1. PUNTI DI FORZA E FATTORI DI DEBOLEZZA DI MATTEO & MARINA, 86 ANNI IN DUE, DUE IN MENO DI GIORGIO NAPOLITANO, PROSSIMI AVVERSARI PER LA CONQUISTA DI PALAZZO CHIGI 2. MARINA HA 47 ANNI, NON SI È ILLUSTRATA PARTICOLARMENTE NEGLI STUDI, MA HA FATTO UN LUNGO APPRENDISTATO INTERNO NELLE AZIENDE DEL PADRE ED È CAPO DELLA MONDADORI 3. MATTEO HA 39 ANNI, UNA LAUREA L’HA PRESA E ANCHE LUI HA LAVORATO SOLO PER PAPÀ. PERÒ È IN POLITICA DA VENT’ANNI E HA IL VANTAGGIO DI VENIRE DALL’ESPERIENZA DI SINDACO 4. MATTEUCCIO È UN COMUNICATORE NATO, MARINA SOTTO QUESTO PROFILO È UN REBUS 5. POTENZA DI FUOCO. SE SI CONTANO LE ARMATE, NON C’È PARTITA. MARINA È GIÀ DA ANNI UNA DELLE DONNE PIÙ RICCHE E POTENTI DEL MONDO. RENZI INVECE VIVE DEL SUO STIPENDIO DI POLITICO E NON CONTROLLA ANCORA IL PD, PARTITO SPECIALIZZATO NEL PUGNALARE 6. MA LE IDEE? DICIAMO CHE SEMBRANO PIÙ ORIENTATI A FORNIRE “RICETTE”, MAGARI SU IMPECCABILI FOGLI EXCELL. LA POLITICA ORMAI È UNA SORTA DI “CONTRATTO CON GLI ITALIANI” DA MISURARE CON CRITERI PRIVATISTICI. ESSÌ, BERLUSCONI SENIOR HA FATTO SCUOLA

DAGOANALISI

Le voci su un ingresso in politica di Marina Berlusconi ormai sono un evergreen, come le smentite di rito, le precisazioni, i distinguo. Ma l'intervista della primogenita dell'ex Cavaliere uscita sul Corriere, affidata alla penna fidata di Daniele Manca, segna un fatto nuovo: per la prima volta la presidentessa di Mondadori non esclude di seguire le orme del padre anche sul terreno della politica.

Soprattutto, Marina ha attaccato in modo preciso e puntuale i provvedimenti annunciati da Renzi, definito "il nuovo che arretra", a cominciare dai famosi 80 euro in busta paga sotto elezioni. Non senza aver sistemato, con poche e calibrate parole, i nemici dell'augusto genitore, dal "traditore" Alfano al Sor-genio De Benedetti, che guida il gruppo editoriale concorrente e si picca da sempre di essere l'azionista di maggioranza del centrosinistra.

E questa volta sono stati il peso politico, il tono e lo stile delle considerazioni della Berluschina, più che le mezze verità sul proprio impegno personale, a far capire a Matteo Renzi che a Segrate si fa sul serio.

Tanto è vero che il premier, intervistato da RMC, non ha preso sotto gamba le critiche ricevute dalla figlia del capo di Forza Italia e ha risposto punto per punto, difendendo i singoli provvedimenti ("gli 80 euro non sono una mossa pre-elettorale"), attaccando indirettamente sul tema delle ricchezze personali ("se guadagni 1.100 euro al mese, quei soldi in più in busta paga fanno la differenza"), ostentando massimo fairplay personale ("Marina Berlusconi è il presidente di un'importante azienda italiana: ho rispetto profondo per lei") e cercando di far credere che il problema di chi sarà il suo sfidante alle prossime politiche si porrà "non prima del 2018".

Il fatto è che in entrambi i rami del Parlamento non si trova un solo deputato che nei conciliaboli privati non ammetta che "tanto si vota a inizio 2015, al più tardi". E allora vale la pena provare a confrontare punti di forza e fattori di debolezza di Matteo & Marina, 86 anni in due, due in meno di Giorgio Napolitano.

ESPERIENZA ED EFFETTO NOVITA'
Marina ha 47 anni, non si è illustrata particolarmente negli studi, ma ha fatto un lungo apprendistato interno nelle aziende del padre ed è presidente della Mondadori. E' un manager ormai esperto e riconosciuto a livello internazionale e ha avuto maestri di alto livello come Franco Tatò e Fedele Confalonieri.

Anche il suo ingresso in politica sarebbe inevitabilmente sulle orme di papà, ma sulla scheda elettorale unirebbe la forza del cognome Berlusconi al vantaggio di potersi presentare come un politico non di professione.

Matteo ha 39 anni, una laurea l'ha presa e anche lui ha lavorato solo per papà. Però è in politica da quasi vent'anni e ha il vantaggio di venire dall'esperienza di sindaco, che garantisce abitudine alla concretezza e al rapporto diretto con i cittadini, oltre al fatto di essere sempre in prima linea ed esposti a un continuo rischio di figuracce. Insomma, è abituato alla trincea e al tempo stesso è ancora poco percepito come "romano".

