giusi bartolozzi carlo nordio

LA “ZARINA” CHE SUSSURRA ALL’ORECCHIO DI NORDIO – RITRATTO DI GIUSI BARTOLOLOZZI, LA “MINISTRA OMBRA” DELLA GIUSTIZIA – GIOVANNI TIZIAN SU “DOMANI”: “VICECAPO DI GABINETTO, MAGISTRATA, È L’UNICA DELLO STAFF CHE IL GUARDASIGILLI ASCOLTA VERAMENTE. È LEI CHE HA DETTATO LA LINEA SUL CASO COSPITO E SUL CASO USS, PORTANDO IL MINISTERO ALLO SCONTRO TOTALE CON I PM DI MILANO E ROMA” – GLI ESPOSTI AL CSM CONTRO DI LEI E IL MISTERO DELLE SCORTE TRIPLICATE

Estratto dell'articolo di Giovanni Tizian per “Domani”

 

giusi bartolozzi 1

C’è chi la chiama zarina, chi addirittura la eleva a ministra ombra. Di certo Giuseppa Lara Bartolozzi, meglio nota come “Giusi” Bartolozzi, è la donna più potente al ministero della Giustizia di via Arenula. Influente, ma soprattutto temutissima, perché da mesi gode della stima incondizionata del guardasigilli Carlo Nordio.

 

Fiducia mai messa in discussione, neppure quando Bartolozzi ha mostrato, a detta di chi conosce bene le dinamiche degli uffici dell’ex pm, di aver gestito faccende delicatissime con esiti non troppo felici.

 

Bartolozzi, o “la ministra” come la definiscono anche a Palazzo Chigi, è una magistrata. Giudice in Sicilia, è passata pure dalla sezione fallimentare del tribunale di Palermo. La zarina è una tecnica, ma è l’unica del gruppo di collaboratori di Nordio ad aver avuto anche esperienze politiche, visto che in passato è stata eletta con Forza Italia.

 

GIUSI BARTOLOZZI

Una passione per la politica attiva, e per un politico che è suo compagno: cioè Gaetano Armao, avvocato, siciliano, ex assessore regionale e vicepresidente della regione ai tempi di Nello Musumeci presidente. Armao è una figura di relazioni profonde con il sistema politico, giudiziario e finanziario siciliano e nazionale.

 

Oltre alla relazione sentimentale, i due hanno fatto parlare di loro per una vicenda poi finita pure al Consiglio superiore della magistratura nel 2018. Tutto era nato da un esposto firmato dall’ex moglie di Armao, che avrebbe dovuto ricevere gli alimenti dopo la separazione.

 

CARLO NORDIO ALBERTO RIZZO GIUSI BARTOLOZZI

Tuttavia, intervenne il tribunale di Palermo con il pignoramento dello stipendio del politico a favore proprio della nuova compagna Giusi, con cui aveva firmato una scrittura privata. La decisione del tribunale impedì così alla prima moglie di ottenere quanto le sarebbe spettato.

 

[…] Il caso fu sottoposto all’attenzione del Csm, senza però conseguenze sull’attuale vice capo di gabinetto del ministro Nordio. Non risultano, infatti, procedimenti avviati dopo la consegna dell’esposto.

 

GIUSI BARTOLOZZI

[…]  Di certo però non è la prima volta che Bartolozzi finisce all’attenzione della commissione disciplinare: Domani ha scoperto che è stata assolta nel 2012 applicando l’articolo 3 bis, che recita: «L’illecito disciplinare non è configurabile quando il fatto è di scarsa rilevanza».

 

Bartolozzi non aveva infatti indicato quale causa di incompatibilità, dopo la nomina al tribunale di Palermo, la professione della sorella, avvocata del foro della città. Non lo ha fatto, questo è stato accertato e c’è scritto in sentenza. Tuttavia è vero che la condotta di Bartolozzi, secondo i membri della commissione disciplinare, ha violato la norma ma solo formalmente. Perché in quel periodo la sorella non aveva trattato fascicoli in conflitto con la giudice ora potente dirigente del ministro Nordio.

 

carlo nordio foto di bacco (1)

Ora Bartolozzi è al fianco di Nordio. L’incarico di vice capogabinetto con funzioni di vicario le è stato conferito il 24 ottobre 2022: compenso annuale lordo di 151mila euro più un trattamento economico accessorio di quasi 38mila euro.

 

Berlusconi come mito, critica nei confronti della categoria a cui lei stessa appartiene, la sua propensione per la politica è forse il suo punto debole da “tecnica”: i suoi nemici malignano che molti dei suggerimenti offerti a Nordio siano frutto di calcoli per un suo eventuale ritorno nella politica attiva, questa volta nelle file di Fratelli d’Italia.

 

ANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI

Fonti interne al ministero e al partito di Giorgia Meloni accostano Bartolozzi al sottosegretario Andrea Delmastro: a lui si sarebbe avvicinata la magistrata siciliana, che su Nordio ha un’ascendente assoluto.

