draghi cartabia

"NON MI SEMBRA CHE QUESTO GOVERNO SIA INCANALATO SULLA STRADA DEL GARANTISMO. VOGLIONO SOLO CONDANNE PER FAR CONTENTI I 5 STELLE" – IL GIURISTA ENNIO AMODIO SULLA RIFORMA CARTABIA: "SIAMO SOLTANTO DAVANTI A DELLE MODIFICHE-PLACEBO. NON SI PUÒ TRASFORMARE IL PROCESSO IN UNA MACCHINA INFERNALE CHE STRITOLA GLI INNOCENTI E PRODUCE CONDANNE ANCHE LÀ DOVE NON CI SONO RESPONSABILITÀ"

Paolo Colonnello per "la Stampa"

MARTA CARTABIA

 

Per il professor Ennio Amodio, giurista insigne e celebre avvocato, la riforma della giustizia Cartabia è un' occasione mancata.

 

Professore è più un vaccino o più un placebo?

«Io sarei dell' idea che sia più vicina a un placebo che a un vaccino, anche perché la vaccinazione in procedura penale comporterebbe l' eliminazione di arbitri e violazioni di legge.

 

ennio amodio

E non mi sembra che questo governo sia incanalato sulla strada del garantismo tanto che elimina una proposta della commissione Lattanzi, nel senso di escludere l' appellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte del pm.

 

Questa sarebbe stata certamente una svolta di grande rilievo. Mentre ciò che ora apprendiamo dal testo del Consiglio ministri è un orientamento che cerca di aggiustare i processi, renderli più veloci e intervenendo su punti marginali con la prospettiva che è quella di essere più aderenti a livello europeo».

 

Alla fine il compromesso si è trovato sui reati contro la pubblica amministrazione: non più di tre anni in appello e 18 mesi al massimo in Cassazione. Giusto così o si crea una diversità di trattamento?

«Questa proposta si capisce che è orientata far si che si realizzi ciò che i 5Stelle hanno sempre voluto, cioè che ogni processo sfoci in una condanna. Crea però una discriminazione tra imputati e quindi viola il principio di uguaglianza.

marta cartabia mario draghi

 

Non si capisce perché debba avere un trattamento deteriore chi è colpito dall' accusa di corruzione. Non si può trasformare il processo in una macchina infernale che stritola gli innocenti e produce condanne anche là dove non ci sono responsabilità»

 

L' Italia è il primo paese per numero di condanne sulla ragionevole durata del processo: abbiamo svoltato?

«Certamente non si può ritenere che ci sia stata una vera e propria svolta, sono stati fatti piccoli passi in avanti perché per la prima volta nel nostro sistema si è creata una normativa sulla durata ragionevole del processo. La disciplina è ancora imperfetta ma su questa strada si potrà andare avanti per cercare di realizzare ciò che l' Europa vuole e la nostra Costituzione impone».

ennio amodio

 

Le sembra un obiettivo raggiungibile abbattere del 25 per cento il tempo del processo penale?

«Non mi sembra una previsione realistica perché si basa su un pensiero pieno di prospettive ma lontano dalla realtà».

 

Il giudice dell' udienza preliminare avrà più potere, è davvero così?

«Sarebbe stato importante, sul modello tedesco, obbligare i gup a motivazioni abbreviate delle loro decisioni In questo modo avremmo filtri più concreti. Non si cambia la prassi con formule generiche, si cambia rendendo il gup molto forte ed esperto e sorpattutto molto lontano dal pm».

marta cartabia sergio mattarella aula bunker ucciardone cerimonia anniversario strage capaciMARTA CARTABIA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)