nugnes di maio

"QUESTO REFERENDUM SU SALVINI È SBAGLIATO E NON SI DOVREBBE SVOLGERE" - LA SENATRICE PAOLA NUGNES: “LO STATUTO DEL M5S DEFINISCE IL PERIMETRO DELLE CONSULTAZIONI ONLINE IN CUI NON RIENTRANO LE INDICAZIONI DI VOTO AL GRUPPO PARLAMENTARE, TANTO MENO IN MATERIA D'IMMUNITÀ. HO SCRITTO A DI MAIO MA... - BEPPE GRILLO? NON RIESCE PIÙ A ESSERE INCISIVO SULLE SORTI DEL MOVIMENTO"

Giuseppe Alberto Falci per “il Corriere della Sera”

 

«La domanda posta agli iscritti del M5S sul caso Diciotti è retorica perché già implica una risposta».

nugnes di maio

 

Si riferisce al fatto, senatrice Paola Nugnes, che la base dovrà votare Sì per dire no al processo a Matteo Salvini?

(sorride) «Un tempo criticavamo la formulazione dei quesiti referendari perché creava confusione nella testa dei cittadini. E ora usiamo gli stessi metodi. Si figuri che i gruppi territoriali mi domandano: "Come dobbiamo votare sulla piattaforma per far processare Salvini?"».

 

Anche Beppe Grillo ha criticato la formula.

«Il garante esprime dei giudizi tramite delle iperboli ma non riesce più a essere incisivo sulle sorti del movimento. A mio parere avrebbe dovuto fare di più e da molto tempo».

paola nugnes

 

Lei come avrebbe formulato la domanda?

«Intanto non avrei commesso due errori blu. Primo: parlare di ritardi per lo sbarco quando in realtà si è trattato di un' ipotesi di sequestro di persona significa sminuire nella forma e nella sostanza il caso in questione».

 

E il secondo errore?

«Noi dobbiamo stabilire se il presunto reato sia giustificato da "un preminente interesse pubblico". Nel quesito invece sparisce la parola "preminente" e si sostituisce con la formula "interesse dello Stato costituzionalmente rilevante". Preminente significa che io lo devo rapportare alla sottrazione dei diritti di libertà che hanno subito queste persone. Così come è la domanda è monca. Punto».

 

C'è anche un errore sul numero dei migranti a bordo: ne dimenticano 40.

«È solo la ciliegina sulla torta. Questo referendum è sbagliato e non si dovrebbe svolgere».

NUGNES

 

Perché dice così?

«Come abbiamo scritto io ed Elena Fattori in una lettera inviata lo scorso 8 febbraio a Luigi Di Maio e Beppe Grillo, l' articolo 4 comma a dello statuto del movimento, definisce il perimetro delle consultazioni online. Perimetro in cui non rientra certamente l' ipotesi di dare indicazioni di voto al gruppo parlamentare, tanto meno in materia d' immunità parlamentare e/o ministeriale».

 

Vi hanno risposto?

«Assolutamente no. Per di più nel nostro programma c' è scritto che noi siamo sempre favorevoli all' autorizzazione a procedere nei confronti di parlamentari e ministri. Non a caso in passato lo abbiamo anche fatto nei confronti di Paola Taverna e Mario Giarrusso.

Così facendo mettiamo la rete nelle condizioni di doversi contraddire...».

salvini di maio

 

Dica la verità: non si fida della piattaforma Rousseau?

«Io la finanzio e la trovo anche giusta. Ma è uno strumento privato che si può solo occupare di fatti interni. Oggi siamo al governo e noi parlamentari prenderemo una decisione che riguarda non solo gli iscritti al M5S ma l' intero Paese. Dunque sarebbe stato opportuno servirsi di una piattaforma pubblica».

 

Lei voterà No al quesito, ovvero Sì all' autorizzazione?

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

«Ovvio. Sono contraria all' immunità, sostantivo femminile che significa "garanzia o privilegio di esenzione". Ed è nelle mie prerogative dissociarmi dal gruppo. Per i parlamentari, ricordo, vige la Carta costituzionale, superiore a tutte le leggi e a tutti regolamenti».

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…