matteo salvini penna

SALVINI, IL GOVERNO PUO’ ATTENDERE - LA SVOLTA RESPONSABILE DEL “CAPITONE” NASCONDE LA SPERANZA CHE SIANO GLI ALTRI RISOLVERE I DOSSIER PIÙ DELICATI COME ILVA, ALITALIA E MES - IL LEGHISTA, CHE VUOLE TORNARE PRESTO ALLE URNE, NON VUOLE FARE LA FINE DI DI MAIO: VINCERE LE ELEZIONI E POI RITROVARSI NEL GIRO DI POCO TEMPO CON I CONSENSI DEL PARTITO DIMEZZATI PER LE DIFFICOLTÀ NEL GOVERNARE…

Marco Antonellis per Dagospia

 

DI MAIO SALVINI CONTE

Chi conosce bene le dinamiche interne alla Lega, spiega senza troppi giri di parole la genesi della svolta "responsabile" leghista: "Il vero obiettivo del Capitano è sgombrare il campo dai dossier più difficili ed intricati prima che vada lui al governo: Ilva, Alitalia, Mes su tutti. Per questo Salvini sta offrendo un ramoscello d'ulivo alla maggioranza. I vertici del partito sanno benissimo di non avere la bacchetta magica e quindi anche se si vincessero le elezioni con il 40% quei dossier rimarrebbero difficilissimi da risolvere senza lacrime e sangue; tanto più che a differenza di Conte, Salvini avrebbe anche l'Europa contro".

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Non un gesto di pacificazione nazionale dunque, ma, molto più scaltramente, il Capitano tutto vuole tranne che rischiare di fare la fine di Giggino Di Maio: vincere le elezioni e poi ritrovarsi nel giro di poco tempo con i consensi del partito dimezzati. Per questo ieri si è spinto sino a fare delle proposte all'attuale maggioranza, una proposta mai udita prima da parte di un partito di opposizione che senza troppi patemi potrebbe stravincere le prossime elezioni: "Il leader del primo partito italiano chiede a Conte di convocare, insieme a Di Maio, Zingaretti e Renzi, anche le opposizioni per mettere “in sicurezza il Paese” che - dopo il caos Ilva - sta facendo i conti con la grana della Popolare di Bari. Salvini immagina un confronto bipartisan per condividere soluzioni d’emergenza per l’economia.

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

 

Poi sarà il turno della legge elettorale, finalizzata al tempestivo ritorno alle urne".

Insomma, l'esecutivo potrebbe cadere fin troppo presto, l'incidente di percorso è sempre dietro l'angolo e il Capitano non vuole ritrovarsi con troppe patate bollenti sulla scrivania una volta arrivato a Palazzo Chigi. Per questo è disposto ad aspettare ancora qualche tempo o addirittura a lanciare Draghi Premier come fa capire chiaramente il fido Giorgetti in queste ore. Meglio che siano altri a togliere le castagne dal fuoco. Poi sarà tutto più facile.

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