 

Anche se i consigli della donna a volte lo fanno andare a sbattere. Come nel caso della guerra alle intercettazioni, che non piace né alla Meloni né alla Lega […]

 

Di certo le questioni che hanno allarmato maggiormente la maggioranza per la gestione che ne è stata fatta sono due: caso Cospito e caso Uss. Su entrambi, dicono da Palazzo Chigi, Nordio sarebbe stato «mal consigliato da Bartolozzi».

 

GIUSI BARTOLOZZI

Partiamo dalla gestione del 41 bis per Alfredo Cospito, l’anarchico insurrezionalista autore della gambizzazione del manager di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Nel dibattito che è seguito sono accadute molte cose, alcune si sono caratterizzate per l’utilizzo di metodi ampiamente oltre il limite della lotta parlamentare.

 

Il campione di tale strategia è stato Giovanni Donzelli, vicepresidente del Copasir e deputato di Fratelli d’Italia: durante il dibattito in aula del 31 gennaio 2023, a Montecitorio, ha letto passaggi integrali di una relazione del gruppo speciale della polizia penitenziaria che opera all’interno delle sezioni di carcere duro, il 41 bis.

 

È noto che quei documenti, contenenti informazioni sensibili sul detenuto anarchico e un gruppo di boss mafiosi, sono stati così sfruttati da Donzelli per colpire l’opposizione. Chi aveva fornito quelle informazioni a Donzelli era Delmastro, suo coinquilino che da sottosegretario ha la delega alla polizia penitenziaria.

 

[…] Il 2 febbraio, due giorni dopo l’azzardo di Donzelli, il ministro Nordio ha lanciato il salvagente al suo sottosegretario. Il tentativo, però, si è rivelato maldestro: quegli atti, ha sostenuto il guardasigilli, non erano segreti, ma solo a “limitata divulgazione”. L’inchiesta della procura di Roma dimostrerà esattamente il contrario.

 

[…] Più fonti all’interno del palazzo di via Arenula indicano nella vice capo di gabinetto Bartolozzi la persona che ha gestito il complesso dossier Donzelli-Delmastro. «Ha scavalcato tutti», ripetono, «e la comunicazione che è passata ha messo il ministro in difficoltà».

 

GIUSI BARTOLOZZI 2

In pratica la vice capo di gabinetto ha scelto per Nordio la strada più impervia, e lui ha accettato il rischio. Nonostante più persone dello staff erano contrari, e avrebbero suggerito un profilo più basso per evitare a Nordio di esporsi su una vicenda scivolosa e di sicura trattazione della procura di Roma.

 

Anche perché i ben informati sostengono che il ministro avesse ricevuto pure una telefonata della presidente Giorgia Meloni: voleva sapere dal guardasigilli se qualcuno dei suoi si era macchiato di condotte irregolari sulla gestione del dossier. Nordio, invece, ha preferito altri consigli e coperto le responsabilità di Delmastro, finché non sono emerse con l’indagine della procura di Roma.

 

GIUSTIZIA LA GRANDE FUGA - IL CASO ARTEM USS BY MACONDO

Tra i corridoio di via Arenula è noto poi un altro episodio rivelatore del metodo Bartolozzi. Nei giorni caldi del caso di Artem Uss, il cittadino russo fuggito dai domiciliari nel Milanese, Nordio – sempre suggerito da Bartolozzi, i due per definire le strategie fanno lunghe riunioni a due nella stanza del ministro - ha infatti scelto lo scontro con la magistratura della procura di Milano.

 

A tal punto che l’associazione nazionale magistrati reagì all’avvio dell’azione disciplinare da parte del ministero nei confronti della corte d’appello di Milano, accusando i giudici di grave negligenza. Un atto durissimo, non condiviso da tutti all’interno del ministero. Una linea che ha scatenato non solo la guerra con la magistratura, ma che è stata criticata perfino dagli avvocati.

ARTEM USS

 

Contattata da Domani più volte per una replica, la magistrata ha con garbo rimandato per via di una riunione. Richiamata dopo diverse ore, era ancora impegnata seppure avesse garantito di ricontattarci. Il giorno successivo abbiamo tentato un’ultima volta. Alla fine non ha più risposto.

 

Al ministero del resto accadono cose straordinarie dal giorno in cui si è insediato l’ex magistrato che sognava di fare il ministro. Sono triplicate le scorte. Oltre al ministro, naturalmente obbligatoria, troviamo altre otto persone con la tutela: cioè protetti da un agente e dotati di un’auto non blindata. Dal capo di gabinetto ai vice capi. Inclusa Bartolozzi, per la quale già prima del pericolo anarchico era stato disposto un dispositivo di protezione. […]

giusi bartolozzigiusi bartolozzi 4giusi bartolozzigiusi bartolozzi 2giusi bartolozzi 3giusi bartolozzi 5

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…