marine le pen matteo salvini giorgia meloni

LE PEN IS ON THE TABLE – SALVINI MANDA AVANTI MARINE LE PEN A FARE UN APPELLO A GIORGIA MELONI PER LE EUROPEE: “TUTTI I PARTITI CHE A TORTO CHIAMIAMO ‘POPULISTI’ DOVREBBERO UNIRSI. ALTRE SOLUZIONI NON NE VEDO”. MA È UN TENTATIVO VELLETAIRO, CONSIDERATA LA CHIUSURA TOTALE ALL’ACCORDO CON IL PPE: “HA VOTATO TUTTI I DELIRI IDEOLOGICI DELL’UE” (MA SENZA I POPOLARI, NON SI GOVERNA, LO DICONO I NUMERI) - “CONOSCO IL PRESIDENTE MELONI. POTREMMO AVERE PUNTI DI VISTA DIVERSI, MA MENO DI QUANTO PENSA. CIÒ CHE CI DIVIDE È SECONDARIO RISPETTO A CIÒ CHE CI UNISCE…”

Estratto dell’articolo di Federico Novella per “la Verità”

 

marine le pen matteo salvini meme by edoardo baraldi

«Abbiamo davanti un’opportunità unica per trasformare l’Europa: ma prima i partiti che difendono l’identità nazionale devono avere il coraggio di unirsi».

 

Marine Le Pen, donna simbolo della destra francese, parla a La Verità.

Il presidente del Rassemblement National è al centro del dibattito italiano, in vista delle Europee e dei futuri assetti di potere a Bruxelles: sul suo profilo, i partiti di governo hanno ancora punti di vista diversi.

 

giorgia meloni e mateusz morawiecki alla conferenza di ecr a varsavia

«Giorgia Meloni? Ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide. Oggi è sufficiente difendere le tradizioni nazionali per essere bollati di estrema destra. Ma io sono sinceramente democratica». E lancia un messaggio chiaro: «Basta con l’Ue ridotta a comitato d’accoglienza per i migranti. Basta con le follie “green” di Bruxelles».

 

Madame Le Pen, la Francia è in fiamme. Da dove arriva la rivolta di questi giorni?

«Arriva da 40 anni di immigrazione massiccia e selvaggia, che ha generato una mancata integrazione, sfociata quasi in un separatismo. È una forma di odio verso la Francia, che sommerge tutte le forze migliori del Paese: le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le autorità locali, i sindaci. Se consideriamo anche l’impunità di cui godono da troppo tempo i criminali, possiamo ben dire che i francesi sono seduti su un vulcano pronto a esplodere».

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

[…] Negli ultimi mesi il governo Macron ha criticato l’Italia per la sua gestione dell’immigrazione, anche se poi continua a respingere i migranti a Ventimiglia. Un controsenso?

«Consentire l’immigrazione di massa in Europa, sostenere le Ong che la alimentano, rifiutare di ricondurre i migranti nei porti di partenza, e poi lottare come straccivendoli in Europa per sapere chi si occuperà dei clandestini: tutto ciò per me rappresenta una gigantesca ipocrisia».

 

Esiste una possibilità che il suo movimento possa costruire un’alleanza con il Ppe?

«Impossibile. Non vedo come potremmo trovare un accordo politico con il Ppe, che ha sistematicamente votato a favore di tutti i deliri ideologici portati avanti dall’Ue.

Parlo degli accordi di libero scambio che hanno rovinato la nostra agricoltura, e lasciato la nostra industria alla mercé della concorrenza sleale di altri continenti. Hanno approvato la cancellazione definitiva dei nostri confini nazionali, e oggi invocano una politica di immigrazione gestita direttamente da Bruxelles».

 

lotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldi

Ma il futuro governo europeo dovrà contare su numeri certi. Se verrà meno l’asse storico popolari-socialisti, che genere di maggioranza immagina?

«Tutti i partiti che hanno a cuore l’identità nazionale, cioè quelli che oggi a torto chiamiamo “populisti”, dovrebbero unirsi in un ampio schieramento. Se riuscissero in questa impresa, potrebbero attrarre a sé quella parte del Ppe che è rimasta ancorata al valore della sovranità nazionale, perché anche una parte dei popolari europei si sente a disagio nel sostenere questo tipo di Europa. Altre soluzioni non ne vedo: potrebbe nascere un grande schieramento che avrebbe tutte le carte in regola per guidare l’Unione».

