penny mordaunt

TAGLIAMO LA TESTA AL TORY - PENNY MORDAUNT, LA FAVORITA PER LA SUCCESSIONE A BORIS JOHNSON, ACCUSA LE "OPERAZIONI OSCURE" PER BLOCCARE LA SUA ASCESA - NEL 2018 AVEVA AFFERMATO IN PARLAMENTO CHE "GLI UOMINI TRANS SONO UOMINI, LE DONNE TRANS SONO DONNE", UNA FRASE CHE NON È PIACIUTA PER NIENTE AL PARTITO CONSERVATORE - NEI GIORNI SCORSI MORDAUNT HA PROVATO A FARE MARCIA INDIETRO: "UNA DONNA COME ME NON HA UN PISELLO" , MA IN INGHILTERRA NON HANNO GRADITO LA SUA AMBIGUITÀ SUL TEMA…

Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

penny mordaunt

È lei la donna da affondare. A sorpresa, Penny Mordaunt è la favorita nella corsa alla successione a Boris Johnson: 49 anni, viceministra per il Commercio, già ministra della Difesa per un breve periodo sotto Theresa May, è quasi sconosciuta al grande pubblico. Nonostante ciò, ha scombinato le carte nella gara per diventare primo ministro con la sua personalità diretta e accattivante: e per questo sono partite quelle che lei ha definito «operazioni oscure» per bloccarne l'ascesa.

 

penny mordaunt.

La polemica principale si concentra sui diritti delle persone transgender. Nel 2018 Penny aveva affermato in Parlamento che «gli uomini trans sono uomini, le donne trans sono donne»: una frase controversa che è un anatema per la base del partito conservatore, i cui favori vanno conquistati per poter sperare di insediarsi a Downing Street.

 

Nei giorni scorsi la Mordaunt ha provato a fare marcia indietro: «Una donna come me non ha un pisello», ha detto citando un intraducibile gioco di parole di Margaret Thatcher. Affermazione che ai più potrebbe apparire scontata, ma non ai sostenitori dei diritti trans, secondo i quali anche chi ha un pene può essere una donna, se si identifica come tale. «Io sono biologicamente una donna - ha continuato Penny -. Alcune persone nate maschi e che sono passate attraverso un processo di riconoscimento di genere sono anche legalmente donne. Questo NON significa che sono donne biologiche, come me».

penny mordaunt

 

Una inversione a U che ha soltanto agitato le acque, perché Penny si è vista accusata di ambiguità: infatti è emerso un documento che suggerisce che lei, quando era sottosegretaria all'eguaglianza, aveva appoggiato una legislazione controversa - poi abbandonata - che avrebbe autorizzato l'auto-identificazione di genere a prescindere da un parere medico.

PENNY MORDAUNT

 

 E la Mordaunt si sarebbe opposta anche all'introduzione delle parole «donna» e «madre» a proposito di donne incinte. Insomma, ce n'è quanto basta per far dire a Sarah Vine, seguitissima commentatrice del Daily Mail - tabloid conservatore che ha guidato il cannoneggiamento contro Penny - che «se Penny Mordaunt non si batterà per i diritti delle donne, non avrà mai il mio voto».

penny mordaunt 1

 

È tutta una controversia che può stupire, ma non in Gran Bretagna, dove la «guerra culturale» attorno alla questione trans è una delle più divisive e ha visto, ad esempio, una scrittrice come JK Rowling, la creatrice di Harry Potter, condannato all'ostracismo dai custodi del politicamente corretto per aver sostenuto la realtà del sesso biologico. Dall'altro lato, la destra usa la polemica come una clava per additare al pubblico ludibrio quanti - come la Mordaunt - si mostrano sensibili alle ragioni dei trans.

 

penny mordaunt

Ed è un peccato, perché Penny ha sicuramente le carte in regola per dimostrarsi una scelta vincente da parte dei conservatori. Figlia di un paracadutista, lei stessa riservista della Marina, vanta un curriculum tutt' altro che convenzionale: da ragazza ha lavorato come assistente di un prestigiatore per aiutare la sua famiglia in difficoltà dopo la morte della madre, mentre alcuni anni fa ha partecipato a un reality tv, «Splash», di tuffi dal trampolino.

 

 E una volta, per una scommessa con i suoi commilitoni, ha pronunciato in Parlamento un surreale discorso sul benessere del pollame al solo scopo di scandire il più volte possibile la parola « cock » (che in inglese sta per gallo, ma volgarmente anche per c...). Insomma, una donna di spirito in grado di risollevare le sorti dei conservatori dopo l'ottovolante di Boris Johnson: ma che rischia di essere impallinata per troppo progressismo.

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