GIRAMENTI DI MELONI: “IL FRIULI RISCHIA DI ESSERE LA LAMPEDUSA DEL NORD”. E CHIEDE AL GOVERNO DI "SCHIERARE L’ESERCITO" – LA LINEA DURA DEL GOVERNATORE LEGHISTA DEL FRIULI FEDRIGA: “FORESTALI AL CONFINE. E SUBITO 80 ALLONTANAMENTI”
Antonio Pannullo per www.secoloditalia.it
“Il Friuli Venezia Giulia rischia di essere la Lampedusa del Nord: il flusso di immigrati clandestini attraverso la rotta balcanica non si è mai fermato e nell’ultimo periodo sta crescendo in modo preoccupante. Il confine orientale è da anni un colabrodo, che non è presidiato a sufficienza e attraverso il quale passano indisturbati e senza controllo centinaia di irregolari di cui non sappiamo nulla. Con tutti i rischi, anche dal punto di vista della sicurezza e delle politiche anti-terrorismo, che l’Italia corre.
Fratelli d’Italia chiede al governo di intervenire immediatamente: schieri l’esercito lungo il confine tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia per bloccare questa invasione silenziosa e finora ignorata”, ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Dalla regione di annuncia che “già da oggi pomeriggio è previsto il trasferimento di una trentina di immigrati irregolari da Trieste: si tratta del primo immediato allontanamento a cui nei prossimi giorni seguirà quello della restante tranche di cinquanta persone”, rende noto l’assessore regionale alle Autonomie locali e Sicurezza del Friuli Venezia Giulia Pierpaolo Roberti, ringraziando il Viminale per la pronta disponibilità a risolvere l’emergenza verificatasi sul territorio triestino.
I clandestini che dall’altra notte dormono all’aperto nel centro di Trieste sono in prevalenza pachistani, afgani e iracheni, alcuni dei quali richiedenti asilo in attesa dello status di rifugiato. “Non solo a Trieste, ma anche a Udine abbiamo avuto conferma dal ministero dell’Interno che è previsto nei prossimi giorni il trasferimento dalla Cavarzerani di una cospicua tranche di migranti, così come era stato richiesto dalla Regione”, fa sapere Roberti.
L’assessore, sottolineando la sintonia tra istituzioni che ha risolto con azioni immediate il problema di alleggerire la pressione sul Friuli Venezia Giulia, ricorda anche che “come annunciato ieri dal governatore Fedriga, dalla prossima settimana la Regione metterà a disposizione il corpo forestale del Friuli Venezia Giulia per attività di supporto ai controlli lungo la fascia confinaria con la Slovenia per implementare ulteriormente il consistente rafforzamento della presenza di forze di Polizia nelle aree più a rischio”.
Per il governatore Massimiliano Fedriga, “il cambio di passo del Governo nazionale è evidente anche per quanto riguarda la sicurezza del territorio e l’ennesima conferma giunge dall’ulteriore rafforzamento, che fa seguito all’azione già avviata lo scorso mese, dei controlli lungo la fascia confinaria tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, in particolare nella provincia di Trieste”. Lo afferma insieme al governatore del Friuli Venezia Giulia anche l’assessore a Immigrazione e Sicurezza Roberti, commentando “molto positivamente il rapido recepimento dell’allarme lanciato solo pochi giorni fa dalla Regione in relazione ad un intensificarsi di attività migratoria clandestina sul nostro territorio”. “Questa regione – aggiungono Fedriga e Roberti – non è una porta aperta per gli immigrati irregolari e noi siamo determinati a lavorare in perfetta sinergia con il ministero dell’Interno affinché si giunga al blocco degli arrivi e all’eliminazione dell’accoglienza diffusa. Siamo consapevoli che ci vorrà del tempo – concludono governatore e assessore all’Immigrazione – ma siamo abituati a risolvere i problemi con l’azione e, da questo punto di vista, proseguiremo nella direzione tracciata senza alcun condizionamento”.
