paracadutato in lista cinque donne, dopo averlo rinfacciato nel 2013 all' odiatissimo Matteo Renzi.

Sabrina Pignedoli

 

Poi la stoccata che sembra cancellare d' un tratto con la forza dell' ossimoro, uno dei principi storici del Movimento. «Uno vale uno, ma uno non vale l' altro», è il diktat che sillaba il leader. Così che alla fine della fiera, la diretta si chiude con un epic fail: 10 condivisioni e 68 like. Un tonfo senza precedenti.

[…]

SCONFORTO Ma lo sconforto è piuttosto diffuso. Per via delle capolista esterne e delle regole di genere, rischiano di non rivedere Bruxelles Evi e Beghin al Nord, ma soprattutto Laura Agea al Centro. Ma la corsa potrebbe complicarsi di molto al Sud anche per le uscenti Isabella Adinolfi e Rosa D' Amato. Nessuna si lascia sfuggire nulla. Ma il silenzio sulle rispettive pagine Facebook è piuttosto eloquente.

 

A gettare luce sui malumori delle donne grilline, basta del resto la dura presa di posizione della senatrice Elena Fattori. «Il capo maschio dice la parlamentare - sceglie cinque femmine capilista alle Europee. Così portano più consensi. Ma le donne uscite dalla consultazione online erano già più del 50%. Non c' è bisogno della benevolenza del maschio potente di turno per farsi valere».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?

donald trump bin salman zelensky putin xi jinping

DAGOREPORT - CHE COSA FRULLA NEL CAPOCCIONE DI DONALD TRUMP? QUAL E' IL SUO PIANO PER UN NUOVO ORDINE MONDIALE, A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA? - L'AFFARISTA FATTOSI PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI È CONVINTO CHE RILEGITTIMANDO LA RUSSIA DI PUTIN COME POTENZA MONDIALE, MOSCA SI SLEGHI DALL’ABBRACCIO COL SUO NEMICO N°1, LA CINA, E MOLLI L’IRAN AL SUO FATAL DESTINO - MA IL TRUMPONE LA FA TROPPO FACILE, AL PUNTO DA PROVOCARE PERPLESSITÀ IN UN ALLEATO DI FERRO COME IL SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN (NON E' UN CASO CHE RIAD OSPITI IL VERTICE PER LA PACE IN UCRAINA, ANZICHE' NELLA NEUTRALE SVIZZERA) – IL DIALOGO IMMAGINARIO TRA IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA E “THE DONALD” E TUTTE LE VARIABILI CHE TRUMP NON PRENDE IN CONSIDERAZIONE: DALLA REAZIONE CINESE ALLA DEPORTAZIONE DI DUE MILIONI DI PALESTINESI, DALLE SPACCATURE NELL’ISLAM A TAIWAN, PASSANDO PER L'EUROPA...

mediaset matteo salvini marina berlusconi piersilvio giorgia meloni paolo del debbio mario giordano nicola porro

DAGOREPORT – MATTEO SALVINI ATTACCA MARINA BERLUSCONI, REA DI AVER LIQUIDATO TRUMP COME "BULLO", PERCHÉ A MEDIASET NON SE LO FILANO PIÙ: IL CLUB DEGLI ''AMICI DI GIORGIA'' (PORRO-DEL DEBBIO-GIORDANO, CAPITANATO DA SALLUSTI) LO HA ESTROMESSO DAI TALK DI RETE4 – L’INTERVISTA RILASCIATA DALLA CAVALIERA AL ''FOGLIO'' È UN MANIFESTO PER LA FORZA ITALIA GUIDATA DALL'INETTO TAJANI, MARCANDO COSI' LA SUA DISTANZA DA MELONI. E ANCHE DA CHI IN MEDIASET, SUONA OGNI SERA LA GRANCASSA ALLA DUCETTA (E INFATTI LE PAROLE DELLA FIGLIA PREDILETTA DI SILVIO BERLUSCONI HANNO INDISPETTITO IL POCO CORAGGIOSO PIER SILVIO…)

giorgia meloni vertice parigi eliseo emmanuel macron

DAGOREPORT- PER CAPIRE COSA È SUCCESSO AL VERTICE PARIGINO DI MACRON, BASTA VEDERE IL VOLTO INGRUGNITO DI GIORGIA MELONI - PER DARE UN SEGNALE A TRUMP DEL SUO STATO D’ANIMO ALLA ‘’CONVOCAZIONE’’ DEL PRESIDENTE FRANCESE, È ARRIVATA ALL’APPUNTAMENTO CON UN’ORA DI RITARDO, PER POI PRODURSI IN UNA FIGURA BARBINA QUANDO HA AFFERMATO DI NON ESSERE D’ACCORDO SULL’IDEA DI PROPORRE UNA VIA EUROPEA AL CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA: L’UNIONE DA SOLA NON VA DA NESSUNA PARTE, QUINDI OCCORRE ‘’RAGIONARE’’ CON TRUMP. A QUEL PUNTO, LA PREMIER MUSK-ERATA SI È RITROVATA ISOLATA, CON I PRESENTI CHE IN CORO LE HANNO FATTO PRESENTE CHE, FINO A PROVA CONTRARIA, È IL PRESIDENTE AMERICANO CHE NON INTENDE “RAGIONARE” CON L'EUROPA (VEDI LE TRATTATIVE RUSSIA-USA IN CORSO A RIAD...)

giorgia meloni donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA MACRON PER L’UCRAINA (E SI VEDEVA), MA HA DOVUTO ABBOZZARE – IL TOYBOY DELL’ELISEO HA APPARECCHIATO UN TAVOLO CON TUTTI I PRINCIPALI LEADER EUROPEI (PIÙ IL BRITANNICO STARMER, PRIMO CONTRIBUTORE DI KIEV, DOPO GLI USA) E LA DUCETTA NON POTEVA DISERTARE – A CONVINCERLA È STATO ANCHE IL PRESSING DELLA "FIAMMA MAGICA", CHE LE HA FATTO NOTARE CHE NON PRESENZIARE L’AVREBBE ISOLATA COMPLETAMENTE. MEGLIO PARTECIPARE, E MARCARE LA PROPRIA DISTANZA AGENDO COME “DISTURBATRICE” TRUMPIANA. E COSÌ È STATO – IL PIANO DI TRUMP: RIAVVICINARE PUTIN ALL’ORBITA EURO-ATLANTICA PER LASCIARE SOLO XI JINPING...