giorgia meloni zelensky

E ANCHE STAVOLTA ZELENSKY È RIUSCITO A PORTARSI A CASA QUALCOSA – DAL VERTICE DI GRANADA, IL PRESIDENTE UCRAINO HA OTTENUTO DEI LANCIAMISSILI HAWK DALLA SPAGNA E DEI SISTEMI DI DIFESA AEREA PATRIOT DALLA GERMANIA - LA TURBO-ATLANTISTA MELONI HA CONFERMATO IL SOSTEGNO A KIEV “FINCHE’ SARA’ NECESSARIO” (E ORA CHI LO DICE A CROSETTO?) – ZELENSKY: “SE CI SARÀ UNA PAUSA NELL'AGGRESSIONE, ALLA RUSSIA SARÀ PERMESSO DI ADATTARSI...” 

Estratto dell’articolo da www.lastampa.it

 

volodymyr zelensky emmanuel macron.

[…] Putin ha affermato che l'aereo su cui si è schiantato il capo di Wagner, Evgenij Prigozhin, non è stato abbattuto e ha rivelato che al suo interno sono stati trovati resti di granate. «Nei corpi dei morti nel disastro aereo sono stati trovati frammenti di granate a mano. Non ci sono stati fattori esterni, questo è un fatto già confermato, risultato delle analisi condotte dal Comitato investigativo della Russia», ha detto Putin durante il suo intervento al Club Valdai che si tiene presso le terme di Sochi.

 

Fino ad oggi le autorità russe non si erano pronunciate sulle cause dell'incidente in cui è perito Prigozhin lo scorso 23 agosto, due mesi esatti dopo la fallita rivolta della Wagner. Molti osservatori accusano Putin di aver architettato l'incidente per punire Prigozhin.

giorgia meloni volodymyr zelensky

 

[…] Zelensky è riuscito a ottenere dagli alleati, riuniti a Granada per il vertice della Comunità politica europea, l'invio di ulteriori sistemi di difesa aerea. Lanciamissili Hawk saranno forniti dalla Spagna, mentre la Germania ha promesso di lavorare per garantire l'arrivo di altri sistemi di difesa aerea Patriot. […]

 

Meloni ha confermato il «continuo e convinto sostegno a 360 gradi del Governo italiano» alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale, «finché sarà necessario e con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva».

 

giorgia meloni zelensky

Zelensky ha ringraziato la premier, anche per la disponibilità dell'Italia ad assumere un ruolo guida nella ricostruzione di Odessa. Il presidente ucraino ha poi lanciato l'allarme contro un possibile congelamento del conflitto: «Se ci sarà una pausa nell'aggressione russa contro l'Ucraina, alla Russia sarà permesso di adattarsi e nel 2028 sarà in grado di ripristinare il potenziale militare che abbiamo distrutto. Allora avrà abbastanza spinta per concentrarsi sull'espansione». Espansione che potrebbe toccare gli Stati baltici «e sicuramente altri Paesi in cui sono presenti contingenti russi», ha previsto il leader di Kiev.

 

viktor orban pedro sanchez volodymyr zelensky

[…] Putin, parlando alla riunione plenaria del Valdai Discussion Club, ha sottolineato che «la crisi ucraina non è un conflitto territoriale. Non abbiamo interessi in termini di conquista di alcun territorio. Noi difendiamo la nostra civiltà, il nostro popolo», e ha poi definito Odessa «una città russa».

 

Il leader del Cremlino ha invocato la costruzione di «un mondo nuovo» ed è tornato anche ad attaccare l'Alleanza atlantica. «C'è stato un momento in cui il sottoscritto ha semplicemente suggerito: 'Forse dovremmo entrare anche noi nella Nato?'», la ricostruzione di Putin, «ma la Nato ha detto no! Non ha bisogno di un Paese del genere».

 

rishi sunak volodymyr zelensky

In una lunga intervista al regista americano Oliver Stone di anni fa, lo zar raccontò che il presidente Usa Bill Clinton gli disse di «non avere obiezioni». Tuttavia l'allora segretario generale dell'Alleanza atlantica, l'inglese George Robertson, qualche obiezione l'aveva visto che, come rivelò lo stesso Robertson, Putin voleva che Mosca scavalcasse tutta la prevista trafila della candidatura per non ritrovarsi «in coda a molti altri Paesi che non contano niente».

 

vladimir putin

Nel suo intervento Putin ha sostenuto ancora che «la Russia non ha iniziato la cosiddetta guerra in Ucraina ma sta cercando di porvi fine». Mosca, ha aggiunto, non cerca nuovi territori «anche perché la Russia è il Paese più grande del mondo in termini di territorio». E soprattutto, «la crisi ucraina non è un conflitto territoriale», perché in questo caso «stiamo parlando dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale». Un nuovo ordine che però sarà difficile da realizzare, perché a suo parere «le attuali élite occidentali» sono «irresponsabili rispetto a quelle della Guerra Fredda».

VLADIMIR PUTIN

 

Questo però si può sempre cambiare attraverso il voto, perché «un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni», ha detto, evidentemente incurante di tutte le accuse rivolte a Mosca di interferenze nei processi elettorali sia negli Usa che in Europa. «In futuro - è stato il suo auspicio che molti hanno letto come l'ennesimo occhiolino strizzato a Donald Trump - la congiuntura in Occidente potrebbe cambiare».

 

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…