E MARINO RESTA A GUARDARE - IL PREFETTO GABRIELLI GUIDERÀ UNA CABINA DI REGIA PER IL GIUBILEO SUL MODELLO EXPO: AVRÀ POTERI SPECIALI E LE PROCEDURE PER GLI APPALTI SARANNO RAPIDE - DOPO I 50 GIÀ CONCESSI DAL GOVERNO, PRONTI ALTRI 30 MILIONI

franco gabriellifranco gabrielli

Marco Galluzzo per “Corriere della Sera”

 

Franco Gabrielli, prefetto di Roma, avrà gli stessi poteri operativi e di coordinamento che sono stati concessi al commissario Giuseppe Sala per i lavori Expo: una cabina di regia istituzionale. Le procedure per gli appalti, che nelle intenzioni del Comune di Roma andranno assegnati entro fine settembre, per consegnare i cantieri già ad ottobre, verranno ridotte in modo drastico: 15 o 20 giorni per la pubblicazione delle gare contro i 60 della normativa generale, 10 per la consegna dei cantieri contro i 30 attuali, il tutto secondo un iter e dei modelli di assegnazione delle gare vigilati dall' Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone.

EXPO GIUSEPPE SALAEXPO GIUSEPPE SALA

 

Sono alcuni dei provvedimenti che la prossima settimana andranno in Consiglio dei ministri in vista del Giubileo straordinario che inizia l' 8 dicembre prossimo. I poteri operativi che verranno concessi al prefetto di Roma saranno contenuti in un decreto del presidente del Consiglio, le procedure rapide per le gare verranno autorizzate attraverso una delibera del Consiglio, a questi due atti dovrebbe aggiungersi anche lo sblocco di ulteriori 30 milioni di euro per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che il Comune di Roma sta progettando in vista dell' apertura dell' Anno Santo.

Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo

 

Alcuni funzionari, architetti e ingegneri, sono stati richiamati dalle ferie, stanno lavorando anche in questi giorni; alla corsa contro il tempo il ministero dell' Economia potrebbe dare ulteriore impulso aggiungendo l' autorizzazione a sbloccare altri 30 milioni, oltre ai 50 già concessi. In tutto la somma che il Comune potrebbe trovarsi a manovrare, in vista del Giubileo, sarebbe di 80 milioni di euro. Risorse che provengono dalla gestione commissariale del debito della Capitale.

 

RENZI MARINORENZI MARINO

Matteo Renzi, che in alcuni casi ha chiamato gli uffici del Comune anche alle sei del mattino, prima delle ferie estive, per definire i dettagli del coordinamento con il governo e le varie istituzioni, lo ha definito «pacchetto Roma». E soprattutto alla Capitale il primo Consiglio dei ministri sarà dedicato, visto che potrebbe essere presa una decisione anche sulle indicazioni della relazione del prefetto Gabrielli, che riguardano il grado di inquinamento del Comune.

 

Una relazione che da luglio è sul tavolo del ministro dell' Interno, che dovrebbe consentire la prosecuzione della giunta, ma che potrebbe comportare lo scioglimento di alcuni Municipi, il commissariamento di dipartimenti del Comune, oltre alla rimozione di funzionari.

 

Sulle gare di appalto si seguiranno le stesse regole che sono state osservate per la gare di Expo e che di solito coordinano i commissari nominati dal governo; le imprese verranno estratte a sorte dall' archivio di aziende registrate presso l' Autorità anticorruzione, a sorte verranno anche estratti i membri delle commissioni aggiudicatrici dei lavori; il metodo della doppia media, scartando le offerte più basse e quelle più alte, servirà ad individuare le ditte che poi eseguiranno i lavori.

IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI

 

Oltre alla gare di appalto molte opere saranno di manutenzione straordinaria e saranno svolte dallo stesso Comune: oltre 7 milioni sono stati già programmati per le metro A e B, altri fondi sono previsti per tutte le stazioni ferroviarie della Capitale, visto che il Vaticano ha previsto che la mobilità sia quasi esclusivamente su trasporto pubblico o su percorsi pedonali. Beneficeranno delle risorse anche le aree basilicali, il verde e i parchi del centro storico e di Colle Oppio.

 

Oltre all' allargamento di molti marciapiedi del centro, alla riqualificazione della pavimentazione dei cinque ponti sul Tevere, sono previste 450 nuove panchine, 30 aree ludiche, 200 nuove fioriere, 40 aree picnic, 400 cestini.

 

VATICANO - GIUBILEOVATICANO - GIUBILEO

L' intero costo del Giubileo potrebbe però lievitare, le previsioni sono per un aumento dei costi di gestione ordinaria di Roma nell' anno giubilare: il procuratore generale per esempio ha già chiamato il Comune e ha fatto sapere che dovrà aprire una quarta sezione del Tribunale, visto che in base alle esperienze pregresse negli anni giubilari c' è un aumento della criminalità.

 

Identiche previsioni vengono fatte con gli ospedali. La ricerca di un' indulgenza per i peccati, da parte dei pellegrini, potrebbe andare di pari passo con una richiesta capitolina di maggiore «indulgenza» finanziaria, rivolta al Mef e all' ufficio del Commissario straordinario per il rientro dal debito, che ogni anno dispone di 500 milioni di euro, di cui solo una fetta va a ripianare il debito della città.

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)