belucistan

MA 'NDO STA IL BELUCISTAN? E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE? - LA REGIONE, CHE SI ESTENDE TRA IRAN, AFGHANISTAN E PAKISTAN, È IN UNA POSIZIONE STRATEGICA TRA L’ASIA CENTRALE E MERIDIONALE, HA UNO SBOCCO SUL MAR ARABICO, DISPONE DI IMPORTANTI RISORSE MINERARIE E DI UN GASDOTTO, SU CUI HANNO MESSO LE MANI I SOLITI CINESI - I SEPARATISTI CHE SI SONO FATTI ESPLODERE IL 3 GENNAIO IN IRAN, ALLA COMMEMORAZIONE DI SOLEIMANI, PROVENIVANO DA LÌ, E TEHERAN HA REAGITO LANCIANDO MISSILI NELLA PARTE PAKISTANA...

Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per www.repubblica.it

 

belucistan 3

Le ramificazioni della guerra di Gaza fra Israele e Hamas hanno aperto un nuovo fronte in Medio Oriente con i reciproci raid tra Iran e Pakistan. Al centro del conflitto, iniziato da un attacco missilistico di Teheran in territorio pakistano, a cui Islamabad ha risposto diplomaticamente (con il ritiro del proprio ambasciatore e l’espulsione di quello iraniano) e militarmente con un analogo attacco nel territorio dell’Iran, c’è il Belucistan, una regione divisa fra tre nazioni, già fonte di tensioni anche in passato. Ecco una scheda per capire la posta in gioco.

 

Il Belucistan è una regione storica dell’Asia occidentale e meridionale, che si estende in tre Paesi odierni: Iran, Afghanistan e Pakistan. Comprende la più grande provincia del Pakistan, del quale costituisce il 48 per cento del territorio e lungo la quale costeggia il mare Arabico: le province iraniane del Sistan e del Belucistan; e il Sud dell’Afghanistan, di cui fanno parte le province di Kandahar, Helmand e Nimruz. Nel complesso si tratta di una regione prevalentemente arida e povera.

belucistan 2

 

Situata sul margine sud-orientale dell’altopiano iraniano, è tuttavia in una posizione strategica tra l’Asia centrale e l’Asia meridionale, ha lo sbocco al mare più vicino per tutti i Paesi dell’Asia centrale e dispone di notevoli risorse minerarie. Vi passa anche un importante gasdotto. Nella regione ci sono crescenti investimenti cinesi.

 

Il Belucistan pakistano ha 12 milioni e mezzo di abitanti. Quello iraniano ha 2 milioni e 700 mila abitanti. In quello afghano vivono circa 1 milione e mezzo di persone. La maggior parte della popolazione appartiene ai beluci, una etnia di origine persiana che migrò dall’ovest intorno al 1000 avanti Cristo. Oltre alla lingua beluci, vi si parlano il pashto, il persiano e il brahui.

 

[…] Sebbene in ciascuna delle tre parti del Belucistan vivano anche varie minoranze etniche, i beluci hanno combattuto numerose guerre separatiste per formare una propria nazione indipendente. Sia in Pakistan, sia in Iran, esistono movimenti armati che lottano per questo obiettivo.

belucistan 6

 

In Pakistan, i separatisi chiedono maggiore autonomia e una maggiore fruizione delle risorse naturali della regione, in particolare in campo minerario, accusando il governo pakistano di violazioni dei diritti umani, inclusi rapimenti e torture di dissidenti da parte delle forze di sicurezza pakistane.

 

Nel 2019 gli Stati Uniti hanno classificato l’Armata di Liberazione Belucistana come associazione terrorista. Ma non tutta la minoranza beluci chiede l’indipendenza dal Pakistan: molti per lo più si accontenterebbero dell’autonoma.

 

In Iran il movimento separatista del Belucistan si è rafforzato nell’ultimo decennio, con una maggioranza islamica sunnita che combatte contro il governo sciita di Teheran. Anche lì ci sono richieste di autonomia e diritti. A differenza di altre minoranze come i curdi, sia i ribelli sunniti che lottano contro l’Iran, sia i separatisti beluci che lottano contro il Pakistan, non hanno abbastanza militanti e armi per minacciare seriamente i governi centrali. La parte pakistana del Belucistan, afferma un rapporto della think tank Carnegie Endowment for International Peace, sta però scivolando gradualmente nell’anarchia.

belucistan 8

 

Il conflitto Iran-Pakistan

I missili lanciati nei giorni scorsi dall’Iran avevano come obiettivo dichiarato il gruppo militante Jaish al-Adli, descritto da Teheran come un movimento terroristico anti-iraniano che opera da basi in Pakistan vicine alla frontiera tra i due Paesi. L’attacco fa parte di simile offensive condotte recentemente dall’Iran in Iraq e in Siria per dimostrare la sua forza contro ribelli e minoranze di ogni tipo, dopo l’attentato all’inizio di gennaio che ha fatto un centinaio di morti alla tomba del generale Soleimani, capo delle Guardie della Rivoluzione iraniana, attribuito all’Isis. […]

belucistan 5belucistan 4belucistan 7

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO