salvini caso diciotti

“MA VORREI VEDERE VOI…” - SALVINI SI EMOZIONA AL VOTO CHE LO SALVA SUL CASO DICIOTTI E RISPONDE AI PARLAMENTARI CHE LO SFOTTONO: “ALLA FINE SI VOTA SU DI TE, SU UNA SCELTA CHE HAI FATTO. SU UNA COSA CHE TI RIGUARDA E CHE PUÒ CAMBIARTI LA VITA...” - IL LEGHISTA DISERTA LA RIUNIONE DI GOVERNO, LA FREDDEZZA CON I 5 STELLE E GLI SMS CON ORBÁN SOSPESO DAL PPE

Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

MATTEO SALVINI SI EMOZIONA DOPO IL VOTO CHE LO SALVA SUL CASO DICIOTTI

«Ma vorrei vedere voi... Alla fine si vota su di te, su una scelta che hai fatto. Su una cosa che ti riguarda e che può cambiarti la vita... ». Matteo Salvini esce dall' Aula tra le pacche sulle spalle dei senatori leghisti che lo prendono bonariamente in giro per il momento di commozione manifestato durante la lettura della sua relazione. Il fatto che il vicepremier si sia affidato a un testo scritto invece di parlare come al solito a braccio, è già un piccolo indicatore del fatto che comunque il voto per lui una carica emotiva ce l' aveva. Da disinnescare con le parole scritte. In ogni caso, la regia è studiata, così come il testo dell' intervento messo a punto assieme a Giulia Bongiorno.

 

salvini diciotti 5

Pochi minuti dopo le 13 l' esito del voto ancora non è ufficiale, bisognerà attendere le 19, ma per il leader leghista il risultato è ampiamente positivo: «Una maggioranza così ampia certamente mi ha dato una grande soddisfazione. In pratica, hanno votato tutti contro il processo tranne il Partito democratico. Ma loro, cosa volete mai... hanno da dire anche se alla mattina vado a donare il sangue». Anche se in Senato per il futuro i conti rischiano di complicarsi: senza gli azzurri e i Fratelli d' Italia (o quanto meno gruppo misto e Autonomie) la maggioranza assoluta non ci sarebbe stata.

 

Poco più tardi, per il leader leghista arriva la seconda buona notizia della giornata: la Procura di Agrigento conferma il sequestro della nave Mare Jonio. Lui esulta: «Per me è un fatto storico, vuole dire che il fatto che ci fossero illegalità non erano mie stravaganze». Nel senso, chiarisce il ministro dell' Interno, che «se qualcuno si finge soccorritore, è fuorilegge».

salvini

 

Quello che i leghisti aggiungono quasi corali è che la Procura di Agrigento è la stessa che lo scorso agosto aveva indagato Salvini per la prima volta per la vicenda Diciotti: «La certificazione - secondo un senatore - vale doppio, visto che il sequestro è stato disposto da una Procura che nessuno può accusare di indulgenza nei confronti della Lega». Per contro i leghisti danno per acquisito il fatto che il Tribunale dei ministri di Catania abbia già archiviato le posizioni di Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. Il che è assolutamente possibile e la comunicazione può essere già stata data agli interessati.

Ma resta difficile, da questo, dedurne ostilità focalizzate contro il leader leghista.

 

conte salvini di maio

L' arresto del presidente a 5 Stelle del consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, è stato accolto con distacco. Però, ha ridato fiato a coloro che non si stancano di ripetere al leader leghista che il rapporto con i 5 Stelle è finito e occorre una exit strategy rispetto ad alleati che si fanno ogni giorno più aggressivi. Ma il leader leghista non si fa spostare di un millimetro dalla linea ufficiale. E a Bruno Vespa che gli chiede della tenuta del governo dice: «Siamo serenissimi, la mia parola vale più dei sondaggi, il governo sta lavorando molto bene». Insomma: «Siamo di una serenità olimpica».

 

diciotti migranti

Resta il fatto che, a uno sguardo superficiale, il leader leghista ieri non ha riservato troppa attenzione agli appuntamenti con gli alleati. Il Consiglio dei ministri che si apre alle 14 si chiude dopo pochi minuti senza che il leader leghista vi metta piede. Il Cdm riprende alle 18.30, ma anche qui il ministro dell' Interno - anche se arriva per primo - si vede poco. Non c' è soltanto il fatto che è atteso per registrare l' intervista di Porta a Porta . Conta anche il marcare la distanza dal decreto Sblocca cantieri («Così non si sblocca niente») che - solo ben più tardi - si concluderà con l' approvazione «salvo intese». Intese che paiono ancora lontane.

nave diciotti

 

Da registrare, uno scambio di sms con il presidente ungherese Viktor Orbán sospeso ieri dal Ppe fino alle prossime Europee. E anche il no detto da Salvini ai leghisti che gli suggerivano (in nome dei «costi-benefici») di evitare la partecipazione al Congresso mondiale delle famiglie in programma a Verona.

orban orban

Ultimi Dagoreport

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO