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SI STAVA MEGLIO QUANDO CI STAVA SILVIO! – AL "CIRCO MASSIMO" LO SCRITTORE SANDRO VERONESI RIMPIANGE IL BANANA: “SE MI CHIEDETE DI FIRMARE PER FARLO TORNARE DOMANI FIRMO COL SANGUE. ERA ARROGANTE, STRAFOTTENTE, CON IL CONFLITTO DI INTERESSI, MA SAPEVA QUALCOSA DEL MONDO. QUESTI NON SANNO QUELLO CHE FANNO” – ''RENZI CHE DICE CHE “LA SINISTRA DEVE CHIEDERE SCUSA A BERLUSCONI”(VIDEO)? “E CON QUESTO SIAMO ARRIVATI AL 5% CON IL PD”

RENZI: LA SINISTRA DEVE CHIEDERE SCUSA A BERLUSCONI

Da “Circo Massimo - Radio Capital”

 

renzusconi

Berlusconi meglio dei gialloverdi. A Circo Massimo, su Radio Capital, lo scrittore Sandro Veronesi non ha dubbi nella scelta: "Se mi chiedete di firmare per far tornare Berlusconi e il suo governo domani, io firmo, e firmo col sangue".

 

Per l'ex premier Renzi la sinistra che non s'indigna per le "leggi ad personam" di Salvini dovrebbe chiedere scusa a Berlusconi: "E con questo vien da dire che siamo arrivati al 5% con il PD", scherza Veronesi, "Non è questione di chiedere scusa. Io non ho fatto nulla di male a Berlusconi, a parte scappare via dalla Mondadori quando è diventato premier. Meglio lui di quelli di oggi, non c'è dubbio.

sandro veronesi

 

Era arrogante, strafottente, con il conflitto di interessi, ma sapeva qualcosa del mondo. E sapeva che stava trasgredendo le etichette quando prendeva in giro la Merkel. Questi non sanno quello che fanno. In questo governo frangono due flutti diversi e pericolosi, e questa doppia corrente crea delle turbolenze che possono tirarci giù non solo economicamente ma anche filosoficamente, culturalmente".

 

Nei sondaggi, però, il governo vola: "Che Salvini abbia il 49% della popolarità lo posso capire, ma che Conte abbia il 46% è una barzelletta, visto che viene smentito ogni giorno da Salvini", commenta lo scrittore, "Se nonostante questo ha il consenso, vuol dire che la gente non s'impegna tanto a dare una risposta ma dà la più facile". Secondo Veronesi "un po' è per la paura, che viene montata per approfittarsene, ma ci sono anche interferenze.

matteo salvini luigi di maio

 

È in atto un'operazione, cominciata anni fa, per condizionare il consenso popolare delle persone, e noi ci siamo già dentro. Non è che Steve Bannon è venuto in Italia per fare i bagni nel Lago Maggiore. Non parlo di complotti, ma tutto è condizionato", chiarisce, "È difficile districare questa matassa, che è stata trascurata mentre si formava. È vero che c'è lo spirito del tempo e che Salvini ha il consenso, il problema è dare la percezione che sia un consenso irresistibile, il che non è, visto che la posizione di questo governo e di Salvini è molto fragile, in particolare di fronte a problemi come quelli che ci arriveranno addosso dall'Unione Europa a gennaio, tutta una serie di conseguenze che pagheremo.

 

SALVINI DI MAIO

Bannon dovrà lavorare molto sodo per convincere la gente che è colpa del PD". Un PD che, per Massimo Cacciari, è morto: "E ha ragione", gli fa eco Veronesi, "Ho sempre sostenuto che la sinistra in Italia non è mai stata al 30%, neanche quando c'era il PCI. Quelli che votavano comunista negli anni '70 adesso votano Lega. Era conformismo, soprattutto nelle regioni rosse. La sinistra in Italia è sempre stata minoritaria. È stato un miracolo che abbia potuto governare, ma certo a costi altissimi in termini di compromessi quasi insostenibili. Secondo me c'è soltanto da aspettarsi una persona nuova, con istanze nuove".

 

CARTA IGIENICA SALVINI DI MAIO

Sandro Veronesi è in libreria con "Cani d'estate" (La Nave di Teseo), un pamphlet che definisce "un mio modo di tornare da dove non sono, ahimé, stato. Dovevo imbarcarmi, ma le missioni delle ONG a cui avrei dovuto partecipare sono state bloccate. Volevo mettere il corpo su una nave per testimoniare la mia piena fiducia nelle ONG: sono state calunniate costantemente, e tra l'altro per bocca di persone che meno attendibili di così non potrebbero essere, quando in realtà sono organizzazioni pulite che vogliono evitare che dei naufraghi vengano abbandonati e fatti morire in mare".

 

minniti renzi

Nonostante il cambio al Viminale, Veronesi trova differenze solo nei modi: "Minniti non agiva diversamente da Salvini, ma lo faceva senza arroganza, senza strafottenza, senza vantarsene. L'accordo con la Libia, il dire 'questi non li voglio, e non li voglio neanche vedere né sentire', l'ha fatto lui.

 

SALVINI DI MAIO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI

Ma l'ha fatto alla zitta, come l'ha fatto l'UE in questi anni. Invece Salvini l'ha messo in luce, ed è una cosa positiva, così ci rendiamo conto non solo che stiamo pagando della gente che tortura, fa scappare e poi riprende e poi ritortura i migranti, ma che non abbiamo più il senso della differenza tra la vita e la morte. Che non sappiamo più cos'è la morte, e quindi ci giochiamo come il gatto con il gomitolo. La morte ormai è una cosa da filosofi, una persona comune come Salvini non sa più cos'è".

RENZI BERLUSCONIsandro veronesi

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