 

matteo salvini e marine le pen

Matteo Salvini ha stretto un patto con lei, Forza Italia non ne vuole sapere, Giorgia Meloni sembra non voler prendere posizione prima del voto europeo. Si sente di dare qualche consiglio al premier italiano?

«Conosco il presidente Meloni da molto tempo. Potremmo avere punti di vista diversi, ma meno di quanto pensa il presidente del Consiglio. In materia di politica estera, ad esempio, le nostre differenze sono molto meno importanti della caricatura che se ne fa.

 

GIORGIA MELONI

Ciò che ci divide è secondario rispetto a ciò che ci unisce. In realtà, non vedo ostacoli reali all’emergere di un gruppo ampio, unito e forte nel Parlamento europeo. Naturalmente, tutto va fatto nel rispetto delle particolarità di ciascun partito, che ha le proprie tradizioni e il proprio contesto sociale. Cerchiamo alleati, non cloni.

 

Al contrario, è proprio questa Unione europea che sta cercando di imporre un modello unico a tutte le nazioni. Ed è contro questo modello di Europa che dobbiamo lottare insieme».

 

giorgia meloni e mateusz morawiecki a varsavia

[…]«[…] Vorrei che l’Ue si concentrasse sui grandi progetti che uniscono le nazioni, ma senza invadere la sfera democratica dei popoli. Attualmente, di fatto, Bruxelles continua ad attribuirsi poteri che i cittadini non le hanno mai affidato. Dunque non sono affatto antieuropeista: credo nell’Europa, e anzi, la mia visione è molto simile a quella degli albori del sogno comunitario».

 

Nega di guidare un partito di estrema destra?

«Lo nego eccome, e con fermezza: il mio è un movimento democratico, l’unico in Francia che difende l’istituto del referendum, mi batto per il pluralismo politico, e sono assolutamente contraria a ogni forma di violenza.

 

giorgia meloni al consiglio europeo 29 giugno 2023 8

Vede, ho la sensazione che tutti quelli che sono affezionati al concetto di identità nazionale, oggi finiscano catalogati come “estremisti di destra”. Ovviamente, non è così […]».

 

[…] Quindi lei pensa che l’Unione europea sia ancora riformabile?

 «Certo, altrimenti non ci saremmo presentati alle elezioni. Penso semplicemente che l’Unione abbia preso una strada sbagliata. In Francia diciamo: l’albero si giudica dai suoi frutti. E quali sono i frutti di quest’Europa, cinquant’anni dopo? Ci era stata promessa la prosperità, ci era stata promessa sicurezza. Per il modo in cui opera, oggi l’Ue ha fallito. E se qualcosa non funziona, non resta che cambiare il meccanismo».

 

matteo salvini e marine le pen ballano in pista 7

[…] Non era lei a voler abbandonare la Nato?

«Non ho mai detto di voler lasciare la Nato. Ho sempre sostenuto che la Francia dovrebbe abbandonare il comando integrato dell’Organizzazione: in sostanza, ritorneremmo sulla linea del generale De Gaulle. Una linea che non impedisce agli Stati Uniti di restare nostri alleati privilegiati, con i quali dobbiamo sviluppare profonde relazioni bilaterali.

Quindi è il comando integrato il problema, anche in virtù del fatto la Francia è una potenza nucleare, e questo le concede storicamente una libertà d’azione che a mio parere abbiamo sbagliato ad abbandonare».

 

Qual è la via più breve per ottenere la pace in Ucraina?

«Solo le due parti in causa possono rispondere. Stiamo assistendo a un terribile massacro, e per il bene del popolo ucraino, dobbiamo fare di tutto per far cessare le ostilità. Ho proposto al presidente Macron di organizzare in Francia una grande conferenza di pace. Vorrei vedere intorno a un tavolo i due Paesi in guerra […] e ovviamente la grande potenza americana, che come sappiamo ha un’influenza decisiva sulle trattative per la pace».

 

PUTIN LE PEN

Pochi giorni fa, in Italia, è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi. Che ricordo ha di questo personaggio […]?

«Senza dubbio Silvio Berlusconi ha lasciato un segno indelebile sulla politica italiana. Era un uomo di grande carattere, con uno spirito, a tratti ribelle, che ha sempre suscitato la simpatia del popolo francese».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…