SCAZZO ATOMICO NELLA MAGGIORANZA – IL MINISTRO DELL’AMBIENTE, GILBERTO PICHETTO FRATIN, SPINGE PER L’APERTURA DI MINI CENTRALI NUCLEARI. E HA GIÀ PRONTO UN DISEGNO DI LEGGE DELEGA. MA I MELONIANI FRENANO E IL TESTO NON È STATO DISCUSSO IERI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI – IL DEPUTATO RICCARDO ZUCCONI, RESPONSABILE ENERGIA DI FDI: “È UNA PROSPETTIVA DI ANNI, ABBIAMO ALTRE IMPELLENZE, COME ABBASSARE IL PREZZO DEL GAS...”
Estratto dell’articolo di Vanessa Ricciardi per “il Fatto quotidiano”
giorgia meloni gilberto pichetto fratin - foto lapresse
Fratelli d’Italia spegne l’entusiasmo per le centrali nucleari del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “È una prospettiva di anni, abbiamo altre impellenze, come abbassare il prezzo del gas”, ha detto in Transatlantico il responsabile energia del partito alla Camera, Riccardo Zucconi, svelando la scarsa attenzione che i meloniani dedicano al disegno di legge delega sul nucleare che dovrebbe aprire la strada all’autorizzazione di nuovi impianti.
Il ministro di Forza Italia aveva tentato l’accelerazione mercoledì, quando ha annunciato che il ddl era pronto e che sarebbe stato stato mandato a Palazzo Chigi la sera stessa. Il varo, aveva specificato, era stato fissato per il “primo consiglio dei ministri utile”. Pichetto Fratin ha poi parlato di un arco temporale di “un mese, magari dieci giorni”.
Per rendere più tangibile il ddl finora evanescente, il ministro ha deciso di mandarlo a tutti i giornalisti, ma l’ok che manca al momento è quello di Giorgia Meloni. La premier, riferiscono dal suo partito, ha già fatto capire quanto crede nelle centrali a fissione parlando solo e unicamente della (futuristica) fusione in tutti gli eventi in cui è stato richiesto il suo parere, dalla Cop alla visita agli Emirati Arabi.
Dentro FdI, racconta al Fatto una voce di partito, sanno bene che la centrale sotto casa non la vuole nessuno. L’aveva già detto a Staffetta il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, chiarendo che a suo parere non si faranno mai. [...]
Il ddl a un certo punto vedrà la luce, ma al momento è in corso un’indagine conoscitiva sul nucleare alla Camera. Per le opposizioni, arrivare con un ddl prima, è una sgrammaticatura. Il ministro dell’Ambiente ha risposto alle critiche assicurando che il testo potrà essere incardinato anche alla fine: si parla di un avvio dell’esame dopo il 31 marzo. Senza contare altri 24 mesi per i decreti attuativi. Tanto da far supera la fine della legislatura.
[...] Mentre la Lega nuclearista tace travolta dai treni in ritardo di Matteo Salvini, FI cerca di fare squadra con i meloniani fan dell’atomo: i ministri Adolfo Urso e Guido Crosetto. Due nomi di peso ma, assicurano gli altri di FdI, con poco seguito sull’argomento. E i rampelliani fanno ironia: “Non mi pare che sul tema stiamo correndo come ghepardi”.
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