CARATTERE
Renzi è abbastanza quello che si vede. Coraggioso ai limiti dello spavaldo. Accelera in continuazione per non farsi fregare dalla "palude". Ha cucinato con metodo e spregiudicatezza notevoli prima Bersani e poi Lettanipote. Ma a differenza di altri leader passati del Centrosinistra non viene percepito come un tipo doppio, o un cattivo, o un vendicativo. Ama circondarsi di fedelissimi ed è un'autentica spugna: è aperto a tutti i consigli e ai contributi, ascolta tutti, poi decide da solo e paga meno debiti possibile. Insomma, è un caterpillar con l'agilità di una Smart.

La Berluschina è ovviamente più difficile da inquadrare. Fare la tara alla propaganda del partito-azienda, che ovviamente la dipinge come super-manager serissima e stakanovista, è assai complicato. Però chi ci ha lavorato e non ha più vincoli di dipendenza la descrive come un manager sicuramente capace, abituata a tenere ritmi da manager medio e abbastanza rapida nel prendere le decisioni. Sorride poco e scherza ancor meno, ma pare non abbia meno grinta dell'ex Cavaliere. E di lei non si raccontano gaffe, che per un Berlusconi è decisamente notevole.

CAPACITA' DI COMUNICAZIONE
Marina sotto questo profilo è un rebus, ma come si usa dire "ci stanno lavorando". E anche da anni. Parla poco in pubblico, ma quando lo fa se la cava discretamente. Le sue interviste, come quella di oggi, rasentano sempre la perfezione, ma sono il frutto di un lungo e sapiente lavoro di staff. Bisogna vedere come se la cava in uno studio televisivo con gente che le fa domande vere (avendo i mezzi, comunque, si impara) e quanto si stranirebbe su un palco a fare comizi (già più difficile). Chi la conosce bene giura che non è contentissima del timbro della sua voce, ma anche qui si può sempre "ritoccare".

Matteuccio è un comunicatore nato, moderno e sempre a suo agio. Si adatta a qualsiasi uditorio come Zelig, ha la parlantina, si fa sempre capire. Gli si rimprovera qualche eccesso da piazzista, ma chissà che anche questo poi non paghi, alle sue prime elezioni generali. E' totalmente internettiano e qui avere anche solo 8 anni meno dell'avversario può essere importante.

POTENZA DI FUOCO
Se si contano le armate, non c'è partita. Marina Berlusconi è già da anni una delle donne più ricche e potenti del mondo. Ha disponibilità economiche che per una battaglia politica sono praticamente illimitate. Ha libri, giornali, tv, pubblicità, pacchetti di rilievo in società finanziarie di prima grandezza. Il "suo" partito, Forza Italia, lo erediterebbe per diritto di nascita e di denari.

E come il padre, avrebbe solo il fastidio di dover cambiare ogni tanto i colonnelli.
Renzi invece vive del suo stipendio di politico e non controlla ancora il Pd, un partito specializzato nel pugnalare e macerare i propri leader. Però sta a Palazzo Chigi e più passano i mesi e più aumenterà il suo potere realmente gestito, dalle nomine ai grandi affari, ai rapporti con tv e giornali.

VITA "PRIVATA"
Marina è pronta a sventolare una famiglia "bellissima": marito ballerino che "la adora", due figli biondi educati come principini e per tutto il resto c'è "Chi" di Signorini. Matteo esibisce una moglie che sta al suo posto e pare davvero una santa, tre bambini con i quali va a messa eccetera eccetera. La domenica va allo stadio, Marina neanche quello.

In un mondo perfetto e felice, la famiglia del politico non conterebbe. Sarebbero fatti suoi non solo la famiglia, ma anche la non-famiglia, il non avere figli, le preferenze sessuali e le infedeltà sia etero che omosessuali. Però anche nel resto dell'Occidente non è così, e quindi anche Marina e Matteo sono condannati a pettegolezzi e indiscrezioni varie.

E' il terreno più scivoloso della battaglia per il potere, fatto di ricatti, ipocrisie e colpi bassi di ogni tipo. Si cade sulle amanti come sul bunga bunga o sull'omosessualità non dichiarata per tempo. Anche Renzi e la Berluschina ne saranno vittime? E' presto per dirlo. Ma prima di stracciarsi le vesti occorre ricordare che i rischi sono direttamente proporzionali al modo in cui si sfrutta pubblicamente la propria perfezione familiare.

E LE IDEE?
Già, le idee. In politica pare che servissero, un tempo. Tanto Renzi che Marina Berlusconi sono totalmente post-ideologici. E va bene. Ma le idee? Diciamo che sembrano più orientati a fornire "ricette", magari su impeccabili fogli Excell. L'importante è mantenere il più possibile le ricette che vengono fatte girare in campagna elettorale. La politica ormai è una sorta di "contratto con gli italiani" da misurare con criteri privatistici. Anche in questo bisogna riconoscere che Berlusconi senior ha fatto scuola.

 

 

 

MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE MARINA BERLUSCONI BY BALDELLIMATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A ROBERTO BENIGNI CAMPER CON FOTO MARINA BERLUSCONI jpegconfalonieri con marina e piersilvio berlusconi MARINA E BERLUSCONIberlusconi marina fininvest cir esproprio crop display

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