michela di biase

MA IL PD VUOLE PERDERE A ROMA? I DEM AVEVANO IN CASA LA CANDIDATA SINDACA: MICHELA DI BIASE. MA L’HANNO SPEDITA A FARE LA CONSIGLIERA REGIONALE. ORA SONO ANDATI A IMPLORARLA DI COORDINARE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI GUALTIERI (SONDAGGI DA BRIVIDO) PROMETTENDOLE UN RUOLO DA VICE (MICHELA NE AVRÀ CERTAMENTE PARLATO A CENA CON DARIO FRANCESCHINI, CHE È SUO MARITO)…

Fabrizio Roncone per 7 - Sette

 

michela di biase

La grillina Virginia Raggi è in piena campagna elettorale, non intende mollare la poltrona del Campidoglio e perciò è tutta miele e sorrisetti, asfalta pezzi di Lungotevere spacciandoli per piste ciclabili, inaugura piccole aiuole mentre crollano platani secolari, fa complimenti a chiunque, persino a Giovanni Malagò, rieletto alla guida del Coni ma da lei offeso più volte (lui, gigantesco, una volta reagì con un meraviglioso baciamano). Naturalmente molti romani non ci cascano.

 

Di questi tragici 5 anni restano immagini indelebili: Virginia che sdegnata rifiuta di ospitare l'Olimpiade, Virginia che tiene riunioni sui tetti (abbiam visto di tutto, Santo Cielo), Virginia che cambia 17 assessori e accoglie - tenerissima - l'arrivo delle prime famigliole di cinghiali nei vicoli di Trastevere. Ecco: 5 anni fa, mentre Roma iniziava la sua agonia, ogni pomeriggio, nell'aula Giulio Cesare, si alzava in piedi una 40enne che, puntuta e tagliente, incalzava la sindaca.

michela di biase

 

Michela Di Biase, capogruppo pd in Consiglio comunale. Un esempio di come - sempre, e ovunque - si dovrebbe fare opposizione (potete vedervi i filmati su YouTube). Giovane, appassionata, preparata: cresciuta nel quartiere Alessandrino (piuttosto distante dai Parioli, diciamo così), una laurea in Storia e conservazione del patrimonio artistico, la politica cominciata dal basso, una formidabile conoscenza della grande periferia (per capirci: l'ultima volta che i dirigenti dem andarono a tenere «simbolicamente» una direzione a Tor Bella Monaca, si persero e furono recuperati da una pattuglia dei vigili urbani).

 

michela di biase

Tutti pensavamo: quando sarà, il Pd ha già pronta la candidata sindaca. Ma il Pd è il Pd. E così, invece di costruire una candidatura forte e nuova, ha spedito Di Biase a fare la consigliera regionale. Per poi però chiederle, proprio in questi giorni, di coordinare la complicata campagna elettorale di Roberto Gualtieri, candidato a Roma da Enrico Letta dopo i noti pasticci: il no di Zingaretti, le primarie farsa, Calenda che andrà per conto suo. «Se fai la brava, Michela, magari farai la vicesindaca», le hanno sibilato all'orecchio. Un grande partito. Moderno, lungimirante, vincente (Michela ne avrà certamente parlato a cena con Dario Franceschini, che è suo marito).

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