“SALVINI? POSSO INCONTRARLO MA DA MINISTRO DELL'INTERNO IMPEDIVA AI MIGRANTI DI SBARCARE, UN ATTO CRIMINALE” – RICHARD GERE TORNA A SBOMBALLARCI CON LE SUE LEZIONCINE SINISTRELLE: “MI SONO CHIESTO COSA POTEVO FARE PER I 147 MIGRANTI CHE NEL 2019 SONO RIMASTI 19 GIORNI SULLA NAVE DAVANTI A LAMPEDUSA. HO DECISO DI PORTARE ACQUA E CIBO. LORO HANNO CORSO IL RISCHIO DI MORIRE ANNEGATI NEL MEDITERRANEO PER NON TORNARE A CASA E MORIRE...” (PER FORTUNA CHE CI SEI TU, RICHARD)
Estratto dell’articolo di Valerio Cappelli per www.corriere.it
la risposta di salvini a richard gere 1
All you need is love. Parli con Richard Gere e sembra che canti i Beatles, quella canzone è una visione del mondo. «Non mi sono mai considerato una superstar, non penso molto alla mia carriera, sono un uomo normale. E sono stato incredibilmente fortunato». […]
Gli attori americani di una certa età sembrano più amati in Europa che in USA.
«Non so se è vero. L’Europa ha questo di bello, che se hai fatto delle cose meravigliose vieni sempre ricordato per quello. In America è diverso, la gente è molto generosa con me, direi che non si tratta di cinismo ma di mentalità. Gli americani ti dicono: ok hai fatto Pretty Woman, ma domani cosa farai?». […]
Tornando a «American Gigolò», cosa ricorda?
«All’epoca andavo in moto, in jeans e t-shirt. Non avevo mai sentito nominare Giorgio Armani, che vestiva il mio personaggio. Dopo quel film sono stato considerato un uomo elegante, ma non sapevo nulla di moda, prima ero un sempliciotto americano».
Incontrerà Salvini, dopo la polemica sui migranti?
Sorride: «Io posso incontrare chiunque, non ho problemi. Una nuova legge in Italia, quando Salvini era ministro dell’Interno, impediva ai rifugiati di sbarcare. E’ un atto criminale. Com’è potuto accadere nell’Italia profondamente cristiana? Mi sono chiesto cosa potevo fare per i 147 migranti che nel 2019 sono rimasti 19 giorni sulla nave ormeggiata davanti a Lampedusa, dopo il divieto d’ingresso del governo italiano.
Ho preso la decisione di portare acqua e cibo su una imbarcazione di gente che scappava, che ha preferito il rischio di morire annegata nel Mediterraneo per non tornare a casa e morire, per sopravvivere. Ho parlato con loro, li ho guardati negli occhi, li ho tenuti per mano, ho ascoltato le loro storie.
L’Italia deve vedersela con l’Africa, la Germania con i rifugiati dei Balcani. L’Europa ha una responsabilità enorme nello sfruttamento di centinaia di anni. Oggi le stesse colpe le ha la Cina, paese dove non posso entrare per la mia vicinanza al Tibet». […]
richard gererichard gere sulla open arms 6richard gere sulla open arms 3richard gere sulla open arms 7richard gere sulla open arms 4richard gere sulla open arms 5richard gere sulla open arms 8MATTEO SALVINI AL VOLANTEMATTEO SALVINI AL VOLANTErichard gere sulla open arms 9