PER RIMETTERE IL CARROCCIO IN RIGA ECCO MASSIMILIANO FEDRIGA, IL LEGHISTA PRO VAX PRONTO A FARE LE SCARPE A SALVINI – RONCONE: “IL GOVERNATORE DEL FRIULI È DIVENTATO IL RAPPRESENTANTE DI QUELL'AMPIO PEZZO DI LEGA (CON GIORGETTI E ZAIA) CHE VUOLE ESSERE ACCETTATA DALLE CANCELLERIE EUROPEE. QUANDO SALVINI FA IL CAPRICCIOSO POI ARRIVA FEDRIGA: HA UN FILO DIRETTO CON DRAGHI E SI CANDIDA A SUCCEDERE A..."
Fabrizio Roncone per “Sette - Corriere della Sera”
matteo salvini massimiliano fedriga
Un politico serio, competente, credibile. Una persona perbene. Un leghista per una Lega di governo: era già deciso che Massimiliano Fedriga, presidente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, sarebbe stato il protagonista della rubrica di questa settimana. Poi le agenzie hanno battuto la notizia che, dopo le minacce di morte dei no vax, il Viminale ha preferito metterlo sotto scorta.
Così adesso c'è un motivo in più per parlare di lui, e di ciò che ormai - con forza - rappresenta, Intanto, nel suo partito: si è iscritto alla Lega Nord dell'Umbertone Bossi nel 1995; era minorenne, fu necessaria l'autorizzazione scritta dei genitori. Nato a Verona 41 anni fa, di origi- ne bresciana, è cresciuto a Trieste in una famiglia cattolica.
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Laurea in Scienze della Comunicazione, un master, poi la politica come mestiere. I valori del partito tenuti insieme da passione e sobrietà. Guardi Matteo Salvini travestirsi da pompiere, distribuire santini, bere un mojito dietro l'altro, e pensi: possibile stiano nello stesso partito?
Sì. La domanda successiva è: sicuri il capo sia quello con il mojito? Per adesso. Perché, lentamente, Fedriga è diventato il rappresentante di quell'ampio pezzo di Lega che vuole essere accettata dalle cancellerie europee per avere le carte in regola e poter governare anche il giorno che Mario Draghi non sarà più a Palazzo Chigi, ma - magari - al Quirinale.
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Con Fedriga ci sono anche tipi come Giancarlo Giorgetti, che però adora lavorare dietro le quinte, e Luca Zaia, che non sembra granché interessato ai palazzi del potere romano. Fedriga, invece, sa come muoversi. Con il premier ha un filo diretto.
Quando Salvini fa il capriccioso - talvolta, purtroppo, occhieggiando a certe frange ribelli - poi arriva Fedriga: lui sa che una certa Lega antica e operosa, la borghesia industriale del Nord Est e il mondo economico che rappresenta, ha invece voglia di continuare a lavorare - in sicurezza - anche se il Covid non molla la sua presa.
È Fedriga uno di quelli che ha detto a Draghi: sì, procediamo con il super Green Pass. È Fedriga che, così, di fatto, si candida ad essere il successore di Salvini (il quale, nel frattempo, è volato a Palazzo Chigi a dire che ha cambiato idea e certo, Presidente Draghi, va bene, d'accordissimo con lei, eh, ci mancherebbe….).
MASSIMILIANO FEDRIGA E MATTEO SALVINIMASSIMILIANO FEDRIGA E MATTEO SALVINI