CHE ROTTURA DI PD - SULL'ITALICUM CUPERLO MINACCIA: "SE IL GOVERNO METTE LA FIDUCIA, LA LEGISLATURA POTREBBE CHIUDERSI" - RENZI ATTACCA LA MINORANZA: “ANTIDEMOCRATICO È CHI NON RISPETTA LE REGOLE” (LE CHIAMA REGOLE...)

CONVENZIONE PD CUPERLO CIVATI RENZI CONVENZIONE PD CUPERLO CIVATI RENZI

Al. T. per il “Corriere della Sera”

 

«Il Pd è fatto per rispondere a grandi ideali non per litigare se i collegi elettorali devono essere 100 o 90» dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Che ha tutta l’intenzione di tirare dritto sulla legge elettorale. Con la minoranza che si divide. Perché Gianni Cuperlo avverte: «Se il governo ponesse la fiducia, sarebbe uno strappo grave che porrebbe la legislatura sul binario di un suo esaurimento». Ma Cesare Damiano stempera i toni: «Bisogna evitare che venga posta la fiducia e che ci sia una drammatizzazione. Ma in ogni caso, terminato il confronto parlamentare, quale che sia l’esito, l’Italicum andrà votato come richiede la logica democratica». 
 

CONVENZIONE PD CUPERLO RENZI CONVENZIONE PD CUPERLO RENZI

La tensione in casa democratica rimane comunque alta alla vigilia della presentazione degli emendamenti all’Italicum. Il premier non intende arretrare: «Una volta deciso, si va avanti tutti insieme perché la prima regola è rispettare le regole». Questo vale in generale e il riferimento è anche per la vita interna del partito. E così, spiega da Mantova, «se c’è un’espressione di volontà come le primarie queste vanno rispettate. Questo non significa essere contro la democrazia: antidemocratico è chi non rispetta le regole». Renzi rivendica la pervicacia nel provare a rompere gli assetti consolidati, nonostante le resistenze: «Dopo anni in cui nessuno faceva niente, preferisco rischiare di fare un errore piuttosto che rimanere impantanato in una palude». 
 

Da Mantova Renzi parla anche della riforma della scuola e della mobilitazione convocata per il 5 maggio: «Si fa sciopero per un motivo per me incomprensibile. Noi andremo ad assumere 100 mila insegnanti e trovo assurdo che si faccia uno sciopero». 
 

Cesare Damiano Simona Bonafe Cesare Damiano Simona Bonafe

A Renzi risponde Cuperlo, che a Maria Latella all’Intervista su «Skytg24», ribadisce i suoi dubbi: «La combinazione di riforma elettorale e costituzionale ha bisogno di trovare ancora il suo equilibrio. Non capisco l’accelerazione dell’Italicum». Se il governo mettesse la fiducia, spiega Cuperlo sarebbe un punto di non ritorno: «La legislatura si avvierebbe verso un progressivo e accelerato esaurimento».

 

Ma l’esponente della minoranza attacca anche sui candidati alle Amministrative del Pd indagati: «Bisogna essere garantisti, ma la politica ha una sua autonomia. La doppia morale colpisce la nostra credibilità». Cuperlo spiega che non voterebbe comunque un candidato fuori dal Pd come Luca Pastorino (Liguria). Quanto alla possibilità di una scissione: «Io ho contribuito a fondare il Pd. Ho sempre pensato che sia la casa di una componente importante della sinistra italiana, e se la sinistra non ritrova più nel Pd i suoi principi verrebbe meno la natura del progetto e tutti ci porremmo dei dubbi. Ma io credo che il Pd può ancora essere la casa della sinistra». 
 

bersani renzi bersani renzi BERSANI LETTA RENZI BERSANI LETTA RENZI CUPERLO RENZI pd scon CUPERLO RENZI pd scon

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?