PARRICIDIO, ATTO SECONDO - DOPO IL ROUND SULLA FIDUCIA, ALFANO VUOLE TUTTA E SUBITO L’EREDITÀ POLITICA DEL BANANA

Ugo Magri per "la Stampa"

A tutti Berlusconi va ripetendo che «ora ci penso io, riprendo in mano il partito» e a quel punto basta con le faide interne, basta con l'orrendo spettacolo dei «lealisti» contro i «ministeriali» o viceversa. Batte i pugni sul tavolo, il Cavaliere, però giusto la Santanché resta certissima che lui «saprà trovare la sintesi».

Degli altri, non uno che gli dia retta. La sua incapacità di imporre la disciplina ricorda ormai quella di certi giovani prof nelle classi dei ripetenti... L'altra sera è andato a parlarci Alfano, che in passato pendeva dalle labbra del Capo ma adesso pretende la guida del partito, in pratica vuole incassare tutta e subito l'eredità politica berlusconiana con la minaccia che in caso di rifiuto lui e una trentina di senatori potrebbero fare gruppo autonomo.

Nelle versioni diffuse dagli avversari, che non esitano a dipingerlo come avido di potere e vendicativo, Alfano si terrebbe, oltre alla guida del partito, pure la vice-presidenza del Consiglio e il Viminale. Lontanissimo è quel 9 agosto 2013 quando una delegazione di amici (Schifani e Brunetta, Cicchitto e Gasparri, più l'onnipresente Lupi) andò a Palazzo Chigi e implorò Angelino di mollare quantomeno il ministero dell'Interno. «Ci penserò», rispose l'interessato, senza mai dare seguito. Figurarsi se lo farà adesso che ha il coltello dalla parte del manico.

La versione alfaniana è che l'incontro dell'altra sera con Berlusconi non avrebbe potuto dare frutti migliori. L'uomo gli avrebbe promesso: «Ricostruirò Forza Italia intorno a te», o qualcosa del genere. Bonaiuti è stato autorizzato a smentire tutte le cattiverie che il giorno prima Silvio aveva detto sul conto dei «traditori»: il solito «malvezzo giornalistico» di inventare dissidi eccetera.

Sicuro del fatto suo, e con Berlusconi politicamente sotto schiaffo, Alfano ha tenuto ieri mattina a Prato un pubblico discorso dai toni olimpici, con cui ha promesso di «chiudere in gabbia falchi e colombe», di farsi supremo garante dell'unità interna, di promuovere «primarie nel partito ovunque e a tutti i livelli».

È arrivato addirittura a sostenere che «con Berlusconi ci si capisce al volo», l'intesa è saldissima. Sennonché, proprio mentre lo diceva, il Cavaliere era al telefono con Fitto, cioè colui che guida il fronte dei nemici di Alfano. E guarda, combinazione, poco dopo è circolata una versione molto meno idilliaca dei rapporti tra Berlusconi e il vice-premier. Sarebbero in realtà pessimi, venati di reciproca diffidenza, come tra due coniugi che non si amano più e sperano solo che l'altro resti col cerino in mano della separazione.

Nel pomeriggio Fitto è passato decisamente all'offensiva. Ha chiesto con una nota di «azzerare» le cariche interne, tutti a casa compreso Alfano, e di restituire a Berlusconi i pieni poteri, «per poi decidere insieme strumenti, regole e tempi per rilanciare il partito».

Velenose accuse ai ministri di predicare bene sulle tasse e contro la magistratura politicizzata, salvo razzolare malissimo (aumento dell'Iva e tema giustizia escluso dal capitolo riforme). Ne è derivata l'ennesima baruffa, con i «lealisti» schierati a favore della proposta-Fitto (in prima fila Gelmini, Carfagna, Bernini, Prestigiacomo, Minzolini, Capezzone) e gli alfaniani, come è facile indovinare, decisamente contrari (si sono esposti Marinello, Viceconte, Santelli, Costa...).

Tutte dichiarazioni quasi in fotocopia, chiaramente sollecitate dai capi-corrente. In mezzo, a reclamare buon senso e ascolto reciproco, il tandem Gasparri -Matteoli. Insomma: il tiro alla fune prosegue, senza grandi progressi da una parte o dall'altra.

Per la prima volta ricostruirà in un'aula di tribunale la serata trascorsa a Palazzo Grazioli il 4 novembre 2008 la escort barese Lucia Rossini, testimone nel processo con rito abbreviato all'avvocato Salvatore Castellaneta. La deposizione è prevista domani dinanzi al gup di Bari Ambrogio Marrone e sarà a porte chiuse. Rossini, barese di 29 anni, è nota alle cronache per essersi fotografata assieme a Barbara Montereale in uno dei bagni della residenza dell'allora premier Silvio Berlusconi. «Abbiamo mangiato un gelato e chiacchierato» disse ai pm nel 2009.

 

 

BERLUSCONI LUSTRA LE SCARPE AD ALFANO ALFANO E BERLU ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI berlusconi alfano santanche verdini lupi big

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