"LA FORMA E' SOSTANZA" - MATTIA FELTRI UCCELLA SABINO CASSESE CHE HA HA DIFESO LA SCELTA DEL GOVERNO DI RIDURRE I POTERI DI CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI: “SOSTIENE CHE FORSE I MODI SONO STATI INFELICI MA LA SOSTANZA È APPREZZABILISSIMA. MA NEL DIRITTO, NEL GALATEO ISTITUZIONALE, NEL FUNZIONAMENTO DEL PARLAMENTO, LA FORMA È SOSTANZA. UNA PROCEDURA D'URGENZA, IN FULMINEA REAZIONE A GIUDIZI MAGARI FRETTOLOSI SUI RITARDI DEL PNRR, CHE DIMOSTRA L'INDOLE DEL GOVERNO: VITTIMISTICA, VENDICATIVA, PADRONALE…”
Estratto dell’articolo di Mattia Feltri per “la Stampa”
L'altro giorno mi sono stupito più di un po' nel leggere un colloquio con Valerio Valentini del Foglio nel quale Sabino Cassese – giudice emerito della Corte Costituzionale – ha difeso la scelta del governo di ridurre i poteri di controllo della Corte dei Conti. Specialmente mi ha stupito la motivazione, in uno studioso di tale levatura: forse i modi sono stati infelici, ha detto Cassese, ma la sostanza è apprezzabilissima.
Ho pensato subito a Piero Calamandrei […] quando sosteneva fosse garanzia di libertà considerare la forma la premessa della sostanza. […] nel diritto, nel galateo istituzionale, nel funzionamento del Parlamento, ma direi in ogni passo della vita di tutti i giorni, la forma è sostanza. […]
Probabilmente ha ragione Cassese quando non si allarma per l'indebolimento della Corte, ma è proprio la forma ad allarmare: una procedura d'urgenza, in fulminea reazione a giudizi magari frettolosi sui ritardi del Pnrr, che dimostra l'indole del governo: vittimistica, vendicativa, padronale. Anni fa Michele Ainis scrisse una frase felicemente precisa: se non c'è forma, la sostanza finisce racchiusa nella parola volubile e volante del sovrano. Che […] non garantisce più la libertà.