EUROPA SOTTO-TSIPRAS: STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI E AUMENTO DEL SALARIO MINIMO, IL LEADER GRECO VA SUBITO ALL’ATTACCO - MA L’UE INSISTE: RISPETTATE GLI IMPEGNI - E LA BORSA DI ATENE CROLLA

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa

 

tsipras merkeltsipras merkel

Non ha perso tempo, Alexis Tsipras. Dal consiglio dei ministro fresco di giuramento del nuovo governo rosso-nero di Atene, è arrivato il primo siluro contro la Troika. Congelate le privatizzazioni dell’energia elettrica e del Pireo, bloccata la cessione della più grande raffineria del Paese, annunciato il ripristino delle tredicesime per le pensioni basse e la reintroduzione del vecchio salario minimo a 751 euro (dai 586 attuali, imposti dalla trojka) e il reintegro dei dipendenti pubblici licenziati «incostituzionalmente».

 

La reazione dall’Europa, tuttavia, non si è fatta attendere: il vicepresidente della Commissione Ue, Jyri Katainen ha avvertito che «gli impegni presi dal governo verso i cittadini europei restano e vanno rispettati». Per il finlandese «c’è disponibilità a collaborare, ma le elezioni non hanno cambiato la situazione economica».

tsipras merkel lagarde tsipras merkel lagarde

 

E alla domanda su una possibile tregua verso il Paese dell’eurozona più massacrato dall’austerità, Katainen ha risposto «non credo che l’Eurogruppo sia disposto a fare marcia indietro sulle politiche adottate finora; non possono cambiare in base alle elezioni».
 

Ma dopo la prima riunione dell’esecutivo, Tsipras ha anche fatto sapere che sulla spinosa questione del debito la Grecia punta a un compromesso. «Non andremo a una rottura distruttiva per entrambi le parti sul debito», ha puntualizzato il leader di Syriza. «Il governo di Atene è pronto a negoziare con partner e finanziatori per una soluzione giusta e duratura per il taglio del debito greco».

 

JIRKY 
KATAINEN 
JIRKY KATAINEN

La Borsa di Atene, però, ha reagito con un crollo del 9 per cento. E la cosiddetta «inversione della curva», il fatto che i rendimenti sui titoli di Stato a breve abbiano superato quelli dei bond a lungo termine (i triennali hanno raggiunto il 17 per cento mentre i decennali pagano il 10 per cento), segnala il ritorno dei timori di un fallimento di Atene.
 

samaras e li keqiang al porto del pireo di atene comprato dai cinesisamaras e li keqiang al porto del pireo di atene comprato dai cinesi

Il Pireo resta greco
Il consiglio dei ministri ha deciso in particolare, come rivelato dal ministro dell’Energia, Panagiotis Lafazanis, che la privatizzazione del 30 per cento della Public Power Company, il colosso elettrico controllato dallo Stato, e quella dell’azienda di distribuzione Admie, saranno bloccati. Anche il 35,5 per cento del gruppo energetico Hellenic Petroleum, sarà ritrasferito allo Stato, dalla società veicolo per le privatizzazioni. Immediate le reazioni in Borsa: crollo del titolo di Ppc (-16 per cento) ma l’intero settore bancario è precipitato del 20-30 per cento sui listini.
 

la cina si compra il porto del pireola cina si compra il porto del pireo

Il governo ha anche mandato un messaggio chiaro ai cinesi di Cosco, interessati al 67 per cento del Porto del Pireo che il governo Samaras si era impegnato a cedere: «L’accordo per Cosco sarà rivisto, a beneficio del popolo greco», ha commentato con Reuters il viceministro della Marina, Thodoris Dritsas. Cosco è già proprietaria di due terminal del più grande porto greco. Anche in questo caso, gli investitori hanno preso la fuga, infliggendo al titolo del Porto del Pireo un crollo dell’8%. 
[t. mas.]
 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)