matteo salvini matteo renzi

ALT! CHE SI SONO DETTI SALVINI E RENZI NELLA VILLA TOSCANA DI VERDINI? – I DUE MATTEI NON CONFERMANO L’INCONTRO, MA I LORO AMICI FANNO RACCONTI DETTAGLIATI - I DUE AVREBBERO RAGIONATO SUI DESTINI INCERTI DEL GOVERNO E CONCORDANO SUL FATTO CHE LA LEGISLATURA DIFFICILMENTE TIRERÀ PER LE LUNGHE – IL "CAPITONE" VUOLE ANDARE AL VOTO, COSA CHE STA INIZIANDO A VALUTARE ANCHE IL SENATORE DI RIGNANO…

Fabio Martini per “la Stampa”

 

SALVINI E RENZI

Raccontano che Matteo Salvini e Matteo Renzi si siano parlati, sorseggiando Chianti sulle colline di Firenze. Raccontano che avrebbero ragionato sui destini incertissimi del governo e che avrebbero trovato almeno un punto di intesa: sarà difficile che la legislatura tiri per le lunghe. Loro non confermano l' incontro, ma sono dettagliati i racconti dei loro amici, di chi si è trovato casualmente presente nei paraggi. Col risultato che da due giorni, nei crocchi più informati di palazzo Madama, il favoleggiato incontro dei due Matteo è oggetto di riflessioni più o meno accorate.

RENZI VERDINI

 

L' incontro tra i due leader si sarebbe svolto qualche giorno fa nella splendida villa di Denis Verdini al Pian dei Giullari, sulle colline attorno a Firenze. Il capo della Lega, si sa, è legato in affettuosa amicizia con Francesca, la piccola di casa Verdini, e quanto a Renzi ai Giullari è di casa, visto che con papà Denis ha intrecciato rapporti politici assai proficui per anni e anni. Negli anni scorsi Verdini ha svolto con efficacia due ruoli: mediatore tra Renzi e Berlusconi e in una fase successiva, con i suoi Responsabili, ha dato una mano agli ultimi due governi Pd. Senza peraltro ricevere nulla in cambio: alle ultime elezioni politiche il Pd non ha trovato l' escamotage "giusto" per farlo rientrare in Parlamento.

 

MATTEO SALVINI E FRANCESCA VERDINI AL MARE

Al confronto diretto i due Matteo sono arrivati con preoccupazioni molto diverse. Renzi è da giorni sotto pressione con l' inchiesta che riguarda la Fondazione Open e anche irritato per l' indifferenza di qualche suo amico e di tanti ex compagni per la vicenda giudiziaria che lo coinvolge, e al tempo stesso assai vigile sui movimenti in corso sulla riforma elettorale. Così vigile che da qualche giorno Renzi ha cambiato atteggiamento sul governo. Certo, continua a dire che è il Pd a coltivare «la folle idea» di andare ad elezioni anticipate ma poi aggiunge: «Non l' ha ordinato il dottore di stare tutti assieme».

 

matteo salvini e matteo renzi si incrociano in senato

Ma proprio questo "fatalismo" renziano è una novità: prelude ad un atteggiamento di rottura? All' ex presidente del Consiglio non sono sfuggite le trattative in corso sulla legge elettorale, che il Pd conduce con un' idea fissa: confezionare regole che portino a ridimensionare in modo definitivo Renzi. Lui lo sa e ovviamente resiste. Non è certo un caso se ieri mattina, su un tema che non lo riguarda direttamente, sia intervenuto con una dichiarazione fiammeggiante il sindaco di Firenze Dario Nardella, che di Renzi resta sodale: «Se il mio partito, il Pd, dovesse appoggiare l' idea oramai strisciante di un ritorno al buon vecchio proporzionale, io mi batterò con tutte le forze che ho per lanciare una campagna referendaria».

 

matteo salvini e matteo renzi si incrociano in senato 1

Matteo Salvini, da parte sua, non ha dubbi su cosa sia giusto e opportuno fare sul breve: andare rapidamente ad elezioni anticipate. Ha in mano, si ripete, un drappello di senatori a Cinque stelle, pronti a passare con la Lega nel momento opportuno: quando Salvini avrà la certezza di poter assestare il colpo decisivo. A gennaio? Più avanti? Una cosa è certa: da diverse settimane è in atto un contro-piano, un lavorio, sotto traccia ma altrettanto mirato, per staccare dal centrodestra un numero equivalente di senatori, in grado di bilanciare la secessione pentastellata. In altre parole: se la maggioranza dovesse perdere dieci senatori, altrettanti fuoriusciti in direzione opposta sarebbero pronti a compensare il salasso.

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

 

Ecco perché le mosse di Renzi sono decisive per la sorte della legislatura. Ecco perché Salvini è interessato a capire come si voglia muovere il senatore di Rignano. Raccontano che nel reciproco sondaggio Renzi si sarebbe mostrato guardingo rispetto agli scenari che si apriranno, ma anche tentato dall' idea di un nuovo reset che congeli tutto e scongiuri una sua emarginazione: con un voto immediato, si bloccherebbe una riforma elettorale penalizzante per lui e non entrerebbe in vigore la riforma per la riduzione dei parlamentari. Con un plenum che ritornasse a 945 parlamentari, Renzi e non solo lui potrebbero contare su truppe più nutrite.

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALEberlusconi salvini

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO