claudio borghi

SE C'ERA UNA MEZZA POSSIBILITÀ DI DIALOGO SUL DDL ZAN, BORGHI L'HA MANDATA A FARSI FOTTERE - IL LEGHISTA, INFASTIDITO DALLE DOMANDE SUL VACCINO, RITIRA FUORI IL PREGIUDIZIO OMOSESSUALE=SIEROPOSITIVO. DATA L'ASSURDITÀ DEL NESSO, TUTTI HANNO AVUTO GIOCO FACILE A MASSACRARLO E APPROFITTARNE PER SMONTARE OGNI TENTATIVO DI MEDIAZIONE TRA PD E LEGA SULLA LEGGE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA - ITALEXIT, FUSIONE COL M5S, BANKITALIA: TUTTE LE VOLTE CHE IL SENATORE È STATO SISTEMATICAMENTE SMENTITO (ANCHE DA SALVINI)...

1 - IL CORTOCIRCUITO DI BORGHI

Amedeo La Mattina per “La Stampa

 

claudio borghi 6

Se c'era mezza probabilità di aprire una dialogo sul ddl Zan, Claudio Borghi l'ha eliminata con un colpo d'ascia. Le sue parole sono state più contundenti delle raffiche di Matteo Salvini e degli oltre mille emendamenti presentati al Senato.

 

Il leghista è infastidito dalle telefonate dei giornalisti che gli chiedono se si è vaccinato e lui li invita a chiedere un Lgbt se è sieropositivo e se fa profilassi. Cosa c'entri non è chiaro, ma se continueranno a chiamarlo, i cronisti si beccheranno un bel «vaffanculo» e verranno depennati dalla sua rubrica telefonica.

 

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Di fronte al diluvio di critiche che gli è piovuto addosso, con Enrico Letta che lo addita come l'esempio clamoroso dell'impossibilità di negoziare, Borghi tenta il contropiede. Al senatore Zan, che in maniera velleitaria chiede a Salvini di cacciarlo dalla Lega, ricorda di avere vissuto gli anni 80 e di sapere cos'era il pregiudizio omosessuale=sieropositivo. Per cui è «altrettanto rivoltante e cretino chi pensa che un non vaccinato sia uguale a contagioso». Una pezza a colori sul buco della gaffe. Non sarà contagioso ma la domanda sorge spontanea: «Onorevole, ma alla fine quando si vaccina?».

 

2 - ALLA CAMERA SOLO IMMUNIZZATI, PANICO TRA I PARLAMENTARI

Francesco Specchia per “Libero Quotidiano

 

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Con la raffinatezza che spesso lo contraddistingue quando non parla strettamente d'economia, il senatore della Lega Claudio Borghi è scivolato sul solito tweet. Ignorando il detto «chiedere è lecito, rispondere è cortesia», il Borghi a chi gli domandava, sull'ipotesi di Green pass in parlamento avanzata dal dem Marcucci, se si fosse vaccinato ha cinguettato: «Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanculo e la cancellazione dalla lista dei contatti. Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un Lgbt non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?».

 

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Ora, data l'incongruità del nesso, tutti hanno avuto gioco facile a massacrare lui cogliendo lo spunto per smontare qualsiasi tentativo di mediazione della Lega sul ddl Zan. «Coloro con i quali noi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia...», scrive sempre su Twitter Enrico Letta, segretario del Pd.

 

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«Prima di chiedere mediazioni sul ddl Zan, Salvini sia coerente e cacci Borghi dal suo partito», afferma naturalmente il deputato dem Zan. Il bello che a picchiare su Borghi ci pensa perfino il vice presidente del gruppo di Fi, Elio Vito. «Si deve scusare per le cose che ha scritto sui social. La Lega faccia pure ostruzionismo al ddl Zan, non lo approvi, ma ciò non toglie che basterebbe un minimo di buon senso per non dire certe scempiaggini».

 

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Borghi, non s'è scusato per la gaffe, ha ribattuto: «Vedo che troppa gente in Parlamento non sa leggere. In un tweet ho condannato l'invasività nella sfera personale delle domande sullo stato vaccinale paragonandole a domande altrettanto inopportune che venivano rivolte ai tempi dell'aids sulla sieropositività».

 

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Molti dei suoi colleghi - pure da centrodestra - si sono guardati e hanno scosso la testa. Peggio el tacón che el buso, dicono dalle mie parti. Ora, Borghi è stimato economista, e persona dabbene. Però, a volte il carattere fumantino lo costringe a rincorrere le proprie gaffe in tutto l'arco dello scibile parlamentare. Borghi, per dire, è quello che invocava l'annessione di M5S alla Lega in un unico gruppo parlamentare.

 

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Pronta la replica di Salvini: «No al gruppo unico» e del M5S: «Ci spiace dover contraddire il presidente Borghi ma parla a titolo personale. E, sistematicamente, viene smentito». Si noti il "sistematicamente". E già. Perché, in precedenza, Borghi aveva dichiarato che: a) «il commissario Ue Moscovici mi segue su Twitter» (smentito da Moscovici); b) «se l'Europa non cambia, noi ne usciamo» (smentito da Salvini, Conte, Draghi); c) «serve una legge che dica esplicitamente che le riserve auree appartengono allo Stato Italiano e non a Bankitalia» (smentito da tutti: ma la legge già c'era); d) «se uno dovesse ipotizzare una manovra aggiuntiva adesso, con l'economia in stagnazione, dovrebbe ipotizzarla in maggiore deficit» (smentito da Tria, suo ministro). Giusto un po' più di tattica, senatore... Borghi.

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