FEDRIGA
Dopo l'annuncio della linea dura nei confronti dei migranti al confine con la Slovenia da parte del presidente del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, che nella giornata di ieri aveva parlato di sgomberi immediati e dispiegamento massiccio di uomini (anche forestali) a presidio della frontiera, nella notte è scattato il blitz del vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, che come riporta TgCom24 ha fatto allontanare una decina di migranti accampati sulle Rive, in centro città.
L'assessore regionale alle Autonomie locali e Sicurezza Pierpaolo Roberti ha inoltre aggiunto che "già da oggi pomeriggio è previsto il trasferimento di una trentina di migranti irregolari da Trieste: si tratta del primo immediato allontanamento a cui nei prossimi giorni seguirà quello della restante tranche di cinquanta persone". Sulla stessa lunghezza anche il comune di Udine, che sulla sua pagina Facebook ha annunciato che "la Prefettura disporrà il trasferimento fuori regione di un numero significativo di richiedenti asilo attualmente ospitati presso la Caserma Cavarzerani di Udine".
FRIULI, MIGRANTI DALLA SLOVENIA: LA LINEA DURA DI FEDRIGA
Non c'è soltanto l'immigrazione proveniente dal Mediterraneo, nei pensieri della Lega. Basta vedere cosa sta accadendo in Friuli al confine con la Slovenia, dove il neo-governatore Massimiliano Fedriga ha annunciato una stretta contro i "bivacchi non autorizzati" a Trieste che si tradurrà in una politica fatta di controlli più serrati alla frontiera, anche mediante il dispiegamento sul posto dei forestali.
Come riportato dall'Huffington Post, Fedriga ha spiegato:"Dalla prossima settimana la Regione metterà a disposizione il corpo forestale del Fvg per attività di supporto ai controlli lungo la fascia confinaria tra Fvg e Slovenia e, nel frattempo, grazie al pronto intervento del ministero degli Interni, mai prima d'ora così tempestivo, le autorità preposte provvederanno ad allontanare da Trieste tutti i migranti irregolari che si sono resi recentemente protagonisti di bivacchi non autorizzati sulle Rive cittadine". Il governatore Fedriga, insiema agli assessori Roberti e Zannier, ha aggiunto:"L'intensificarsi degli arrivi attraverso la frontiera italo-slovena è stato affrontato fin dallo scorso mese con un consistente rafforzamento della presenza di forze di Polizia nelle aree piu' a rischio, proprio ieri nuovamente implementato con l'obiettivo di garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini".
Berlusconi con Salvini e Fedriga a Trieste
"SUBITO 80 ALLONTANAMENTI"
Ma in cosa si tradurrà "praticamente" il muro innalzato dal governatore del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga in fatto di migranti al confine sloveno? Intanto, come riportato da La Repubblica, il presidente regionale ha dichiarato:"Ottanta persone verranno immediatamente allontanate. Non in un giorno, ma in poche ore". Fedriga ha messo nel mirino anche i gruppi accampati nel centro di Trieste e si è scagliato contro i cosiddetti "sostenitori dell'accoglienza diffusa". Il governatore del Fvg, che ha anche fatto presente di stare valutando il coinvolgimento degli uomini della Protezione Civile nell'attività di presidio del confine, ha ribadito:
"Noi ai ricatti non ci stiamo: la risposta è l'allontanamento immediato di queste persone e continueremo in questa direzione". Nessuno, ha aggiunto Fedrga, "può pensare di giocare sulla pelle dei friulani e dei giuliani" o pensare di "utilizzare l'immigrazione clandestina per continuare a riempirsi le tasche". Il Friuli Venezia Giulia metterà a disposizione dunque "più uomini della Regione" per difendere non "soltanto i friulani e i giuliani, ma tutto il Paese" poiché, ha concluso, il Friuli Venezia Giulia "è la frontiera di tutto il Paese".