PA-DRONI DELLE FERROVIE: IN GERMANIA LA GUERRA AI WRITER DEI TRENI SI COMBATTERÀ CON GLI ELICOTTERINI RADIOCOMANDATI

Paolo Lepri per il "Corriere della Sera"

Graffitari, nemici pubblici numero uno. A combatterli, i droni. Non è certo uno scenario di guerra, perché le ferrovie tedesche sono ben consapevoli delle limitazioni esistenti, legate anche alla tutela della privacy, ma il progetto di individuare dal cielo e assicurare alla giustizia chi dipinge con la bomboletta i vagoni vuole essere una cosa molto seria. «Dobbiamo trovare nuove strade in questa battaglia», ha dichiarato alla Bild am Sonntag il responsabile della sicurezza di Deutsche Bahn, Gerd Neubeck.

Secondo i calcoli della grande azienda (che nel 2010 ha avuto un fatturato di 35 miliardi di euro), i danni provocati solo l'anno scorso dai virtuosi della vernice spray ammontano a 7,6 milioni. Gli «attacchi» sono stati 14.000. Così non si può andare avanti, è stato il ragionamento fatto nella torre che domina lo skyline di Potsdamer Platz.

Il progetto è abbastanza semplice. Una flotta di mini-elicotteri rossi pilotati da terra con il logo di Deutsche Bahn, dotati di apparecchiature con sensori a raggi infrarossi in grado di effettuare le riprese, verrà utilizzata nel tentativo di cogliere in flagrante i graffitari. Per evitare di violare il diritto alla riservatezza dei cittadini, gli ordigni volanti saranno schierati solo in zone di proprietà della compagnia tedesca, come depositi ferroviari e stazioni.

Ma è lì che il nemico agisce. Alimentati a batteria, i droni anti-graffiti avranno un'autonomia di ottanta minuti ed eseguiranno le loro perlustrazioni, quasi silenziosamente, a un'altezza di 150 metri e a una velocità di 80 chilometri all'ora. Un operatore a terra li potrà guidare, una volta accertati movimenti sospetti, e il materiale registrato servirà a perseguire gli autori dei reati. Ogni velivolo costerà 60.000 euro e i primi test sono in programma nelle prossime settimane.

Non ci sono state reazioni, fino a questo momento, ma l'iniziativa non sembra destinata ad attirare molte simpatie nei confronti della Deutsche Bahn. In particolare a Berlino, dove l'arte di strada è legata all'immagine e alla stessa cultura della città. Non è quindi azzardato prevedere qualche sit-in di protesta, come quelli che sono stati organizzati nei mesi scorsi per difendere dalla speculazione immobiliare la East Side Gallery.

Chi invece non avrebbe mai immaginato, forse, che dei droni si continuasse a parlare, ma in chiave anti-graffiti, è il ministro della Difesa Thomas de Maizière, cristiano-democratico, coinvolto nel clamoroso fallimento del piano di sorveglianza militare Euro Hawk.

Le sue comunicazioni in Parlamento, previste il 5 giugno, sono molto attese, e c'è anche chi ha parlato di possibili dimissioni. La realizzazione dei droni tedeschi è stata infatti annullata la settimana scorsa, dopo anni di lavoro, una volta accertato definitivamente che la licenza di volo da parte delle autorità aeronautiche europee non sarebbe mai arrivata.

Sono stati spesi inutilmente oltre 500 milioni di euro. De Maizière, che è stato sempre ritenuto uno degli uomini di punta del governo Merkel, era a conoscenza dei problemi esistenti, ma non ha mai detto niente. Silenzioso come gli aerei senza pilota.

 

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